★quinta sezione: l'inverno

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3:l'inverno

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3:l'inverno

;i'm not being rude, but
it's just your attitude.

le batterie dell'orologio digitale sul comodino di betulla accanto al mio letto, si scaricarono alle due e ventisette del venticinque dicembre, al calare di quella festa che mi ostino a definire la più disastrosa tra le mai organizzate nella storia del nostro appartamento. nella mia camera regnava sovrano uno sgradevole e pesante silenzio, un tipo di disagio con il quale raramente era capitato di dovermi confrontare; e se avessi saputo che avrei dovuto ospitare una dozzina di persone lì dentro, seppure solamente per una mezz'ora, avrei spostato la scrivania per fare spazio, e raccolto qualche maglione da terra.

nel frattempo, in salotto, l'accesa discussione tra felix e yeonjun proseguiva imperturbata, come si fossero reciprocamente dimenticati della presenza dei rispettivi migliori amici a sole quattro, sottili mura di distanza. tuttavia, le loro voci ci arrivarono ovattate e fu pressocché impossibile anche solo tentare di decifrare qualunque cosa si stessero dicendo, per tale motivo, nell'attesa che si tacessero, ognuno di noi cercò una distrazione per occupare il tempo. minho si era gentilmente offerto di prestarmi un'amatoriale assistenza medica, premendo un sacchetto di piselli surgelati (rubato in fretta e furia dal congelatore, prima che christopher cacciasse tutti dal soggiorno) contro la mia guancia rovente e paonazza, con lo stampo, rifinito nei minimi dettagli, del sigillo a teschio dell'anello di yeonjun, a mo' di marchio da ferro. alleviò il dolore del pugno in pieno viso ricevuto poco prima, ed imparai che, se sprovvisti di ghiaccio, quei legumi sanno essere un'ottima alternativa.

fossimo stati solo noi sette, avremmo sviscerato la questione fino all'ultimo dettaglio, discutendo approfonditamente di come, secondo l'opinione di ciascuno, la loro relazione si fosse rivelata tossica sin dal principio, e avremmo aspettato il ritorno di felix per un sunto di quanto dettosi quella stessa notte. dovemmo fare buon viso a cattivo gioco, poiché si erano ancorati al mio pavimento, alcuni addirittura spaparanzati sulle mie lenzuola, i quattro componenti della band di yeonjun, pronti a correre dal loro cantante non appena quel clamoroso litigio fosse finito. inoltre, per qualche motivo, probabilmente per ficcanasare com'erano solite fare, si erano nascoste assieme a noi anche sakura ed eunchae.

«certo che felix ha proprio un vocione spaventoso, non l'avevo mai sentito urlare.» a rompere il sacro silenzio formatosi fu proprio la più giovane delle due, nascondendo il viso dentro il collo alto del maglioncino porpora che indossava. mi voltai, sbattendo le palpebre un paio di volte e decisi di annuire, concordando tacitamente con lei, e così fecero anche gli altri. sgretolatasi dunque quella traballante quiete, anche jisung decise di prendere parola, rivolgendosi a me, nonostante la lieve tensione tra noi due. sapevamo entrambi che se poco prima l'avessi ascoltato, non ci saremmo ritrovati in quella sgradevole situazione.
«ti fa male?» mi chiese, leggermente seccato, ma condì comunque il suo tono cruccio con un pizzico di preoccupazione. ricambiai il suo indecifrabile sguardo con aria impacciata e feci spallucce, intimando silenziosamente a minho di allontanare il sacchetto dal mio volto, fattosi oramai tiepido, e lui sospirò, posandolo lentamente sul pavimento.
«un po'.» ammisi, sfiorandomi lo zigomo. un'aspra risatina seguì la mia risposta, e sollevai il capo per individuarne il sarcastico proprietario. non proveniva dalla nostra cricca elitaria, né dalle due studentesse dell'ultimo piano, bensì da colui che avevo sempre ritenuto il ragazzo più timido ed impacciato che avessi mai incontrato. choi soobin doveva essersi riempito le guance di sambuca, durante la festa, per diventare tanto sfacciato.
«bene.» commentò infatti, incenerendomi con i suoi occhi scuri.

𝐬𝐩𝐢𝐥𝐥𝐞𝐝 𝐦𝐢𝐥𝐤 • 𝐡𝐲𝐮𝐧𝐥𝐢𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora