Capitolo 9

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Lottie sedeva ai piedi del letto, fissando il fratello. Louis era seduto, la schiena appoggiata ai cuscini ed Harry al suo fianco. Il riccio aveva cercato di scusarsi ed andare via sentendosi a disagio, ma il suo fidanzato temporaneo lo aveva trattenuto, prendendo una mano e stringendola tra le sue. I rapporti tra i due Tomlinson sembravano piuttosto freddi. "Quanto tempo è che non ci vediamo?" chiese a bassa voce Louis, la testa bassa e le mai che stringevano contro il petto quella di Harry. La sorella si guardò intorno e poi rispose: "Più di un anno, sono venuta la scorsa estate per una settimana di vacanza e per vederti". Il maggiore sembrò concentrarsi prima di rispondere: "Mi ricordo quel periodo, ero ancora piuttosto arrabbiato con il mondo e non sono stato molto gentile". Lottie si sporse verso il fratello prima di sussurrargli: "Non importa, adesso. Abbiamo sofferto tutti per la morte della mamma e tu ti sei isolato come fai sempre quando non vuoi mostrare i tuoi sentimenti". "Lot" provò a protestare Louis, ma la sorella proseguì rivolgendo un sorriso ad i due ragazzi: "Ora, però, hai smesso di scappare. Hai un lavoro che ti piace, un ragazzo molto carino ed amici come Zayn. Sono felice per te". "Vorrei, solo, poter ricordare come sono arrivato a questo punto" confessò in un sussurro Louis, facendo irrigidire Harry accanto a lui. La sorella si alzò e fece il giro del letto per abbracciarlo: "Non avere fretta, la memoria tornerà presto. I medici ti hanno spiegato che non è una cosa grave e sono certa che Harry ti starà vicino e ti aiuterà". I due si staccarono, la ragazza rivolse un ultimo saluto affettuoso ad entrambi i giovani, prima di annunciare che doveva prendere un volo per tornare a casa. "Sono tranquilla" disse prima di andarsene: "So che ti lascio in buone mani!". Louis fece una risatina, salutando la sorella con la mano.

Appena uscita Lottie, dando l'impressione di essere nascosto dietro la porta, fece il suo ingresso Zayn. "Louis, amico!" esclamò con entusiasmo eccessivo: "Come stai?". Si sedette dal lato del letto dove era Harry, spingendo la spalla contro quella del riccio come a volergli comunicare qualcosa. "Sto abbastanza bene" rispose Louis incerto: "Ho un pò di dolore, ma sopportabile". "Domani mattina torni a casa! Non sei contento?", il tono di voce del moro era sempre esasperatamente alto e diede un altro spintone ad Harry che cercava di capire cosa l'altro volesse da lui. Louis, apparentemente ignaro di cosa avesse in mente l'amico, rispose educatamente: "Sono contento, i dottori dicono che devo tornare alla quotidianità, quindi bungalow sul mare. Giusto? Vivo ancora là?". Zayn si spinse nuovamente verso Harry, rispondendo deciso: "Sì, vivi sempre là. Con Harry, con il tuo fidanzato Harry", calcò sul nome piuttosto stranamente ed il più giovane si chiese cosa gli stava sfuggendo. "Il tuo fidanzato che ha le sue cose nel bungalow, perché vive con te!" sibilò Zayn, facendo sobbalzare Harry mentre capiva cosa gli stesse dicendo. "Sei strano, Zayn" gli disse Louis, distendendosi sul letto con aria stanca. "Meglio lasciarlo riposare, Harry" suggerì il moro con aria da cospiratore: "Torneremo domattina, con degli abiti puliti. Vuoi che ti accompagni?". Senza aspettare una risposta, Zayn si alzò trascinando Harry con sé per un braccio: "Ciao, Louis, riposati. Ci vediamo domani!". Quando furono fuori dalla stanza, Harry si divincolò decisamente poco contento: "Non mi hai dato neppure il tempo di salutarlo!". "Avrai tutto il tempo di sbaciucchiarlo, domani" gli ricordò Zayn, il tono decisamente più basso ed un'espressione seria. "Cosa hai in mente? Perché ti comporti così?" chiese diretto il più giovane, sentendo ci fosse qualcosa che gli sfuggiva. Zayn scosse la testa e rise brevemente, spiegando: "Sto adorando tutto questo, Harry. Vedere quello stronzo senza cuore di Louis che ti fa gli occhi dolci è decisamente soddisfacente". Il riccio incrociò le braccia, lasciando il bastone pendere sul fianco: "Non mi piace che tu lo prenda in giro". "Perché tu cosa stai facendo?" gli rinfacciò il moro, sospirando subito dopo e abbassando la voce ad un sussurro: "Ascolta. So quello che provi per lui, si capisce subito. Non mi piace come tratta le persone e forse questa esperienza gli sarà utile, sicuramente ha bisogno di te ora. Non so se lo hai notato ma non ha certo la fila di persone che si vogliono prendere cura di lui", Harry sospirò ed annuì, sapeva bene che una volta fuori dall'ospedale Louis sarebbe stato convalescente e bisognoso di attenzioni. La cosa lo fece sorridere. Zayn intanto, stava dicendo: "Come la vedo io, hai un alleato in me. Io ti servo, ti sto reggendo il gioco. So che non sembra, ma sono affezionato a quell'idiota e non so come altro scuoterlo. Quindi, mi permetterai di aiutarti ad aiutarlo?". Harry era stupito dalle parole di Zayn, ma c'era qualcosa che anche lui voleva: "Mi devi solo promettere che ci sarai per lui. Quando ricorderà tutto e mi caccerà a calci, tu gli starai vicino e lo farai ridere, perché è così bello quando è felice. Lo farai ridere, non importa se riderà di me e della mia stupidità".

Come promesso, Zayn aiutò Harry a portare le sue cose nel bungalow di Louis. "Devo ambientarmi, devo studiare le posizioni delle cose" borbottò tra sé il riccio, fermo ai piedi del letto matrimoniale, con il bastone in mano. Avevano sistemato i vestiti nel piccolo armadio, il moro aveva raccolto vari oggetti sparsi in giro ed ora sedeva a guardare il più piccolo che si concentrava per potersi muovere senza problemi in un posto nuovo. Harry contò i passi dal letto all'armadio e dal letto alla porta del bagno, percorse infinite volte il breve percorso tra la camera da letto ed il salotto con angolo cottura. "Hai qualche tua foto?" chiese a bruciapelo Zayn, dopo aver riflettuto. Il giovane si bloccò, agitato. "Vuoi mettere una foto in una cornice?" gli sembrava una cosa assurda. "No, mio caro" ribatté Zayn con un sorriso diabolico: "Voglio mettere una tua foto nel suo portafogli, che domani gli verrà restituito al momento delle dimissioni". "Oh" Harry era sorpreso e colpito, il pensiero di una sua foto tra le cose personali di Louis gli piaceva, capiva perfettamente cosa avesse in mente il moto. Ma era giusto manipolare in quel modo il ragazzo più grande?

UNA SPLENDIDA ILLUSIONE - LARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora