33 - se ci sarà domani

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Se ci sarà domani,
ci condurrà in silenzio,
su un prato di nessuno,
finita la città.
Ci sentiremo soli
e forse avremo freddo,
forse un po' paura,
però ci piacerà
e ci disegneremo su
la nostra casa....
Finestre sempre aperte
e fiori tutt'intorno
e molto azzurro dentro
disteso insieme a noi,
a preparare il viaggio la,
la sulla luna!!!

Tu e il mio domani,
amici strani che mi portate via,
perché io morirei,
se dopo questo giorno,
amore mi dicessi,
domani non ritorno.

Perché tu sei la strada,
scavata con le mani,
perché tu sei la casa,
che ho costruito io
e non dovrò dividere
mai con nessuno...

La luce gioca intorno a te,
hai chiuso gli occhi
e non mi ascolti più..

Se ci sarà domani....

Se ci sarà....sei tu....

Questo era il video e le parole  della meravigliosa canzone di Ornella Vanoni, che Simone aveva spedito a Manuel, una domenica pomeriggio, sentendo ancora più del solito, la sua mancanza.

Glieli spedì, nonostante sapesse che Nina non voleva avessero rapporti fuori dall'ambito scolastico, perche a lei Simone non piaceva, quindi aveva impedito anche a Manuel di averne, facendolo soffrire immensamente, perche per lui, Simone, era la persona più importante oltre alla alla madre.

Anita e Manuel avevano lasciato villa Balestra, da oltre 2 mesi, trasferendosi nella casa che Nicola, ex fidanzato di Anita, aveva acquistato loro, venendo a conoscenza che Manuel era suo figlio, poco prima di partire per Tokyo.

Quella domenica pomeriggio era triste per Simone, perché oltre ad essere a casa da solo, ripensava a quanto stava bene quando aveva Manuel in casa, sopratutto quando dormivano insieme nella stessa stanza. Non che avessero fatto qualcosa insieme, ma semplicemente averlo accanto al suo letto, era per lui una vera e propria gioia.
Lo aveva sempre amato tanto, ben oltre a quello  che si potesse immaginare, anche oltre la propria vita!!

Nonna Virginia era andata a teatro con le sue amiche e sarebbe tornata a sera, finito lo spettacolo, mentre Dante e Anita, erano partiti per la un weekend in montagna, perché durante la sua malattia, erano riusciti a  superare i rispettivi tradimenti con i propri ex e si erano riinammorati di nuovo.

Simone, dalla sua camera, scese in cucina e prendendo uno yogurt dal frigo, andò sotto al portico e si mise seduto in quella che era diventata la sua poltrona.
Nell'altra vedeva sempre seduto Manuel e ogni volta veniva colto dalla tristezza di non aver accanto il ragazzo più bello, colui che amava da sempre, da quando lo aveva visto l'anno prima, in terza liceo.

Come sempre, la Domenica, Manuel la passava a casa da Nina, giocando e portando a fare una passeggiata Lilly, figlia di lei.
Però quel giorno era strano, aveva qualcosa che non andava, non era sereno, aveva l'animo inquieto. Non sapeva nemmeno lui cosa ci fosse che non andasse.

Manuel non si accorse che Simone gli aveva mandato un messaggio, avendo il telefono in silenzioso, con solo la vibrazione e tra giochi e urletti di lilly.
Se ne accorse soltanto circa 20 minuti dopo.
Aprì la chat e vide che era Simone, il suo cuore perse un battito.
Sapeva di avere in tasca gli auricolari e mettendo nella tasca della tuta il telefono, disse con l'arpia bionda:

M: "vado un attimo in bagno, vieni qui con Lilly!!"

N: "si arrivo subito"

Manuel andò in bagno e come d'abitudine chiuse la porta a chiave.
Si sedette sul water e si mise gli auricolari, in modo tale che fuori non si sentisse niente.

Ascoltò la canzone di Ornella Vanoni e lesse le parole che Simone gli aveva trascritto.

Nascose un pianto a dirotto, portandosi la mano sulla bocca per non singhiozzare.

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