36 - il nuovo prof. di filosofia

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La data del 16 Gennaio, rimarrà scolpita in tutti i cuori degli studenti del liceo scentifico "Leonardo da Vinci", perché è la data in cui hanno perso l'unico professore che sapeva unirli tutti, con il suo modo di insegnare così "alternativo".
Dante Balestra, papà di Simone, si era spento in quel giorno nel reparto di oncologia del policlinico Gemelli di Roma, circondato dalla sua famiglia, che non lo aveva lasciato nemmeno per un secondo.
In quei momenti era presente anche Manuel, nonostante fosse già insieme a Nina.
Facendo parte della famiglia, la ragazza si trattenne a fatica da ogni commento, perché sapeva che la reazione di Manuel sarebbe stata molto aggressiva se avesse tentato di non farlo andare.
Infatti non disse niente, e lo lasciò libero, nonostante non lo fosse mai!!!.

Alla camera ardente fu un via vai di persone, che venivano a portare l'ultimo saluto al professore.
Amici, studenti del liceo, ex studenti, colleghi, la preside Smeriglio e tantissimi conoscenti.

Simone e la sua famiglia non erano mai soli.
Simone si sentiva solo, quando Manuel, per non litigare con l'arpia bionda, era costretto a passare alcune ore con lei a casa. Nonostante questo, non si sentiva di lasciare solo Simone e faceva di tutto per stargli vicino.
Quando era presente, vicino a lui, gli teneva sempre la mano e lo accarezzava quando appoggiava la testa sulla sua spalla sinistra

M: "Simò come stai?"

S: "stanco e tristissimo.
Prima ho perso Jacopo e adesso papà!!"

M: "non ti preoccupare, ci sarò sempre io con te! Non sarai mai solo!!"

S: "grazie per le tue parole, ma lo sai anche tu che purtroppo, non potrà mai essere vero quello che mi stai dicendo, nonostante io mi sforzi di volerlo credere.
Tu stai con Nina e lei non ha piacere che tu sia qui con me.
Ti vorrebbe a casa...."

M: "sta calma anche lei, hai più bisogno tu, lei riesce benissimo!!"

S: "si, senza dubbio riesce, ma sicuramente non è contenta di questa tua meravigliosa decisione.
Lo sai che ti voglio bene"

M: "lo so Simò, lo so benissimo e credimi che il tuo bene è contraccambiato dal mio! Anche se dovessimo separaci in futuro e non vederci per anni"

Simone non rispose alla frase di Manuel, nonostante lo sperasse con tutto se stesso.
Sapeva che l'apia bionda avrebbe avuto su di lui un potere enorme, non facendogli fare quello che era il suo desiderio.
Dentro di se disse:

M: "povero amore mio!! Il tuo cuore è tanto grande e pieno d'amore, ma deve fare i conti con la cattiveria di quella che hai a fianco!!.
Se fossi etero non la vorrei neanche se me lo imponessero!!!"

Nina odiava Simone e il sentimento provato da lui era lo stesso. Si sopportavano in classe perché erano costretti, ma fuori non esisteva alcun rapporto tra loro.

Manuel rimase accanto a Simone durante la sosta della salma alla camera ardente, durante il funerale nella Chiesa Santa Maria dei Servi e anche durante l'inumazione al Cimitero.
Vedeva che Simone era distrutto e  allontanandosi da lui, avrebbe perso il sostegno.
Per tutto il funerale non lasciò mai le mani di Manuel.

Simone sapeva che finita la benedizione al Cimitero, Manuel non sarebbe più stato al suo fianco, infatti fu proprio così.
Fece in tempo ad abbracciarlo e dirgli:

S: "grazie tesoro mio, grazie per essermi stato vicino in questi giorni così brutti e tristi. Non lo scorderò mai...
Senza di te non sarei mai riuscito. È un dolore troppo grande da sopportare.
Ci eravamo ritrovati da un anno ed ora ci siamo persi per sempre!!"

M: "ci ritroveremo Simone, te lo prometto!! Vedrai che sarà tutto più leggero!!"

Dopo il funerale di Dante, Simone rimase a casa una settimana da scuola, pienamente giustificato dalla preside Smeriglio e da tutto il corpo docente, i quali non segnarono la sua assenza, facendolo figurare presente.

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