Capitolo 11

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Cenarono con tranquillità. Harry aveva familiarizzato abbastanza con il posto da riuscire a muoversi senza difficoltà, mentre Louis gli versava premuroso da bere, mentre parlavano. Il cantautore spiegò all'altro il suo lavoro, mentre il maggiore si lamentò di dover stare a riposo per il momento. Terminato di mangiare, Harry si alzò per riordinare ma Louis lo chiamò in tono perentorio, afferrandolo appena si avvicinò e catturando le sue labbra in bacio caldo e passionale. "L-Louis" balbettò il più giovane: "Non so se, voglio dire se stai abbastanza bene". Il bagnino ridacchiò: "Sto più che bene, credimi. Non mi hanno colpito là sotto!". Harry arrossì a quelle parole. Sapeva che sarebbe stato normale fare sesso, no fare l'amore, perché Louis pensava stessero insieme, mentre non era affatto così e si sentiva in colpa, come se lo stesse usando. "Dai, vieni qui" sussurrò a voce bassa Louis, strattonando Harry per farlo sedere sulle sue gambe. Il più giovane non riuscì a resistergli e si accomodò sopra di lui, a cavalcioni e con i visi che si sfioravano. "Sei proprio un bel ragazzo, Harry" disse con sincerità Louis mentre gli accarezzava il viso dolcemente: "E sei anche così gentile, premuroso e sicuramente pieno di talento. Sono fortunato, veramente", si sporse per baciarlo a stampo, lo circondò con le braccia e lo strinse contro di sé. "Oh" aggiunse, dopo qualche istante con aria maliziosa: "Sei anche molto reattivo, mi piace". Il riccio arrossì violentemente, i loro corpi erano così vicini ed immediatamente il suo membro si era risvegliato. Adorava Louis, lo voleva così tanto. Aprì la bocca per protestare, cercando una scusa qualsiasi, ma Louis ne approfittò per insinuare la sua lingua mentre le labbra calde del più grande si posavano su quelle di Harry, facendolo mugolare di piacere ed anticipazione. Preoccupato per le ferite di Louis, Harry si staccò dopo poco, sussurrando: "Dobbiamo stare attenti, le tue costole, Lou". Il più grande lo stava fissando con gli occhi pieni di desiderio, sussurrò alzandosi e portandolo con sé: "Vieni, amore. Se ti siedi sopra di me le mie costole staranno benissimo". "S-sopra di te?" balbettò il più giovane, ritrovandosi ai piedi del letto con il ragazzo che amava. Louis si stava già spogliando, Harry sentiva il rumore ed intravedeva i contorni del corpo dell'altro ed il bianco delle bende che lo fasciavano. "Vuoi che ti spogli io, Harry?" chiese dolcemente Louis, avvicinandosi fino a far percepire al più giovane il calore del suo corpo. Non ricevendo una riposta, Louis gli passò le mani sul torace, liberandolo velocemente dei vestiti mentre gli sussurrava quanto fosse bello e quanto lo desiderasse. Le sue labbra percorsero la sua pelle, i tatuaggi scuri sul suo pallore. Harry era in paradiso, tutto quello che voleva era che Louis lo amasse in quel modo, lo trattasse con cura e non come un oggetto. Sentendo gli occhi lucidi, abbassò la testa nella speranza di poter nascondere le lacrime al suo ragazzo. Ignaro, Louis stava sbottonando i pantaloni di Harry, abbassandosi per baciarli l'addome e i fianchi, sfilandogli poi l'indumento e lasciando in intimo. "Il mio ragazzo" disse a bassa voce, rapito da quella vista: "Il mio splendido ragazzo", Louis si appoggiò su un ginocchio non potendosi piegare troppo per via del dolore alle costole, baciò l'erezione di Harry da sopra i boxer, il fiato caldo che fece rabbrividire di piacere il più piccolo. "Louis" implorò Harry: "Louis voglio,voglio tanto fare l'amore con te". Louis si rialzò velocemente, prendendolo tra le forti braccia e sorridendogli luminoso come il sole, Harry riusciva a percepirlo, riusciva quasi a vederlo. "Anche io, Harry. Voglio fare l'amore con te". Si spostarono verso il letto l'uno attaccato all'altro, Louis già nudo si allungò con cautela sul letto, gli occhi fissi su Harry che si era seduto per sfilarsi i boxer. "Vieni qui, avanti" lo richiamò il più grande, guidandolo sopra di sé tenendolo per mano. Completamente nudo e immensamente eccitato, Harry si sedette dritto sull'inguine di Louis, attento a non poggiare il peso sulla parte superiore del corpo dell'altro. "Pensi che teniamo tutto nel comodino?" chiese Louis, improvvisamente imbarazzato, mentre il suo membro svettava sfiorando quello di Harry, seduto su di lui. Il maggiore allungò una mano ed aprì un cassetto, cercando alla cieca e mettendo tutto in disordine. Harry si morse un labbro, sapendo che Louis non portava a casa le persone con cui occasionalmente faceva sesso ma solo sulla barca. "Trovati!" esclamò a un tratto Louis, estraendo delle confezioni nuove sigillate. Harry, sollevato, si chinò in avanti per baciare avidamente le labbra di Louis, lo voleva così tanto anche se era sbagliato, ingiusto, immorale. "Ti voglio tanto Louis, ti amo" si lasciò sfuggire, ma l'altro rispose tranquillamente: "Anche io ti amo, Harry. Tanto".

UNA SPLENDIDA ILLUSIONE - LARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora