Capitolo 3

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Harry, il mattino dopo, si recò in spiaggia molto presto senza curarsi di svegliare Nick che dormiva profondamente. Era così stanco dei litigi continui, gli sembrava che Nick si comportasse come un padre o un fratello maggiore più che come un fidanzato. Da tempo ormai non c'era più leggerezza e spensieratezza tra loro. Niente frasi romantiche o risate complici. Si distese sul lettino con attenzione, appoggiando il bastone vicino e tirando fuori dai pantaloncini il piccolo registratore che usava per appuntarsi idee di testi o melodie per le sue canzoni. Da tanto tempo, le sue opere non rispecchiavano altro che la sua tristezza ed i suo malumore. L'agenzia che vendeva i suoi lavori gli aveva comunicato l'apprezzamento di molti cantanti, ma allo stesso tempo suggeriva di cambiare il registro perché tutta quella malinconia era eccessiva a un certo punto. Quando aveva iniziato aveva scritto alcune bellissime canzoni d'amore, inni alla vita ed alla libertà. Aveva fatto coming out ad appena sedici anni ed aveva riversato nei suoi testi ogni sua emozione. Ora, si trovò ad accendere e spegnere il registratore senza alcuna idea, si sentiva vuoto. "Buongiorno, raggio di sole" una voce leggermente acuta lo riscosse dai suoi pensieri. Harry sorrise voltandosi verso il punto in cui sapeva fosse Louis. Immediatamente, il bagnino si sedette sul lettino affianco a lui e chiese: "Hai pensato alla mia proposta? Ho qualche speranza?". Harry non poté trattenere una risata, ma scosse la testa: "Temo di no, mi dispiace". "Me ne farò una ragione" replicò tranquillo il più grande, accostandosi per sfiorare con un tocco leggero la gamba del riccio, prima di alzarsi per tornare a lavoro. Harry rimase immobile, rigido sul posto mentre sentiva bruciare il punto in cui l'aveva toccato. Una strana sensazione, una specie di formicolio improvviso gli percorse il corpo mentre volava il collo, cercando di ritrovare quel piccolo bagliore di colore, ormai lontano. Scosse la testa incredulo, mentre una nuova melodia nasceva dentro di lui. "Non è possibile" sussurrò, portandosi una mano sul viso, sul collo, sfiorandosi i capelli con un gesto deliberato. Era come risvegliarsi da un lungo sonno, doveva rincorrere quella sensazione. Era effimera, breve ed intensa come sarebbe stata la sua nuova canzone. Doveva viverla, non aveva altra scelta, anche se sapeva che ne avrebbe sofferto.

Nick lo aveva evitato per tutto il giorno. Forse, era stato meglio così visto che Harry era stato molto preso dalla sua nuova canzone, ispirata da qualcuno che non era il suo fidanzato. O ex fidanzato? Il giovane Styles non era sicuro che stessero ancora insieme. Si incontrarono al bar della spiaggia per pranzo, entrambi piuttosto a disagio. "Anche se non vuoi ascoltarmi, ci tengo troppo a te per non dirti di stare lontano da quel tizio, Harry" gli disse Nick a testa bassa. Harry non scattò come le volte precedenti, sembrò invece comprendere cosa intendesse l'altro e si limitò a sussurrare: " Non ci riesco". "Harry" Nick lo chiamò con aria rassegnata, cercando sul viso del ragazzo una traccia del sentimento che li aveva legati. Si erano conosciuti quando Harry aveva solo diciassette anni e guardava Nick con adorazione, come era tutto diverso ora. "Pensa a me, almeno!" lo rimproverò Nick: "Che figura mi fai fare se stai sempre intorno a quell'idiota! Sono ancora il tuo fidanzato, Harry! Non puoi pensare di andare in giro a scopare con uno sconosciuto, per tirarti su il morale! Mi devi rispetto, come minimo!". Nonostante il tono sempre alto del più vecchio, Harry rispose a bassa voce, con calma e serietà: "Lasciami andare, Nick. Lasciami libero. Non dovrai preoccuparti della tua reputazione se non stiamo insieme". "Tu sei fuori di testa!" sbottò Nick: "Non ti lascerò fare una stronzata e rovinarti la vita!". "Certe cose, non possiamo controllarle" concluse Harry in tono definitivo.

"Come mi vedi?" chiese Harry, voltandosi verso il telefono. Sua sorella Gemma, in videochiamata con lui, impiegò qualche istante a rispondere: "Stupendo, fratello. Sexy, decisamente. Ora, vuoi dirmi cosa hai in mente?". Il giovane arrossì leggermente. Aveva chiesto a Gemma un parere sul suo outfit per la serata, gli sembrava indelicato chiedere a Nick e se si guardava nello specchio, vedeva solo un riflesso confuso. Aveva scelto dei pantaloni neri aderentissimi ed una giacca di pelle senza niente sotto. La aveva lasciata aperta e si vedeva chiaramente il torace definito ed ornato di tatuaggi, che conosceva a memoria anche se non vedeva più chiaramente. "Sto per fare una pazzia, Gems" confessò a bassa voce Harry, senza riuscire a nascondere alla sorella il suo sorriso o gli occhi che brillavano. "Sei giovane, Harry. Sei in vacanza su un'isola meravigliosa, penso sia il momento giusto per una pazzia" gli disse dolcemente la sorella, poi aggiunse: "Cerca solo di stare attento. Ti abbiamo sempre detto che era troppo presto per fidanzarti, che dovevi anche divertiti e ci sta però non farti spezzare il cuore, ok?". Harry annuì, senza replicare. Avrebbe tanto voluto dirle che sì, sarebbe divertito senza conseguenze. Ma forse era già troppo tardi.

UNA SPLENDIDA ILLUSIONE - LARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora