Quarantuno giorni. Tanto durò il ricovero di Ilenia. Praticamente fu più il tempo che lei trascorse consecutivamente in ospedale di quello che Gesù passò a digiunare nel deserto. Quando venne dimessa, la tentazione di celebrare l'avvenimento superò la sua allergia rispetto alla logica dei festeggiamenti, che quindi vinsero il ballottaggio col profilo basso. Dando origine a un caso più unico che raro.
La riluttanza cedette il passo, adeguandosi al clima trionfale. Stava per prendere forma un evento al quale tutti volevano partecipare, offrendo ciascuno il proprio contributo per la sua realizzazione. A cominciare ovviamente dalla mamma, Luisa, che attraverso la complicità di Francesco e coadiuvata dal marito, Giampiero, avrebbe preparato presso la loro abitazione un banchetto ricco di dolci e stuzzichini salati. Ci sarebbe stata perfino la torta multistrato con la panna, proveniente direttamente dalla pasticceria.
Fra gli invitati, oltre agli immancabili Manuela e Simone, che si erano proposti come responsabili dell'accoglienza e decoratori della sala che avrebbe ospitato il mini ricevimento, ci sarebbero stati Daniela e Riccardo. I quali si sarebbero occupati dell'approvvigionamento delle bevande, calde e fredde, dal tè all'aranciata. E poi Samuel e Vega, pronti a fornire stock completi di stoviglie e posate di plastica, fra piatti piani, bicchieri, cucchiaini, forchette e tovaglioli di carta. Infine, anche Giorgio si sarebbe unito all'allegra brigata, con un paio di bottiglie di spumante per mettere l'accento sull'effervescente sapore del ritorno di Ilenia.
La cerimonia in allestimento poteva sembrare inappropriata, visto che ancora Ilenia non si era effettivamente rimessa del tutto, però aveva una propria giustificazione legittimante. Il suo rientro a casa rappresentava infatti un passaggio fondamentale in funzione del suo completo ristabilirsi. E la fine delle visite quotidiane da parte di infermieri e dottore era un traguardo che andava sottolineato con la dovuta soddisfazione. Bisognava approfittarne, una volta che neppure lei aveva avuto niente da ridire al riguardo.
* * *
Al suo arrivo a destinazione, era già stato preparato tutto. Ogni cosa era al proprio posto. Il cibo tracimava dai vassoi e dalle ciotole, le quali venivano parzialmente nascoste dalla fitta selva di bibite che era posizionata loro davanti a mo' di diga, e l'ambiente pullulava di facce addobbate con sorrisi larghi e generosi. Era un quadretto edulcorante, quasi stucchevole per un animo pragmatico come quello di Ilenia.
Il suo ingresso all'interno dell'appartamento venne accolto da un accenno di applauso, iniziato quasi distrattamente da Samuel e continuato per istinto dagli altri. Lei rispose sollevando le braccia al cielo, in segno di vittoria. Fra le sue dita e quell'infinito che queste avrebbero desiderato toccare e afferrare, con tutta la grinta che le era propria, c'era l'inframezzo invadente di un soffitto. Molto concreto e affatto poetico.
«Bentornata a casa!»
Il caloroso benvenuto riservatole da Vega fu presto seguito da un coro di accompagnamento altrettanto sincero e vivace. I saluti si moltiplicarono, finendo per mescolarsi in un calderone di ciao e finalmente che nell'insieme restituirono un brusio alquanto frastornante. Più Ilenia si addentrava nel proprio salotto, più i toni usati assumevano i contorni di sentenze sulla sua definitiva liberazione da un maleficio diabolico, confondendo progressivamente le voci di chi teneva a recapitare all'ospite d'eccezione la propria pacca sulla spalla. Nella forma di una diretta testimonianza di vicinanza.
«Allora, come stai? Come ti senti?»
Schioccanti baci sulle guance e vigorosi abbracci catturarono Ilenia in un vorticoso cerchio fatto di mani appiccicose e salde, dalla stretta poderosa. Non poteva difendersi dal mare d'affetto che stava ricevendo. Perciò lo assecondava, come le riusciva. E cioè senza mormorare alcunché di comprensibile, ricambiando soltanto con la gestualità.
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Senza paura
RomanceSenza paura è la storia di un amore potente e profondo, che di colpo viene ostacolato dall'imprevedibilità della vita. Francesco è un ragazzo con aspirazioni semplici. Nella sua giovane età sono racchiusi pregi e difetti della generazione a cui appa...