«Devi stare calmo, Giovanni. Può essere normale, non c'è niente di preoccupante» sono seduta sulla tazza del nostro bagno in camera mentre lui è appoggiato, sconsolatissimo, al mobile del lavandino.
«Tu dici? È il secondo mese che nonostante ci proviamo costantemente, non rimani incinta. Perché non andiamo da un medico? Vediamo cosa dice un esperto.»
«Fino a sei mesi è normale, dopo vediamo cosa fare. Ora dobbiamo solo stare calmi e provarci senza ansia» cerco di rassicurarlo ma sembra impossibile.
«Vorrei avere la tua stessa calma, ma come fai?»
«Giovanni, siamo giovani e sani, dobbiamo solo aspettare, succederà.»
Sospira e viene a darmi un bacio sulla fronte prima di allontanarsi.
«Sì, hai ragione. Succederà» dice per poi uscire dal bagno e lasciarmi lì da sola coi miei pensieri.Quando sono con lui cerco di mostrarmi calma e non preoccupata ma quando rimango tra me e me un po' di pensieri negativi li faccio. Come è possibile che non rimango ancora incinta? Ho parlato col mio ginecologo e mi ha detto che la pillola non c'entra niente, nemmeno se, come nel mio caso, è stata presa per tanti anni di continuo. Una volta interrotta la fertilità ritorna immediatamente. Lui mi dice solo di stare tranquilla e di aggiornarlo, solo dopo sei mesi di tentativi andati male, approfondirà la situazione. Prima dice che è tutto normale.
Mi fido di lui ed è per questo che cerco di essere calma soprattutto con Giovanni.Me ne vado a lavoro e provo a non pensarci, poi dopo il turno, visto che Giovanni è fuori perché domani gioca in trasferta, vado da Sandra. Anche lei mi rassicura sulla gravidanza anche se ne parliamo solo per pochi minuti perché onestamente voglio parlare d'altro e distrarmi.
«Così questo è l'ultimo mese e poi sei libera da Antonio?»
«Già. Non vedo l'ora che arrivi la settimana prossima per fargli l'ultimo bonifico.»
«Faglielo ora, no?»
«Mi mancano gli ultimi soldi e mi dovrebbero arrivare lunedì, appena mi arrivano glielo faccio. E poi...» mi alzo dal divano allargando le braccia come se fossi un'aquila «libertà!» urlo facendola ridere.
Sono davvero felice di liberarmi finalmente di lui e del mio passato, definitivamente. E spero davvero di poter iniziare a breve a costruire la mia famiglia con Giovanni.
La serata con Sandra passa velocemente e verso mezzanotte me ne torno a casa nostra. Mi videochiama per darmi la buonanotte e poi mi addormento. La mattina dopo vado a lavoro e poi, già dal pranzo, sto da Laura che mi viene a prendere a lavoro. Mi ha invitata da lei per guardare la partita che ci sarà alle sei ma prima passerò qualche ora a giocare con Maksy.
A Laura non ho detto che io e Giovanni stiamo provando ad avere un bambino perché non voglio altre pressioni ma appena avrò la notizia di essere in attesa, spero il prima possibile, glielo dirò sicuramente.
Dopo pranzo giochiamo con Maksy e con Mia fuori al giardino e poi facciamo anche il bagno in piscina. Le sei arrivano e non ce ne accorgiamo nemmeno, così corriamo davanti alla tv giusto in tempo per la partita. Il primo tempo è lento e macchinoso ma poi nel secondo tempo la sblocca Victor con un colpo di testa perfetto. Poco dopo arriva anche il raddoppio e la partita finisce con una vittoria per noi. Passo anche la serata con i due Zielinski e aspetto che Giovanni venga a prendermi qui. I due calciatori arrivano verso mezzanotte e dopo esserci salutati ce ne torniamo a casa. Ci mettiamo a letto e poco dopo già dormiamo.
Nei giorni seguenti facciamo spesso l'amore. Lo facciamo ma sento che ormai è diventata una cosa meccanica e alla fine Giovanni sospira e dopo avermi dato un bacio a stampo, si gira di là e dorme. È stanco e lo capisco ma non va bene così, devo fare qualcosa per smuovere la situazione. Non voglio amare il mio compagno solo per uno scopo, un obiettivo. Io voglio amarlo e voglio che mi ami per il gusto di farlo, come è sempre stato tra di noi.Il lunedì finalmente arriva e faccio l'ultimo bonifico ad Antonio che poi incontro anche da vicino e che mi conferma che non gli devo più nulla. Sono libera!
Ora posso concentrarmi solo sulla mia relazione con Giovanni e inizio dalle piccole cose. Mi scatto foto sexy allo specchio e gliele mando mentre è a lavoro, gli scrivo messaggi spinti, preparo cenette romantiche, organizzo mattinate al mare o in barca appena ha un minuto libero e noto fin da subito la differenza. Iniziamo a tornare quelli che siamo sempre stati e anche quando siamo a letto siamo molto più rilassati. Anche lui torna a scrivermi messaggi dolci, a dirmi che sono la sua vita, a farmi regali a portarmi fiori al bar. È come se la nostra relazione fosse stata messa in standby e che ora stesse lentamente rifiorendo ed era proprio quello che io volevo.
Un pomeriggio in particolare, è lui ad organizzare una passeggiata a Bacoli, mi porta su una spiaggia dove siamo solo noi e si fa consegnare due pizze e due coca zero. Mangiamo e beviamo con le onde del mare che si infrangono ai nostri piedi e stiamo così bene che restiamo lì fino al tramonto. Poi, con la sua moto, andiamo a mangiare un gelato per poi tornarcene a casa stanchi ma davvero felici. Ridere e scherzare con lui, parlare di cose banali e stupide ma anche di cose più serie e impegnate, mi fa stare bene. E so, perché lo vedo dai suoi occhi, che anche lui la pensa come me. E non è un caso che proprio quella sera, per la prima volta dopo settimane è lui a ritirare in ballo la possibilità di avere un figlio. E lo fa nel momento in cui meno me lo sarei aspettata. È sopra di me e, come suo solito, mi sta baciando ovunque e scende sempre più giù. Già pregusto il piacere che so che sta per darmi quando fa una cosa che non aveva mai fatto prima: si ferma coi baci sulla mia pancia. Alza lo sguardo verso di me e mi guarda negli occhi. Poi lentamente sale e fa in modo di essere con gli occhi nei mei.«Facciamo un figlio stanotte?» sussurra e io, col cuore a mille e le gambe che mi tremano, annuisco per poi baciarlo.
E non so se è proprio quella la notte in cui lo concepiamo proprio quel mese scopro di essere incinta. E quando glielo dico scoppia a piangere stringendomi tra le sue braccia. Siamo le persone più felici del mondo e nonostante io abbia ancora dei forti sensi di colpa per i segreti che ho con lui e per i soldi che gli ho rubato, ora voglio perdonarmi e andare avanti per essere felice. E io sono felice, felice di poter finalmente vivere al cento per cento la mia favola con lui, il padre dei miei figli.
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Nonostante tutto | Giovanni Di Lorenzo
Fanfic/Per·do·nà·re/ Non tenere in considerazione il male ricevuto da altri, rinunciando a propositi di vendetta, alla punizione, a qualsiasi possibile rivalsa, e annullando in sé ogni risentimento verso l'autore dell'offesa o del danno. •Pubblicata il 16...