Capitolo 16

63 4 0
                                    

Dopo colazione, spostarono un paio di sedie fuori per godersi l'aria aperta. Harry notò che Louis era stranamente silenzioso. "Ancora mal di testa, amore?" gli chiese premuroso, l'altro non rispose subito e quando lo fece il suo tono era incerto: "Un pochino. Ho detto qualcosa di stupido, stanotte? Ho come l'impressione, non so". Si interruppe sbuffando frustrato, come se si stesse concentrando per risolvere un enigma senza successo. "Dici spesso cose stupide" cercò di scherzare Harry: "Ma io ti amo lo stesso". Il tentativo non sembrò funzionare, Louis rimase serio: "Devo parlare con Zayn, ci sono alcune cose che non capisco. Mi sembra di aver discusso con lui per qualcosa, ma forse era solo un sogno". Harry sapeva che Zayn più di una volta aveva ripreso Louis per il suo comportamento leggero con diversi clienti, anche se non si era trattato di veri e propri litigi. Louis stava decisamente iniziando a ricordare ed Harry si sentì mancare l'aria ma finse indifferenza, alzandosi e prendendo il bastone da vicino la sedia: "Vado in casa a chiamare i miei, Lou. Come avevamo detto". "Certo" rispose l'altro freddamente, apparentemente ancora concentrato sui propri pensieri.

Entrato in casa, Harry recuperò il telefono e si spostò in camera da letto per essere più lontano possibile da Louis, non voleva che ascoltasse la conversazione. "Ciao, Gems" salutò la sorella in tono triste. "Hazzy, che succede?" chiese subito lei, preoccupata. Il ragazzo cercò di farsi forza e non lasciare che dal suo tono trasparisse tutto il suo dolore: "Io, io torno a casa. Presto, avvisa la mamma, ok? Prenoto un volo e ti faccio sapere a che ora arrivo". "Harry" provò la sorella in tono preoccupato. "Non ora, Gemma. Ti spiegherò tutto, ma non ora". Dopo aver riagganciato, il giovane prese un respiro profondo e cercò di sorridere mentre usciva per raggiungere il suo fidanzato. "Vuoi prendere qualcosa per il mal di testa?" chiese premuroso, affiancando Louis. Il maggiore rispose in tono tranquillo: "No, sto già meglio tesoro. Perché invece non vieni più vicino?", con un gesto repentino afferrò il più piccolo e lo fece sedere sulle sue ginocchia. Harry si lasciò scappare una risata sorpresa, allacciando subito le braccia intorno al collo del più grande che gli lasciò un breve bacio a stampo sulle labbra. "Ora va meglio" sentenziò Louis, stringendolo forte. Harry chiuse gli occhi appoggiando la testa sulla sua spalla, godendosi quegli ultimi momenti di felicità.

UNA SPLENDIDA ILLUSIONE - LARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora