10.

505 17 1
                                    


Angela, 30 luglio 2022, ore 22.46

Cammino in mezzo alla pista da ballo, voglio avvicinarmi al bancone per prendere da bere, ma intravedo Antonio e mi blocco per istinto. Accanto a sé ha due bottiglie di tequila vuote. Non so come faccia ad avere ancora un fegato.

Rita lo vede, mi prende per un braccio e inizia a trascinarmi via. All'inizio mi ribello, ma poi vedo che è preoccupata.

"Che gli è preso?" le chiedo.

"Oggi è l'anniversario di papà. È morto nove anni fa." Mi spiega. "Antonio se la passa di merda ogni anno. Da quello che ho capito col tempo, lui c'era quando è morto, ma è arrivato troppo tardi. Gli avevano sparato al petto, perdeva troppo sangue e non è riuscito nemmeno a chiamare l'ambulanza che..." si interrompe, inizia a piangere.

"Scusami, non lo sapevo, non volevo farti stare male." Le dico.

"Tranquilla, Nicola ci ha portate qui apposta. Sa che mi fa bene stare con qualcuno, mentre lui cena a casa con mamma, così le tiene compagnia." Mi spiega. "Ma Antonio è meglio non avvicinarlo, non stasera."

Annuisco e raggiungiamo un'altra sala della discoteca e un altro bancone. Sento che c'è qualcosa che Rita ha omesso di dirmi, ma preferisco non indagare. Della loro merda so già troppo, meno mi faccio coinvolgere e meglio è.

Beviamo qualche shot e solo con l'alcol ad allentare i miei freni inibitori ho il coraggio di chiederle: "E' vero che è stato Giuseppe Marsiglia a ucciderlo?"

Rita annuisce. "Ed è stata colpa di Antonio." Continua.

Mi si congela il sangue nelle vene. "Come fa ad essere stata colpa di Antonio?"

"Durante la guerra coi Marsiglia tre uomini lo braccarono e stavano per ucciderlo, lui riuscì a ucciderne due e a salvarsi, scoprì che erano stati mandati da un boss, Cicali, era... amico di Giuseppe. Allora Antonio lo seguì, finché non riuscì a sparargli nel bagno di un centro commerciale. E... Giuseppe per vendicare un boss decise di uccidere un boss. E Antonio non lo era, quindi mandò suo fratello a uccidere papà. E si assicurò che Antonio fosse lì per vederlo accadere."

Annuisco piano. "E Antonio uccise il fratello di Giuseppe."

Rita chiede altri due giri. "Sì. Marsiglia credeva che avrebbe vinto, che ci avrebbe schiacciati senza papà, ma Antonio è bravo. Zia dice perfino che è più bravo di papà. Io credo solo che abbia più paura di causare altri morti." Mi rivela.

"Non mi sembra." Replico, portando istintivamente una mano sulla mia ferita. "Se fosse così, mi avrebbe lasciata andare."

Lei scuote la testa. "L'ha fatto perché aveva paura di perderti. Quando il dottore ha detto che eri grave non sapeva più dove sbattere la testa."

"Gli sfugge il fatto che io voglio perderlo. Io non voglio avere più niente a che fare con lui, né con voi." Le dico, in modo troppo onesto. La tequila inizia a fare effetto.

"Lo so." Risponde lei, facendo spallucce. "Ma non riesce a farsene una ragione. Crede che tu sia innamorata di Nicola ed essere surclassato dal più piccolo lo manda in bestia. E io continuo a chiedermelo, tu lo ami?" mi domanda.

"Non lo so." Le dico. "E' sexy, davvero sexy. E sono costretta a viverci insieme, quindi ce l'ho davanti agli occhi sempre. Mi piace perché è prevedibile, capisci? Non... non agisce d'istinto, non... non mi preoccupa. Le settimane con Antonio sono state un inferno, un giorno si comportava come una persona decente, il giorno dopo era un cazzo di psicopatico, l'altro ancora mi faceva sentire una principessa. Era un'ansia perenne."

"Non è bravo a comunicare con la gente, di solito si comporta di merda e ottiene tutto ciò che vuole." Ribatte lei. "E' un po' stronzo." Ammette. "Ma secondo me ha un debole per te."

Protetta dal diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora