La sensazione era quella di un cronico peggioramento. Ma questa, appunto, era una sensazione. Magari Francesco si sbagliava. Perché avendo Ilenia costantemente sotto agli occhi, non era semplice per lui registrare la portata e il significato effettivo dei suoi cambiamenti, piccoli e grandi, i quali avrebbero potuto essere pure fisiologici per la continuità del loro sviluppo. Eppure, anche tenendo conto di un'ipotetica scarsa lucidità indotta dal proprio coinvolgimento, aveva comunque l'impressione che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. Era preso, non cieco.
Per chi stava con lei soltanto di rado, lasciando intercorrere intervalli un po' più lunghi fra un incontro e quello successivo, l'analisi era assai più facile, poiché le differenze fra il prima e il dopo non potevano che essere nette. Il declino di Ilenia infatti si notava, era evidente. E ciò che per Francesco, da dentro, risultava lieve, da fuori appariva invece clamoroso. Tutt'altra musica, insomma. Solamente la direzione negativa della critica restava la medesima. Purtroppo.
«Come la trovi?»
«Peggiorata. Molto.»
Il giudizio secco e impietoso di Manuela fotografava una situazione allarmante. Era da circa due settimane che non vedeva sua sorella. Riabbracciarla, a distanza di tanti giorni, le consentiva di rilevare sostanziali diversità fra un estremo e l'altro del periodo. Poteva cogliere quei dettagli che a Francesco rischiavano di sfuggire o che lo stesso faceva fatica a collocare sul piano temporale, perché gli era arduo stabilire se certi comportamenti e determinate difficoltà di Ilenia fossero anteriori o posteriori all'inizio della terapia, stando sempre a stretto contatto con lei.
«Perché dici che è peggiorata?» domandò pertanto a Manuela, invitandola a specificare quanto asserito in precedenza: «Ti sei accorta di qualcosa in particolare o è il suo aspetto generale che ti turba?»
«Sono entrambe le cose» rispose lei.
Che Ilenia fosse giù di tono ormai era acclarato. Ed era altrettanto lampante che sulla sua condizione avesse influito pesantemente la radioterapia metabolica. Questa infatti, anziché restituire un riscontro immediatamente positivo, aveva dato ulteriore slancio a una tendenza regressiva in atto già da prima che la cura stessa cominciasse.
Ciò che Francesco, al pari di chiunque altro, non poteva sapere, era dove fosse sistemata la linea che delimitava il confine oltre il quale Ilenia non sarebbe andata. Fino a quando doveva continuare a scendere verso il basso? Il quesito era legittimo, così come era lecito attendere con ansia il verificarsi del fenomeno opposto. Sarebbe mai partita la sua ascesa?
«Per favore, sii più precisa» chiese Francesco, visibilmente in apprensione, a Manuela: «Perché anch'io avverto che le cose non vanno esattamente come dovrebbero, però non riesco a rendermi conto di dove arrivi la realtà e dove la mia paranoia, essendo immerso nello stesso brodo di Ilenia dalla testa ai piedi. Ho bisogno di confrontarmi con qualcuno che sia in grado di fornirmi un'opinione più distaccata e oggettiva. Di un punto di vista esterno a noi.»
Manuela non era poi così lontana ed estranea al contesto, ma il suo essere meno presente nel quotidiano di Ilenia conferiva alle sue osservazioni un'attendibilità e un peso maggiori rispetto alle valutazioni che Francesco faceva dall'interno. Poiché dalla postazione che occupava, lei poteva godere di una visuale più ampia, ancorché meno consapevole.
«In confronto alla scorsa volta, non parla quasi più. Anzi, è pressoché muta. Inoltre ha seri problemi nel deambulare. Prima, nonostante qualche affanno, non camminava così male. Adesso invece a stento si regge in piedi» disse, aggiungendo persino una notazione estetica: «E poi ha il viso parecchio gonfio. Si è ingrossato in maniera esponenziale.»
Era tanta roba. E ancora Manuela non aveva avuto modo di assistere a una delle sue violente crisi isteriche. Quegli attimi in cui si spegneva la luce che non potevano essere spiegati solamente con la scusa qualunquista degli effetti collaterali del trattamento. Perché le tenebre che avvolgevano Ilenia erano molto più di una brusca alterazione del suo umore. Nell'oscurità, lei diventava un'altra persona.
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Senza paura
RomanceSenza paura è la storia di un amore potente e profondo, che di colpo viene ostacolato dall'imprevedibilità della vita. Francesco è un ragazzo con aspirazioni semplici. Nella sua giovane età sono racchiusi pregi e difetti della generazione a cui appa...