Cap.20

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L'ultima cosa che voleva fare Zoro appena uscito dal suo stato di trance era vedere la testa di Bugy sul tavolo della cucina in legno.
Come ci era finito li? Alla Merry?
Ha pizzicato il ponte nel naso spazientito chiudendo gli occhi
"Scusate, è evidente che io sia stato assente per un po', cosa diamine ci fa lui qui?
Il cervello di Zoro faticava a pensare a come il Clown fosse riuscito ad arrivare al Baratie essendo solo una testa fluttuante priva del resto del corpo.
Se gli uomini pesce lo avevano portato con sé, era sicuro che Bugy ora fosse l'unico in grado di dirgli dove fossi. E voleva saperlo, alla svelta.
"Non è più divertente guardarlo così?"  Ha chesto Luffy mentre provava ancora una volta a toccare il suo naso, ricevendo un morso sul dito dal Clow.
"Ti ho detto di lasciare stare il mio naso!"
Zoro era ancora indeciso sul dargli una possibilità o fargli fare un volo dall oblò.

"Per quale motivo gli è ancora permesso di parlare?"
Zoro era sicuro di aver perso pezzi importanti, perché non gli era chiara nemmeno la presenza del cameriere lì sulla Merry.
"Perché saprà dirci dove sono Nami ed Eco" aveva detto Usopp alla sua destra. "Quindi, voi già conoscevate questo cl-"
"Non ora." ha concluso Zoro "Dove sono? Dov'è quell'uomo pesce?" ha sputato sbattendo le mani sul tavolo. Gesto che è costato caro al suo petto ancora dolorante
"Sta calmo tigre ti porterò dalla tua fidanzatina"
Quando il blu freddo degli occhi di Bugy si scontrarono con quelli di Zoro, sentí un'ondata di irritazione attraversargli la pelle. Voleva scuoterlo ed usare la sua faccia come antistress per tutto ciò che stava sopportando in quel momento, le sue lamentele comprese.

"Per quale motivo dovremmo fidarci di te?"
"Il mio corpo, testa di muschio, è impigliato in una delle bancarelle del divertimento ad Arlong Park. Ed ho intenzione di riprendermelo"
"Dove si trova di preciso?"
"Ha creato il suo paradiso sulle Isole Conomi"
"Per quale motivo con la fama che lo precede scegliere un'isola al ridosso della base dei marines?"
La domanda è stata porsa da Sanji, poggiato alla penisola della cucina con le braccia conserte.

Zoro aveva flashback e frammenti di ciò che era successo qualche sera precedente. Ricordava il tavolo, le voci lontane dei suoi compagni, ma più di tutto ricordava i tuoi occhi che lo supplicavano di ritirarsi e di non scegliere la morte davanti a Mihawk.
Ricordava della notte in cui aveva detto a Nami che lei non aveva amici, che loro non lo erano.
Con il senno del poi, Zoro sarebbe voluto tornare indietro e non permettere alla sua bocca di dire sempre ciò che pensa.
Scosse leggermente la testa per riportarsi nel presente  e prestò attenzione alla domanda del cameriere.
Specchiò la sua posizione, dimenticando quanto fosse dolorosa la ferita al petto che lo costrinse a tenere le braccia annoiate lungo i fianchi. "I Marines hanno accordi con gente del genere, per far fare a loro cose di cui non possono essere accusati" ha asserito serio.

"DinDin! Il ragazzo innamorato esce vittorioso dal rompicapo" era la testa di Clown a parlare.
"Smettila di chiamarmi così" ha ringhiato a denti stretti.
Iniziava a detestare il modo spavaldo in cui si poneva nei suoi confronti e sembrava disinteressato ad una possibile reazione di Zoro.
"Ti chiamo semplicemente come ti vedo. Anche se devo dire che ho sentito parole discordanti uscire dalla tua bocca" un sorriso largo trentadue denti si è fatto spazio sul suo viso "o non è così?"
Zoro aveva capito fin troppo bene a cosa si stava riferendo, alla dichiarazione sommessa che aveva fatto morire in gola nel momento esatto in cui aveva capito che i suoi sentimenti erano più che ricambiati.
Ma come avrebbe potuto sapere cosa vi siete detti quella notte? Del modo in cui lo aveva lacerato dentro il dover smentire tutto per allontanarti da lui? Era così pesante ciò che  aveva dovuto ricordare che il suo petto ha cominciato a fargli male.

"Sta zitto, smettila di blaterare"
"Non mi stupisce che lei si sia arresa all'interesse di Arlong"
Il resto della ciurma ha fatto un sospiro profondo lasciando le redini del destino del clown a Zoro.
Lo prese dai capelli, non tenendo conto delle sue lamentele per buttarlo all'interno di una botte.
"Spero tu non soffra di claustrofobia" aveva detto prima di chiudere.

Come fumo, i nostri ultimi giorni| Roronoa ZoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora