Capitolo 5

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Harry si svegliò lentamente, percependo un mutamento nell'aria. Doveva essere quasi giorno, si accorse di essere avvolto in una coperta morbida e la testa di Louis era sulla sua spalla. Un braccio del più grande gli avvolse la vita, mentre attirava il più piccolo contro di sé. Doveva essere sveglio da un pò, pensò Harry godendosi la sensazione del corpo caldo contro di lui. Louis mugolò leggermente e si spostò sopra di lui, erano entrambi nudi. La mano del bagnino scese decisa tra le gambe dell'altro ragazzo, insinuandosi tra le pieghe del suo corpo per carezzare decisa la sua apertura. Harry si irrigidì leggermente, trattenendo il respiro. Louis sorrise contro la sua guancia, sussurrando soddisfatto: "Sei sensibile?". Un dito del maggiore entrò lentamente dentro Harry, preparandolo nuovamente. Gemendo forte, Harry arcuò la schiena ed allargo istintivamente le gambe. Louis allungò il braccio libero per prendere un altro preservativo, dalla scatola che teneva sulla barca. Il più giovane si stupì di come il suo corpo rispondesse immediatamente ai gesti dell'altro, sentendo un calore improvviso percorrerlo mentre sentiva il rumore familiare della bustina argentata che veniva strappata. Louis si spostò con i fianchi leggermente all'indietro, infilando il preservativo con velocità, prendendo poi le gambe di Harry da sotto le ginocchia per sollevarle e posizionarsi perfettamente con il membro duro davanti alla fessura già arrossata. "Sei una visione stupenda, di prima mattina" osservò in tono di conversazione, prima di spingersi dentro di lui con un colpo deciso. Harry si lasciò sfuggire un gridolino, circondando con le braccia il collo di Louis e avvicinando i loro volti. Spingendosi con colpi decisi, Louis prese il mento di Harry fra i denti e lo mordicchiò con passione, mentre il più giovane teneva gli occhi chiusi e si abbandonava nuovamente lasciandosi prendere e plasmare completamente. "Forte, sì, così, Louis!" esclamò quando il più grande si scostò per mettersi le gambe sulle spalle ed entrare in profondità, colpendo il punto preciso che lo avrebbe fatto impazzire. "Cazzo, sì, cazzo" sibilò con il fiato corto il maggiore: "Così stretto, caldo, ora ti riempio Harry". Quelle parole andarono dritte al membro del più giovane, che ci contrasse dolorosamente. "Toccami" implorò Harry, muovendo la testa affannosamente, nell'affannosa ricerca del proprio orgasmo. "Silenzio" lo ammonì Louis in tono di rimprovero scherzoso, rallentando i movimenti per poi uscire dal corpo del più giovane che gemette in protesta. Gli picchiettò un fianco, esortandolo: "Girati, Harry", il più piccolo si mosse lentamente per voltarsi a pancia sotto. Con una risatina, Louis si chinò nuovamente su di lui e gli morse una spalla, sussurrando: "Adoro il sesso al mattino, tu no?". Harry si ritrovò a sorridere, rilassandosi sul fondo della barca e godendosi il continuo dondolio e lo sfregare della propria erezione contro la coperta che Louis aveva steso sotto di loro la sera prima. Louis infilò una mano sotto il più piccolo, afferrando la sua erezione e pompandola leggermente mentre la sua voce roca sussurrava sul collo di Harry: "Siamo così duri, al mattino". Harry proruppe in una risatina, mentre Louis scivolava languidamente dentro di lui, senza smettere di toccarlo intimamente. Si mossero lentamente, seguendo il ritmo della barca che ondeggiava sotto di loro. La mano di Louis si muoveva pigramente e le sue labbra percorrevano la schiena del più giovane. "Così bello" sussurrò Harry, dentro di sé desiderava di rimanere per sempre così, nel mezzo del mare, con il corpo di Louis stretto al suo. Era libero e lontano da ogni giudizio, da ogni limitazione. Il maggiore si sollevò leggermente sulle ginocchia, per spingere con maggiore vigore, mentre la sua mano cambiava direttamente il ritmo. Il cambio di posizione improvviso, fece mugolare di piacere Harry mentre il membro dell'altro colpiva finalmente il punto di maggior piacere ed il giovane si ritrovò ad urlare in preda al piacere, venendo per la seconda volta in poche ore nella mano del più grande. Louis non perse un colpo, muovendo i fianchi freneticamente e chinandosi per mordere con una certa soddisfazione la schiena liscia sotto di lui. Infine, venne anche lui senza trattenere un gemito profondo, di puro piacere.

Quando si svegliò per la seconda volta, capì subito che qualcosa era cambiato. La barca sembrava immobile, fissa ed il sole era alto nel cielo, ne percepiva il calore sulla parte di pelle lasciata scoperta. Harry si mosse, accorgendosi dei propri abiti poggiati vicino a lui, pronti per essere indossati. Era solo. Si sollevò a sedere confuso, cercando di sforzare gli occhi. Udiva delle voci a poca distanza, il rumore di passi sul legno. Era il pontile del molo, la barca era di nuovo al suo posto. Anche se nessuno era abbastanza vicino da poterlo vedere, Harry si vestì sotto le coperte. Si sentiva improvvisamente vuoto e solo, uno stupido illuso. Una notte di sesso e nulla di più, questo gli aveva offerto Louis. Una volta vestito, si sollevò in piedi con cautela, appoggiandosi a un lato della barca. Udì una voce tranquilla, quasi annoiata: "Vuoi una mano a scendere dalla barca? Non è facile con il rollio". Riconobbe la voce del collega di Louis, Zayn. Arrossendo, Harry accettò l'aiuto. Il moro gli porse la mano e lo aiutò a raggiungere il pontile, senza fare commenti o fissarlo con curiosità. Una volta sul pontile, Harry si sistemò il bastone nella mano per poter camminare senza problemi. "Va tutto bene?" gli chiese improvvisamente Zayn, Harry si limitò ad annuire perché non aveva alcuna voglia di parlare. "Devo andare a lavoro, ora" disse il moro, esitando. "Ti capita spesso di dover aiutare le sue conquiste a liberare il campo?" chiese Harry insolitamente acido. L'altro sospirò, voltandosi per allontanarsi mentre diceva: "Non prendertela, è fatto così".

Era passata da poco l'ora di colazione, quando Harry raggiunse lo chalet dove avrebbe dovuto soggiornare per un'altra settimana. Non aveva fame e si sentiva esausto. Appena si chiuse la porta alle spalle, percepì la presenza di Nick. Era incazzato. "Ma guarda chi si vede!" lo salutò l'altro: "Ti sei divertito? Scopa bene il guardia-spiaggia?". Harry non rispose, al momento non aveva la forza neanche di parlare. L'altro si allontanò a passo veloce per sparire in camera da letto. Il rumore di zip e ante che sbattevano, fece capire ad Harry che stava facendo i bagagli. Non lo avrebbe certo fermato, anzi al momento trovava lui stesso invitante il pensiero di andarsene per sempre da quel posto. Quando Nick lo salutò freddamente, il riccio non fece nulla per fermarlo. Dopo anni condivisi, non provò nulla nel dire addio al suo fidanzato. Il suo cuore si era già spezzato quella mattina, niente avrebbe potuto farlo soffrire di più. Si era innamorato di Louis, forse durante la notte o magari anche prima. Non c'era scampo per lui, nessuna speranza di essere ricambiato. 

UNA SPLENDIDA ILLUSIONE - LARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora