Cap.14

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Non sapevi cos'altro fare se non renderti la sua ombra e seguirlo. Avresti dovuto chiedergli di avvicinarsi di nuovo? Di baciarti, finalmente? 

Avresti potuto urlargli contro di essere un rompi palle, ma che nonostante ciò non avresti più potuto pensare alla tua vita senza di lui ed i suoi odiosi modi di fare. Com'è possibile che conoscere qualcuno per un breve lasso di tempo si trasformi in questo? 

Eri conscia del fatto che non avresti detto nulla, hai puntato gli occhi sulle sue spalle larghe continuando a seguirlo finché non si è fermato, e tu di conseguenza a pochi passi da lui. 

Eravate davanti all'entrata del Baratie, troppo silenzio. Possibile che fossero andati già tutti via? Quanto tempo avevate passato sulla nave lontani dagli altri? Forse Zoro aveva captato il pericolo prima di te, senza giri di parole, come se fosse naturale per lui, ha chiuso le sue dita intorno al tuo polso per farti prendere posizione proprio accanto alla sua figura. 

"Non mi piace questo silenzio" ha detto portando l'altra mado sulla Wado Ichimonji. Hai degludito a fatica, avevi fatto una prima lezione finita anche male e non c'erano padelle in giro con cui essere di aiuto. O almeno, le più vicine erano in cucina, toccava arrivarci. Zoro si è fatto avanti all'entrata, tenendo ancora il contatto con te.
"Puoi" scollando il braccio "lasciarmi il polso?" hai detto puntando i piedi sul grande tappeto rosso che copriva tutto il pavimento del locale obbligandolo a fermarsi
"Allora stammi vicino" ha detto a pochi centimetri dal tuo viso, la punta dei vostri nasi si era appena sfiorata. 

"Più vicino di così, solo in braccio a questo punto" Zoro si è allontanato di poco, come volesse valutare la richiesta gli avevi fatto presente. Non si è scomposto, ma ha ripreso a camminare con te al suo fianco. Fino a quando delle figure familiari non hanno placato l'allerta. 

"Ehi ragazzi" Usopp era accanto al bancone, i tuoi occhi però si sono spostati sulla figura accanto a lui. Un uomo alto, con capello e una piuma era accanto al tuo amico. Aveva uno sguardo disinteressato ma estremamente magnetico, forse dovuto alla particolarità dei suoi occhi ambrati

"È il nostro nuovo amico" ha biascicato Usopp ancora leggermente ubriaco, contrariamente a Nami che aveva scosso il capo. 

Ti è bastato guardarlo per capire che poteva essere tutto fuorché vostro amico, quando hai rivolto lo sguardo verso Zoro, lo hai visto come se stesse guardando una manna dal cielo. Lo conosceva? 

"Tu sei Dracule Mihawk, il più grande spadaccino del mondo" hai spalancato gli occhi, il modo in cui aveva sottolineato quell'appellativo di "Migliore" ti aveva messa a disagio. 

"Sto cercando un certo Monkey D. Luffy, se lo conosci e sai dov'è, è bene che tu me lo dica. Loro non collaborano"

Si era mosso abilmente come un gatto tra Nami e Usopp e lo stesso aveva fatto Zoro. Eri così concentrata sulla figura dell'uomo che non ti eri resa conto che anche lui si era spostato per andare verso Mihawk. 

"Seguo la tua carriera da quando ero un bambino, è un onore incontrarla" 
"Grazie" sembrava annoiato a morte mentre ascoltava le lusinghe di Zoro, sembrava un adolescente con davanti il suo idolo. 

"Ecco perché mi addolora, informarla che domani morirà" 
"Zoro ma che cazzo?" hai sussurrato ancora dietro le sue spalle 

"Sei serio? Non ho mai sentito parlare di te, cosa ti fa pensare che io voglia fidarti a duello?" 

"Sono Roronoa Zoro, il demone cacciatore di pirati. Ma il sognio di tutta navita è diventare lo spadaccino più grande del mondo, e per farlo devo toglierti quel titolo. 
Ti sfido a duello" 

"Non sai in cosa ti stai cacciando" Anche se il suo sguardo ti faceva tremare il petto e non positivamente, sembrava conscio della malsana idea di Zoro.
"Dimostramelo, domani all'alba. Sfida all'ultimo sangue, ti farò vedere che non sto scherzando" 

Come fumo, i nostri ultimi giorni| Roronoa ZoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora