Cap.15

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Non avevi mai sentito la Going Merry così silenziosa, per un attimo hai creduto di essere su una nave fantasma. Ancora lì, seduta sul bordo del letto ti sei chiesta cosa stessero facendo i tuoi compagni. Dove fosse Usopp, se Luffy si era reso conto di avere un cappello di paglia in meno. 

Quella giornata sembrava interminabile e stavi risentendo dei postumi della sbornia, avevi bisogno di bere una tanica di acqua e perché no, anche di un bel caffè, perché eri certa che non saresti comunque andata a dormire troppo presto. 

Hai varcato il corridoio che divideva la stanza dalla grande porta finestra per raggiungere il ripiano della cucina. Proprio come un felino quando percepisce un terremoto, il tuo corpo si è irrigidito ancora prima che tu stessa realizzassi che in quella stanza c'era Zoro immerso nella sua meditazione. 

Le spade erano poggiate sul grande bancone in legno, le sue gambe ed altrettanto le braccia incrociate, indossava la sua bandana e gli stava dannatamente bene. Per un momento hai pensato di girare i tacchi ed andare via, ma no, non eri quel tipo di persona, eri li solo per un caffè. 

"Se sei venuta qui per parlare ancora del duello, stai perdendo tempo" 

Hai cercato di essere il più naturale possibile "In realtà, sono venuta qui per farmi un caffè" hai detto mentre prendevi il necessario dalla credenza, anche di spalle potevi sentire i suoi occhi penetrarti come aghi sulla pelle. Hai pensato a tutto ciò che volevi dire. Eri dannatamente debole e si, ubriaca quanto bastasse per scoppiare a piangere senza un motivo. "Dannazione" hai imprecato. Stringevi forte il barattolo di metallo tra le mani con scarsi risultati nel riuscire ad aprirlo. 

"Sembra che tu abbia difficoltà con quel caffè"  lo stavi detestano con tutto il cuore, doveva sempre puntualizzare, dare fastidio. 

Hai sbuffato "Cosa, ti importa se ho difficoltà ora?" 
"Niente, vorrei solo sapere quando posso tornare a contemplare il silenzio senza averti nei paraggi." 

Hai sbattuto il contenitore di metallo sul ripiano in legno "Basta." hai detto "Smetti di fare lo stronzo" ti sei voltata sperando che il suo sguardo fosse altrove, perché eri certa, dal modo annebbiato in cui appariva la sua figura, che stavi piangendo. Eri sempre stata una persona estremamente empatica, era già tanto essere riuscita in tutto questo tempo a lasciar scorrere e tenere un atteggiamento che non ti si addiceva affatto,

"Non mi sembra che io ti stia dando fastidio. Continua a fare le tue cose e me ne vado così in fretta che a stento ti accorgerai che sono stata qui." hai tirato su con il naso 

"I-io so che è una cosa importante per te, che ti sei allenato tutta la vita per questo. Vorrei solo che capissi che tu sei altrettanto importante per noi" hai detto con lo sguardo rivolto verso il tavolo, non avevi il coraggio di guardarlo, dargli le spalle era molto meglio che dover tenere conto al suo sguardo disinteressato. 

"Voglio fare questo da prima di incontrare ognuno di voi" 

"Ottimo, buon per te davvero. Ma è ridicolo aspettarsi che dobbiamo essere contenti del fatto che tu stia per mettere in pericolo la tua vita." 

"Perché ti interessa tanto" ha fatto una pausa, stavi per rispondere quando ti sei bloccata "Cos'è che avevi detto? Ah si, spero che Mihawk ti uccida" 

Hai sentiro dei passi verso di te, non ti sei comunque voltata "L'ho detto perché ero arrabbiata" 

"Non pensavo mi odiassi così tanto a tal punto da sperare che morissi" 

In quel momento, sei tu che ti sei sentita morire. Quando hai preso consapevolezza che Zoro da dietro le tue spalle si è sporso avanti per prendere il barattolo dalle tue mani ed aprirlo, con una facilità tale che ti sei vergognata di non esserci riuscita da sola. "Io non ti odio Zoro, non vorrei mai vederti ferito, tantomeno morto" 

Come fumo, i nostri ultimi giorni| Roronoa ZoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora