Cap.24

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Quando le sue braccia si sono allontanate dal tuo corpo causando il gelo nelle ossa, non aveva smesso lo stesso di toglierti gli occhi di dosso.
Ad ogni nuovo passaggio dei suoi occhi sul tuo corpo, poteva intravedere una ferita o un livido.
Le tue braccia erano cosparse di segni di grandi e piccole dimensioni, il tuo labbro era spaccato, ma non smettevi di sorridere alla vista dei tuoi amici li accanto a te.
Zoro però  poteva giurare che tutto questo ti faceva male eccome.
Non per la ferita in sé, ma per ciò che avevi dovuto subire.
In quel momento  ha chiuso il vostro contatto visivo unicamente per rivolgersi a Nami.
"Hai lasciato che le facessero questo?"
La sua voce era ferma e piena di veleno.
"Io non ho permesso che le facessero proprio niente" anche se aveva cercato di mascherare a voce ciò che veramente provava, il suo corpo l'ha tradita.
Le sue braccia si sono chiuse sul suo petto mentre con lo sguardo guardava altrove, tutto fuorché gli occhi di Zoro che invece bruciavano su di lei.
Era consapevole di ciò che Arlong aveva fatto, ma come spiegare che tutto questo era per arrivare a salvare il suo villaggio?
"È venuta per proteggerti, è così che la ripaghi?"
Che fosse per quello o per qualcos'altro a Zoro non importava, era certo che fossi andata lì per essere la spalla di Nami, l'idea che qualcuno ti aveva messo le mani addosso senza che potesse fare qualcosa per proteggerti lo stava facendo impazzire.
Aveva pensato che rivederti avrebbe sopperito quel male interiore che provava da quando si era svegliato sapendo che non eri più su quella nave, ma vederti in quello stato aveva solo alimentato quel fuoco vivo di vendetta e rabbia che si teneva dentro da giorni.
Ha cercato di allontanarsi dal tuo corpo ma non glielo hai permesso, ed hai bloccato la sua mano che era passata dal tuo fianco alla fodera della wado ichimonji, per.. fare cosa?

Non avresti permesso a Zoro di ferire Nami, non più di quanto già non lo fosse. Ne di iniziare una guerra tra di voi.
"Zoro" hai ammonito prendendo il suo polso "va bene così, io posso sopportarlo" hai detto cercando il suo sguardo.
Lo spadaccino ha abbassato lo sguardo per essere sicuro che anche i tuoi occhi fossero su di lui "Io no. Non sopporterò nient'altro di questa situazione. Nami non ti merita" ha detto a denti stretti tornando con lo sguardo sulla ragazza dai capelli rossi a pochi passi da voi.
"Io non ho obbligato nessuno a venire qui, non ho bisogno di nessuno di voi" ha sbraitato, anche quando Luffy ha cercato di prenderle la spalla si è scansata facendo uscire dalle sue labbra un suono di dissenso.
Ma non perse il suo obiettivo, Luffy era riuscito a prendere Nami in disparte per parlare con lei.
Allo stesso modo, Sanji e Usopp avevano capito la situazione tanto da allontanarsi quel poco, per permettere a te e Zoro di stare qualche minuto da soli, almeno questo era il piano.

"Siamo al capitolo finale della storia d'amore?"
Hai sussultato quando hai sentito la borsa che Zoro portava appresso... parlare?
"C-che cosa c'è li dentro?" Zoro ha sbuffato pesantemente prima di togliersi la tracolla e lanciarla ad Usopp "Il maledetto clown parlante. È una storia un po' lunga"
Hai ridacchiato "Non credo di averne bisogno ora"
"Si, sappi solo che il suo corpo è in qualche bancarella di Arlong Park e ci è rimasta la testa parlante"

"Sono così felice che tu sia sveglio"
Mi sono svegliato per te
Un uomo più coraggioso lo avrebbe detto, Zoro avrebbe voluto dirlo, aveva bisogno di far uscire quelle parole, perché non poteva più far finta di niente, non poteva più fingere che tutto questo non lo avesse coinvolto da cima a fondo.
"Sono qui per salvarti"
"Lo so" hai detto mentre la tua mano scivolava sul suo petto ancora fasciato.
Un singhiozzo è uscito dalle tue labbra senza che te ne rendessi conto, ed è bastato per farti esplodere, per far uscire tutte quelle lacrime che avevi contenuto da giorni a questa parte.
Zoro non si è scomposto, ha accolto le tue lacrime asciugando il viso un la punta delle sue dita, ti ha stretto ancora una volta a se. Ora non importava più mantenere le distanza, non gli sarebbe più bastato guardarti solo da lontano e fingere che andasse bene, ne vederti accanto a qualcuno che non era lui.
Non era sicuro di cosa dire in quel momento, avrebbe voluto prendere i tuoi pensieri più bui e farli uscire dalla tua testa per farti dimenticare quei terribili momenti.
Tutti i suoi pensieri furono interrotti quando le parole di Nami gli ricordarono dove si trovavano

Come fumo, i nostri ultimi giorni| Roronoa ZoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora