75 - andiamo a casa, amore mio!!

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A tavola, quando Manuel rivelò a Simone che la bionda insignificante aveva una figlia, lui gli disse:

S: "scappa!!"

Invece Manuel, nonnascoltando il consiglio di Simone, non era scappato, ma era rimasto accanto a lei, riuscendo a rovinare l'amicizia con Simone.
Infatti il sentimento che i due ragazzi provavano l'uno per l'altro, si era molto affievolito.

Anita e Manuel, si erano trasferiti a casa dell'amica di Anita, in viaggio di lavoro all'estero, lasciando villa Balestra.

Quasi tutte le sere, Manuel andava a casa dalla finta bionda, approfittando dell'assenza della zia, con cui viveva la ragazza, perché sempre impegnata al lavoro, in una ditta di pulizie.
Quindi lei e Manuel avevano la casa libera e puntualmente quando lui arrivava, facevano sesso.
Non era amore il loro, non lo era mai stato!!!.
Si capiva guardando la faccia disgustata di lui.
Non c'era alcun sentimento tra loro.
Cosa ben diversa, era stata quando si erano appartati sotto al ponteggio, la sera del compleanno di Simone, alla festa clandestina, organizzata a scuola.

Simone capendo che non ci fosse più possibilità di ritrovare quella sintonia tra loro, caratterizzata da interi pomeriggi passati all'officina o a casa sua, dovette adeguarsi al fatto che il ragazzo dai capelli color miele, avesse preso l'ennesima decisione sbagliata.
Provò anche a parlarne con Manuel, ma non ottenne alcun risultato ne tantomeno uno sperato cambiamento.

Si arrese....

Fece un passo indietro....

Lo lasciò vivere la finta storia d'amore con la bionda....

Passarono i mesi e dopo quelli freddi, arrivarono le temperature miti che permettevano di usare anche la moto.

Manuel aveva già dato la patente, quindi poteva guidare, ma non possedeva un'auto.
Dopo aver rovinato quella del padre, nell'incidente, era tornato ad usare la sua vecchia moto, ricomprata dal rigattiere a cui l'aveva venduta per ricavare un po' di denaro per scappare a Parigi con la bionda, dopo il furbissimo rapimento di Lilly alla famiglia affidataria.

Manuel non osava mai andare sull'argomento, perché lei diventava furiosa e perdeva le staffe, potendo arrivare a mettere le mani addosso al fidanzato, dovendo ammettere di avere avuto una pessima idea e di essersi sbagliata.
Ovviamente lei non sbagliava mai e aveva sempre e comunque ragione!!!!

Una mattina, di martedì, si erano messi d'accordo che Manuel doveva passare a prenderla, per fermarsi a fare colazione insieme, prima di andare a scuola.
Come sempre, obbedì fedelmente, attraversando tutta Roma, abitando lei dall'altra parte della città.
Si infilò il casco e partì.
Arrivò sotto casa di Nina e come sempre non suonò, mandandole il messaggio:

M: "sono arrivato!!"

N: "scendo subito!!"

Lei scese e con il sorriso più falso di questo mondo lui le disse:

M: "buon giorno amore mio!!"

N: "buon giorno a te amore!!"

Se solo si fosse dimenticato di proferire la parolina magica: "amore mio" non avrebbe più vissuto per tutto il giorno.
Si sarebbe dovuto sorbire maltrattamenti e parole cattive fino alla sera successiva.

Insieme attraversarono la strada e andarono a fare colazione al bar antistante il palazzo.
Ovviamente lui doveva ordinare anche per lei e sapere cosa avrebbe preso.
Per se ordinò un capuccino e una brioches alla crema e per lei un capuccino, una brioches ai frutti di bosco e un succo ace. Fortunatamente l'ordine fatto da Manuel soddisfò i suoi gusti da principessa e quindi partì in automatico il sorriso e la frase:

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