Capitolo 4

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Harry quella sera, non si unì agli altri ospiti per la cena all'aperto. Si sedette invece al bar vicino alla reception, praticamente deserto a quell'ora. Ordinò un'insalata e una bottiglia d'acqua, sorridendo tra sé. Non aveva intenzione di stare in luoghi affollati, l'unica cosa che voleva era poter sentire di nuovo quel profumo, che lo faceva impazzire. Aveva i sensi tesi allo spasimo, si concentrava per poter cogliere nei dintorni la voce melodiosa di Louis. Una volta presa la sua decisione, era impaziente di incontrare Louis e godersi la sua reazione. Finalmente, dopo aver finito di mangiare, udì distintamente due persone passare vicino al banco della reception, parlando tra loro. Erano i due bagnini, riconobbe le loro voci ed il profumo di mare che avevano sempre addosso. Zayn stava dicendo all'altro: "Non dirmi che hai rinunciato? Sarebbe la prima volta, Tommo!". Louis fece una risatina, ma prima che potesse rispondere dato che non aveva nessuna voglia di ascoltarli parlare di lui, Harry si alzò dallo sgabello del bar producendo un rumore fastidioso e fece qualche passo verso di loro, stringendo il bastone con forza. I due lo notarono subito, fermandosi e smettendo di parlare tra loro. Il riccio rimase in silenzio qualche secondo, lasciando che studiassero la sua figura, messa volutamente in risalto dall'abbigliamento scelto. Poi, con voce sicura ed un sorriso si rivolse direttamente a Louis: "Ciao, straniero". "Harry" si limitò a pronunciare Louis, il tono piacevolmente stupito. Si allontanò da Zayn e fece un passo verso Harry, percorrendo con uno sguardo intenso il corpo del giovane. Il cantautore si sforzò di non arrossire, ma continuò a sorridere. "Sei solo?" chiese in tono ambiguo Louis, avvicinandosi ancora e appoggiando una spalla a quella dell'altro. Harry annuì, mentre Zayn sospirò e decise di allontanarsi borbottando, non poteva credere che il suo collega fosse riuscito nel suo intento anche quella volta.

"In realtà" disse Harry sinceramente: "Ti stavo cercando". Si passò la lingua sulle labbra e mosse la testa di lato, il gesto fece ondeggiare i capelli lunghi che sfiorarono la spalla del più grande. Louis trattenne il respiro e si mosse per mettersi di nuovo di fronte a lui, molto vicino. Harry sentiva i suoi occhi addosso scaldargli la pelle, percepiva il calore di quel corpo vicino, le punte delle loro scarpe si sfioravano. Louis sollevò lentamente una mano, carezzando un lato del viso del più piccolo mentre lo osservava con attenzione. "Mi cercavi?" la sua voce era più bassa, sensuale e intima. La tensione tra di loro stava crescendo rapidamente, Harry sospirò muovendosi leggermente ed i loro fianchi si toccarono brevemente. Il più giovane chiuse gli occhi, immergendosi completamente nel proprio mondo in cui ogni suono ed ogni odore gli giungeva amplificato. La vicinanza dell'altro era intossicante, da così tanto tempo non provava più nulla di così intenso. "Certo. Mi avevi promesso un giro in barca" sussurrò Harry, la voce roca ed un piccolo broncio sul viso. Louis lo afferrò repentinamente per la vita, stringendolo contro di sé mentre gli sussurrava nell'orecchio: "Il mio invito includeva molto più di un semplice giro in barca". Si strusciò languidamente contro di lui, per chiarire quali fossero le sue intenzioni. Harry non si ritrasse ma si abbandonò contro di lui, sorridendo malizioso mentre sussurrava: " Ci contavo". Louis rise brevemente, poi si scostò e lo prese per mano, esortandolo: "Vieni con me, allora. La mia barca è sempre pronta". "Così ho sentito" lo prese in giro Harry, camminando un passo dietro di lui. Percorsero il sentiero che, attraversando tutto il villaggio, portava al piccolo molo da dove partivano le escursioni e le lezioni di vela. All'inizio della passerella di legno, Louis rallentò il passo e passò un braccio attorno ai fianchi di Harry, riprendendo poi a camminare più lentamente. Il più giovane riusciva a malapena a distinguere il bagliore della luna che si specchiava nell'acqua scura. Il molo era poco illuminato, ma Louis sembrava conoscere a memoria il posto. Si fermarono di fronte ad una piccola barca a vela, Harry avvertiva il movimento dell' imbarcazione e l'odore di legno che si portava sempre addosso Louis. Il più grande lo aiutò a salire a bordo con attenzione, aiutandolo a sedersi su una piccola panca per poi allontanarsi e sciogliere le cime. Si mossero lentamente, Louis sfruttò la brezza della notte e diresse la barca a qualche centinaio di metri dal molo prima di metterla in sicurezza e sedersi accanto ad Harry. Intorno a loro, tutto era buio e silenzio. "Ci siamo solo noi" sussurrò Harry, respirando l'aria salmastra e fresca. Avvertì chiaramente i movimenti di Louis, che si stava sbottonando la camicia che indossava quella sera. Istintivamente, il più giovane allungò una mano per infilarla sotto la stoffa ed accarezzare il torace tonico e liscio dell'altro. Louis mugolò di piacere, sfilandosi velocemente l'indumento e sporgendosi verso Harry per catturare il suo labbro inferiore tra i denti. Il più giovane ansimò e sentì un calore improvviso travolgerlo, doveva assolutamente liberarsi al più presto dei vestiti o sarebbe soffocato. "Harry" sussurrò Louis, spostando la testa per lasciargli dei baci umidi sul collo: "Spogliati, Harry". Il riccio si sfilò la giacca e la lasciò cadere sul fondo della barca, assaporando il calore della bocca dell'altro su tutta la pelle ora scoperta. Mentre lo ricopriva di baci e morsi, Louis portò una mano al cavallo dei pantaloni di Harry, iniziando a tormentarlo con una carezza leggera che lo fece quasi gemere di frustrazione. "Louis!" protestò il ragazzo, circondando con le braccia le spalle dell'altro ed attirandolo con tutta la sua forza. Senza smettere di strofinare la bocca aperta e la lingua sulla parte superiore del corpo del più giovane, Louis usò una mano per sbottonare i pantaloni di Harry e l'altra per fare lo stesso con i propri. Immediatamente, Harry sollevò i fianchi per permettere all'uomo sopra di lui di sfilargli i pantaloni, avvertendo la brezza marina sulle gambe nude. Sotto di loro, la barca ondeggiava lentamente, muovendosi languidamente come ad invitarli a fare lo stesso. Louis, liberatosi dei pantaloni, si voltò per aprire un'anta sul lato e prendere qualcosa. Nel frattempo, Harry si era seduto sul fondo della barca, Louis lo raggiunse velocemente, "Aspetta" sussurrò con voce calda, facendolo sollevare per mettere una morbida coperta sotto di lui. Quindi, lo sospinse gentilmente per farlo sdraiare mentre si distendeva sopra di lui. "Cielo e mare" gli sussurrò nell'orecchio il più grande, mentre gesti esperti gli sfilava i boxer blu. Harry annuì, gli occhi chiusi ed il corpo ormai nudo che risplendeva sotto la luna. Il contrasto tra il fresco della notte e la pelle calda di Louis, il leggero ondeggiare della barca sotto di loro, la luce della luna che poteva intravedere se apriva gli occhi. Tutto era perfetto per Harry, sembrava uno strano sogno. "Tutto bene?" chiese Louis, sdraiato a sua volta nudo in mezzo alle gambe del minore. Harry rispose con un mugolio sommesso ed il più grande si chinò per accarezzarlo tra le gambe, le mani già cosparse di un liquido profumato. Le mani di Louis erano agili e premurose, ogni suo tocco accendeva un piccolo fuoco sulla pelle del più giovane. Lo preparò con cura ed attenzione, senza nessuna fretta. Percorse con cura il membro eretto, i testicoli, la curva delle cosce per poi spostarsi lentamente verso le natiche sode e pallide. "Alzati un pochino, Harry" sussurrò Louis, muovendo leggermente i fianchi per far strofinare la sua erezione con quella dell'altro. Harry eseguì e il maggiore posizionò un piccolo cuscino celeste sotto di lui, per sollevarlo leggermente. "Hmm, molto meglio" disse quindi Louis, sollevandosi sulle ginocchia mentre portava una mano verso la fessura rosea del più piccolo. "Louis" sospirò praticamente il riccio ed il più grande lo rassicurò: "Sei una visione, Harry. Così aperto e peccaminoso". Un brivido di eccitazione percorse il più giovane. Louis portò due dita alla sua apertura e le introdusse con un movimento sicuro della mano. Harry sussultò e gemette all'improvvisa intrusione, ma i movimenti continui di Louis generarono presto un'onda di piacere che partiva da dentro di lui e si espandeva. Presto, tre dita di Louis si muovevano senza sosta, il più grande chinato in avanti a mordicchiare i capezzoli del giovane sotto di lui. Harry scuoteva la testa e gemeva in modo incontrollato, incapace di esprimere a parole quello che provava. Con un sospiro soddisfatto ed un'espressione soddisfatta, Louis ritrasse la mano e mosse il bacino in avanti, strusciando la punta umida dell'erezione contro l'apertura ora pulsante del più piccolo. Mentre continuava a muoversi ad un ritmo lento, aprì la busta del preservativo e lo indossò con gesti pratici. Harry riconobbe i movimenti ed il rumore, irrigidendosi lievemente al pensiero di essere penetrato dal membro duro dell'altro. Lo aveva sentito contro di sé e sapeva che era decisamente più grande di quello di Nick. Non aveva mai avuto altri amanti e si sentì di colpo nervoso. Louis sembrò accorgersene e, mentre con una mano guidava la punta dentro di lui, si chinò per catturare le labbra di Harry in un bacio umido ed esigente. Le due sensazioni furono simultanee. Harry sentì l'erezione di Louis entrare in lui con decisione, mentre la sua lingua si spingeva nella bocca del più giovane e ne prendeva possesso. Mugolando contro il viso del più grande, Harry si spinse verso l'altro e portò le gambe intorno ai fianchi di Louis, avvertendo il movimento potente e veloce che lo portava sempre più in fondo, dentro di lui. Poi, la mano esile ma forte di Louis raggiunse l'erezione del più piccolo per pomparla con movimenti fluidi. Harry si sentì esplodere, galleggiava nell'aria, soffocava per un calore insopportabile. La penetrazione che lo spezzava in due, la lingua che non smetteva di accarezzarlo umida e calda, la mano morbida ma decisa che stringeva la sua erezione. Le loro bocche si staccarono per prendere fiato ed Harry non poté trattenere un grido mentre veniva nella mano di Louis, che a sua volta si liberò nel preservativo dentro il corpo del più giovane. "Fantastico, cazzo, fantastico" sussurrò Louis crollando sopra di lui. Harry sorrise, respirando affannosamente mentre bisbigliava a sua volta: "Bellissimo, Louis, bellissimo". Non sapeva neppure se si stesse riferendo all'orgasmo che avevano condiviso o al giovane, che giaceva senza respiro sopra di lui. 

UNA SPLENDIDA ILLUSIONE - LARRY FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora