★quinta sezione: l'inverno

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1:l'inverno

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1:l'inverno

;i'd go back to december,
all the time.

nell'istante in cui il primo fiocco di neve, gentile ed elegante, sfiorò il grigio asfalto delle strade della nostra città, potemmo finalmente considerare concluso il travagliato capitolo autunnale, aprendoci all'inverno a braccia aperte e serenità precarie, nella speranza di poterla ritenere una stagione migliore della precedente. non ci colse certamente di sorpresa, la difficoltà che reciprocamente riscontrammo nel tentare di riprendere a comportarci come niente fosse accaduto tra noi; non ci risparmiarono gli impacciati silenzi, quelli che appesantivano l'aria nell'appartamento ogni volta che ci ritrovavamo soli, ci evitammo come la peste.

la parte più dura per me, fu l'asfissiante ritorno di yeonjun nella vita di felix, il riabituarmi alla sua stucchevole presenza in quello che mi ero illuso di poter considerare uno spazio sacro, le mie quattro mura, la mia casa; ma non era solo mia, non lo era mai stata, ed il potere decisionale non era una mia esclusiva. allora non potei fare nulla, quando quel mezzo cantante da strapazzo tornò a contaminarla, con il suo strimpellare ed il rimbombare di quella sua voce un po' nasale, e in mia compagnia, riassunse la pacatezza di sempre, la scioltezza che tanto affascinava il mio migliore amico, e fui assolutamente sicuro, che lui non gli avesse confessato quel peccato di cui c'eravamo macchiati assieme, dopotutto, perché mai avrebbe dovuto farlo? da yeonjun, aggiustatosi finalmente la ricrescita corvina che gli anneriva le radici, scontrandosi con lo sfavillante arancione della sua chioma, non sentii mai una sola parola negativa nei miei confronti, non mi lanciò una singola occhiata torva, sembrò perfino contento di rivedermi, come fossi stato un suo vecchio amico, ed il giorno in cui tornò a varcare fieramente la soglia dell'ingresso, mi salutò con un cenno del capo e una pacca sulla spalla, che ricambiai, sorridendogli. lo detestavo, con ogni fibra del mio essere.

su queste note, seppur un po' amare, le nostre vite proseguirono la loro rotta ordinaria: tra le dozzine d'ingaggi che m'impegnai ad accettare, accogliendo con piacere l'inevitabile conseguenza del rinchiudermi per giorni interi nel buio della mia camera, ad editare le mie piccole fotografie, e lo stremante lavoro di felix, gli straordinari che richiese per guadagnare qualche spicciolo in più all'espresso, che nel periodo natalizio divenne una delle caffetterie più frequentate del quartiere, probabilmente per merito del suo bel sorriso, smagliante e caloroso, e di quel pizzico di cannella con il quale insaporiva di nascosto i cappuccini. così facendo, ci ritrovammo costantemente affaccendati, accomunati dal reciproco obiettivo di tenerci l'uno lontano dall'altro, nella disperata attesa che quella disagevole fase d'imbarazzo passasse il più velocemente possibile, lasciando spazio alla nostalgica normalità delle vecchie giornate, prima che il nostro rapporto si incrinasse in quell'inevitabile maniera. dal canto mio, probabilmente per aiutarmi ad accelerarne processo di guarigione di un cuore spezzato, cercai di convincermi che la mia fosse stata solo una cotta passeggera, un tardivo capriccio tipico dell'egoista viziato che sono sempre stato, scaturito del semplice fatto che per una volta nella mia vita, non ero riuscito ad ottenere ciò che volevo, il mio nuovo giocattolo preferito, quella bambolina di pezza che era felix. e se credetti di essere in grado di lasciar andare un amore tanto facilmente, non lo ero di certo per perdere con esso anche il mio migliore amico, quel ragazzo con cui ero cresciuto, ed una vita senza il pieno possesso delle sue labbra, sarebbe comunque stata meno tragica di una completamente priva della sua presenza.

𝐬𝐩𝐢𝐥𝐥𝐞𝐝 𝐦𝐢𝐥𝐤 • 𝐡𝐲𝐮𝐧𝐥𝐢𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora