Heels.

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Dove e quando inizia la storia di una star? E quella di un'amicizia? O quella di un amore?

La star di fama internazionale Mattia Zenzola racconta la sua storia dalla sua infanzia al giorno in cui arrivò alla fаma.

Tutto iniziò quando il piccolo Mattia era solo un adorabile bambino di 5 anni.
Già allora amava la moda e amava sua madre; la donna aveva un portamento da favola ed era sempre bellissima ai suoi occhi.
Amava guardarla mentre si preparava e voleva poter prepararsi come lei.
Era la sua figura di riferimento.

Non che non amasse suo padre, ma lui non si vestiva carino e né si truccata come faceva lei. Quando la mamma non c'era e lui rimaneva con il papà, andava in camera dei genitori, prendeva un vestito e iniziava a truccarsi.
Una volta sua madre torno a casa presto dalla sua uscita pomeridiana con le amiche e trovò un enorme casino, oltre che ai suoi trucchi distrutti.
Inutile dire che si arrabbiò molto, ma poi capì che il bambino ci teneva tanto a quelle cose e che il suo intento non era quello di rovinarle.

Suo padre, dall'altro canto, pensava fosse una cosa passeggera.
Più volte ribadì a sua moglie che il più piccolo la voleva solo imitare o nel peggiore dei casi prendere in giro.
Ma non fu così...

Crescendo il piccolo biondo continuò ad amare la moda e soprattutto ad amare le scarpe alte di sua madre: i tacchi.
Non importa quante volte cadesse né quante volte sua mamma gli diceva di non prenderle, lui lo faceva comunque e non avrebbe smesso di farlo.

Un giorno tornato da scuola all'età di 7 anni, si alzò in piedi sul tavolo della cucina e chiese ai suoi genitori che gli prestassero la massima attenzione.
Dopo averla ottenuta, disse con entusiasmo che aveva deciso cosa fare da grande: il modello come le ragazze che si vedevano in televisione.
Suo padre provò a dirgli che quello era un lavoro "da donne" e Mattia con astuzia disse che allora sarebbe stato il primo maschietto a fare quel lavoro.

Più avanti, il biondo non perse occasione di sperimentare la sua passione a casa.
Poiché, anche se suo padre era ancora scettico al riguardo, gli aveva consentito di "sviluppare" questa suo hobby solo a casa e non in pubblico.
Per il biondo quello era meglio di niente, perciò ringraziò il suo papà e tornò in camera sua.

Qualche anno più tardi, all'incirca in quinta elementare, conobbe un altro bambino, Christian Stefanelli.
Era appena arrivato da Bergamo e, nonostante fosse due anni più grande , era nella sua stessa classe.
Gli sembrava così carino e tenero anche se era un po' timido, ma per fortuna c'era lui che parlava tanto per l'uno quanto per l'altro.

Diventarono amici in poco tempo e qualche anno più tardi, Christian superò la sua timidezza grazie all'aiuto di Mattia.
I due amici erano molto affiatati.
Christian era un amante dei videogiochi e li fece conoscere e amare anche al suo migliore amico.
Passavano i pomeriggi l'uno in casa dell'altro.
Il corvino aiutava l'altro con i compiti e con le interrogazioni, mentre il più piccolo  aiutava il contrario a essere più socievole e ad aprirsi di più, acquisendo fiducia in sé stesso.

Ma, pur essendo migliori amici, Mattia non aveva mai confidato all'altro il suo segreto.

(...)

Una domenica mattina, un Christian di 17 anni si presentó a casa Zenzola, sperando di fare una sorpresa al suo migliore amico. Avrebbero rivisto le loro serie tv preferite e avrebbero passato la giornata sdraiati a mangiare schifezze.


—Entra, Chri. Come stai?

-Buongiorno, Giulia. Sto bene, tu?

-Non c'è male, tutto sommato. Matti è nella sua stanza, va pure.

Raccolta di OS -Zenzonelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora