Cap.26

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Dopo aver ricevuto un "ok" scocciato da Nami hai corso in fretta e in furia il boschetto che poco prima avevate attraversato.
In quell'attimo ti sei rivista nel giardino di Kaya, quando la paura di aver perso Usopp ti aveva portata dritta al pozzo, dove poi hai scoperto Zoro.
Il tuo cuore batteva forte, come quando hai visto Luffy essere portato via dai Marines mentre con Zoro rimanevi nascosta dietro ai cespugli, o al momento della battaglia contro i pirati di Klahadore.
In qual momento hai compreso quanto avevi dato a questa ciurma ancora prima di conoscerli e quanto ancora avresti dato per salvarli, persino la tua stessa vita.
Tra quei pensieri hai girato l'ultimo vialetto prima di essere ad un passo da dove eri con Zoro poco prima.
Quante possibilità c'erano che si trovavano ancora lì? Nessuna.
Arrivata al boschetto hai sentito solo il fruscio degli alberi ed il tuo respiro pesante lasciare le labbra per colpa della corsa.
Ti sei avvicinata al cancello del villaggio, era difficile non notare le occhiatacce degli abitanti, come dar loro torto? Eri con la traditrice.
Avresti voluto urlare ai quattro venti la verità, ma non era tuo compito.
La tua mente correva cercando di capire dove avresti potuto trovarli. Non eri un segugio, senza una  via o un indizio sarebbe stato impossibile per te, avresti dovuto bussare di casa in casa.
Hai chiuso gli occhi stanchi per un secondo massaggiando le tempie e quando li hai riaperti Lyess era lì davanti a te che ti guardava con gli stessi occhi curiosi della prima volta che ti ha vista in spiaggia.
"Sei tornata? Avevi detto che non tornavi presto"
Ti sei inginocchiata per essere alla sua altezza "Lo so piccolo, ma vedi io sto cercando i miei amici. Hai visto un ragazzo con un cappello di paglia?"
Ha scosso il capo facendo svolazzare i suoi ciuffetti biondi "Il signor Genzo, forse lo sa" ha detto indicando con il suo dito affusolato un'uomo seduto sulle scalette dell'entrata di una casa. Aveva in mano un fucile e l'aria di uno che non aveva voglia di parlare, ma non ti saresti tirata indietro per così poco.
Eri certa che lui ti avesse già vista con Nami, non hai nascosto il tuo imbarazzo mentre abbozzavi un sorriso "C-ciao. Mi chiedevo se potessi aiutarmi, i miei amici erano qui prima"
"Il tipo con il cappello di paglia e il cacciatore di pirati?"
Hai degludito "S-si"
"Sono passati di qui, hanno detto che sono qui per la generosità di Arlong"
Un piccolo sorriso ha lasciato il tuo volto, era stato intelligente e astuto da parte loro dire così e rimanere indiscreti agli occhi del villaggio.
"Sai dove potrebbero essere andati?"
Ti ha guardata, era evidente nei suoi occhi la poca fiducia che riserva nei tuoi confronti ma non si era posto domande
"A casa di Nojiko, al confine con il boschetto di mandarini" ti aveva fatto cenno con la testa per il sentiero da seguire, lo hai ringraziato e senza perdere altro tempo ti sei incamminata.
All'inizio l'odore di agrumi ti aveva travolta, la distesa di mandarini che arricchivano questo villaggio erano stati l'unica cosa bella che avevi visto dopo aver passato momenti di inferno ad Arlong Park, tuttavia mentre continuavi il tuo percorso ti sembrava che questa distesa non finisse più stavolta.
Quando eri convinta di scorgere ancora alberi, è lì che hai notato la piccola casa dalle tegole in legno di ciò parlava Genzo e senza esitare ti sei avvicinata.
Eri a pochi passi, quando i tuoi occhi hanno riconosciuto una figura fin troppo familiare.

Zoro era di spalle, mentre aveva sfoderato la sua wado ichimonji.
Era così abile che persino l'aria intorno a lui sembrava essere tagliata dalla lama affilata della spada.
Avevi dimenticato quanto fosse bello vedere i suoi muscoli contrarsi durante gli allenamenti, e la camicia con le decorazioni blu fasciava perfettamente il suo corpo.
Come una brava sentinella, al tuo passo successivo si è girato incastrando gli occhi con i tuoi.
Non ci è voluto molto prima che rifoderasse la sua spada dirigendosi verso di te. Era come se il vostro incontro avesse sbloccato qualcosa in lui, come se fosse pieno di tenere tutto dentro di sé a tal punto da non volerti più dimostrare niente se non la verità. I suoi passi sono stati decisi e veloci, ti sei resa conto di quanto fosse vicino solo quando la sua mano ha trovato appoggio sul tuo fianco portandoti a lui.
"Eco, cosa ci fai qui?"
Non che non fosse felice di rivederti così presto, ma sapeva bene che non era un lieto fine e che c'era in motivo se tu ti trovavi lì.
Quando Zoro fu a portata di mano, le tue mani sono scattate sulle sue guance portando il suo viso a pochi centimetri dal tuo.
Era li
Era vivo
Non avresti voluto nient'altro in quel momento.
Com'era possibile che qualcosa di così semplice come la mano suo suo fianco scatenasse un uragano al tuo interno?
Ti sentivi in pace ed allo stesso tempo come se una tempesta si facesse largo dentro di te, era questo che si provava al suo tocco.
Hai cercato di fare un passo indietro perché averlo così vicino non aiutava il tuo cervello a mettere due parole di senso compiuto nella stessa frase.
Ma nel momento in cui hai indietreggiato lui si è portato avanti rivendicando ancora la sua mano sul tuo fianco, la presa si era fatta più forte ma senza farti male.
"Eco ti ascolto, ma devi dirmi che succede e perché sei qui"
Zoro non sapeva leggere le persone, ma non era difficile per lui capire te e se qualcosa ti turbava diventava un macigno anche per lui
"Ho un aspetto orribile" hai sussurrato cercando di nasconderti dalla sua vista.
Ma quando la sua mano ha bloccato la tua guancia incastrando i vostri occhi hai capito che non la pensava allo stesso modo.
"Io non ho visto niente di più bello." avevi sentito sincerità nelle sue parole, così troppa che quello sarebbe stato il punto di non ritorno per farti crollare una volta per tutte, se non fosse stato per la mano sul suo petto che ti ha aiutato a cambiare discorso.
" Oh, Zoro quand'è l'ultima volta che hai curato la ferita? Hai preso l'antibiotico che ti ho lasciato?"
"Potrebbe essere finito sulla parete"
"Scusa?"
"Mi dispiace, la donna che me lo ha dato ha deciso di andarsene prima che mi svegliassi. Ho lanciato la boccetta"
"Non avresti avuto bisogno di quella se non ti fossi messo in testa di combattere Mihawk" hai detto con una leggera pacca sulla sua spalla
"Si, il più grande spadaccino del mondo"
Avresti voluto dirgli che tu avevi già davanti il più grande spadaccino del mondo ma non avresti concluso così presto l'amaro in bocca che la sconfitta aveva lasciato in Zoro, una giusta lezione di vita per essere alquanto impaziente.
"Dove sta Luffy? Devo parlare con lui"
"È uscito, ha detto che aveva bisogno di schiarirsi le idee"
"Oh perfetto" hai esclamato aprendo le braccia "Ma non fa niente, sei il suo primo ufficiale e posso dirlo anche a te"
Hai preso la sua mano guadagnando un occhiata confusa da parte sua mentre si assicurava di intrecciare le sue dita con le tue.
"Ti recapito il messaggio mentre curo la tua ferita"
"Mi stai riprendendo per caso? Questo tono.."
"Si, Zoro. Chiaramente ti sto accusando di non esserti preso cura abbastanza di questo" hai detto indicando il suo petto con la tua mano

Come fumo, i nostri ultimi giorni| Roronoa ZoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora