𝐬𝐩𝐢𝐥𝐥𝐞𝐝 𝐦𝐢𝐥𝐤 • 𝐡𝐲𝐮𝐧𝐥𝐢𝐱

★quinta sezione: l'inverno

5:l'inverno

;calling it bluff, you'll
see it real-time.

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la festa di capodanno per la quale optammo, dopo aver vagliato la qualunque durante una seduta a tavolino di circa tre ore riguardo il miglior modo in cui avremmo voluto concludere quel turbolento anno, era stata organizzata da huh yunjin sulla terrazza condominiale del nostro palazzo. quando le chiedemmo come avesse fatto a convincere l'amministratore, rispose criptica di aver semplicemente ottenuto un permesso, e non indagammo oltre.

a dirla tutta, quella non fu la nostra prima scelta, neppure la seconda, anzi, se la memoria non mi inganna, doveva essere stata la quinta. i primi di dicembre infatti, changbin aveva deciso di adoperarsi onde evitare ci riducessimo all'ultimo, com'eravamo soliti fare, rischiando di passare l'ennesimo capodanno ubriachi di birra, a sfasciare la casa di un malcapitato scelto ad estrazione tra noi. aveva trovato, dio solo sapeva come, una serata impareggiabile in centro città, nel superattico di un qualche albergo di lusso, tanto che tutto il resto parve dozzinale al confronto. il sito dell'evento prometteva fiumi di alcolici e quintali di gamberetti crudi per la modica cifra di un cinquantone a persona, un po' caro, ma changbin ci assicurò un divertimento sfrenato, persuadendoci con il trucco più vecchio del mondo: definirci dei guastafeste in caso ci fossimo rifiutati di seguirlo. così comprammo le prevendite, ci lasciammo travolgere dalla frenesia di una festa di tale portata, e tutto ciò che ottenemmo in cambio fu una lezione di vita. changbin era il bersaglio numero uno delle truffe informatiche, non ci si poteva fidare.

così, il trenta ci ritrovammo da capo a piedi, senza uno stralcio di piano, a ricontattare disperati tutte quelle persone che avevamo altezzosamente bidonato. yunjin fu l'unica, buona come il pane, che ci concesse d'imbucarci, un po' perché aveva sempre avuto un punto debole per la voce supplichevole del migliore amico, un po' perché le promettemmo di presentarci con una tequila a testa, per un rispettabilissimo totale di otto bottiglie. e nonostante, ripeto, non si fosse trattato dell'opzione numero uno, la serata si presentava dignitosamente. la terrazza era spaziosa, tanto da riuscire ad ospitare il centinaio di persone che si presentarono, agghindata da cima a fondo con scintillanti decorazioni violacee ed argentate, casse gigantesche con musica sorprendentemente piacevole a palla, ed una postazione di superalcolici accanto alla quale jeongin si piazzò quasi immediatamente.

come d'abitudine, finimmo col perderci di vista attorno alle dieci, dopo all'incirca una decina di minuti dal nostro arrivo, ripromettendoci tuttavia di incrociarci sotto una sottospecie di palchetto allestito per qualche motivo a noi sconosciuto, poco prima della mezzanotte, per il conto alla rovescia. in circostanze diverse, io e felix saremmo rimasti appiccicati l'un l'altro come due gomme da masticare, ma non parve ancora il momento adatto. eravamo tornati ad una normalità pressoché precaria, ancora ben lontana dall'amicizia che ci legava un tempo, ci andavamo con i piedi di piombo, chiacchieravamo di continuo, ma non parlavamo mai, così come ci osservavamo da lontano, senza effettivamente guardarci. tempo aveva chiesto, e tempo gli avevo dato, con l'omaggio di un po' di spazio, magari l'avevo presa troppo sul serio. eppure, me lo stavo facendo andare bene, nonostante non fossi mai stato propenso a fare buon viso a cattivo gioco, credevo di essere cresciuto, di riuscire a limitarmi a tenerlo d'occhio da lontano, ed avevo ragione, c'era qualcosa di sorprendente piacevole nel riservargli gran parte della mia attenzione. jungwon l'aveva rapito non appena l'aveva visto arrivare, il suo simpatico, solare collega che improvvisamente sembrava essere diventato il suo nuovo amico del cuore. ma non ero geloso di jungwon, per chissà quale motivo, e credetti quasi che yeonjun mi avesse in qualche modo prosciugato, liberandomi di tutta l'invidia che avevo sempre avuto in corpo, svanita assieme a lui.