80 - l'amore è meraviglioso!!!

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Quella mattina, era una mattina come tante altre, dove i ragazzi dovevano svegliarsi, prepararsi e andare a scuola.

Anita e Manuel avevano già lasciato villa Balestra e si erano trasferiti nella casa dell'amica di Anita, approfittando della sua assenza, per motivi di lavoro.

Ovviamente anche Dante li aveva seguiti, rimanendo alcuni giorni alla villa e altri a casa della sua compagna.

Manuel e Simone non si frequantavano più, anche perché Manuel era troppo preso dalla bionda polacca, con la quale da mesi ormai, aveva una relazione e a causa sua, aveva rischiato grossi problemi con la giustizia, essendo stato complice del tentato rapimento della piccola Lilly dalla famiglia affidataria.

Simone invece, era uscito un paio di volte con Sebastiano, ed iniziava ad esserci una buona intesa tra loro.
Sebastiano frequentava la quarta D, sempre al liceo "da Vinci", stessa scuola dove Simone studiava.

Ovviamente Manuel, non aveva ascoltato nemmeno il consiglio di Simone quando a tavola gli disse:

S: "scappa!!"

E successivamente, vedendo a che punto era giunta la situazione, aveva aggiunto:

S: "quella poco di buono è tossica per te!!! Non è vero che Nina e la figlia sono le tue donne!!!.
Ti sei preso a carico una situazione che è molto più grande di te!!!.
Non la conosci bene la bionda, e non sei il padre della piccola!!!
Lei un padre ce l'ha ed è in carcere!!!
È stata affidata dai servizi sociali ad una famiglia affidataria, perché Nina non è una buona madre!!! Non è capace!!
Torna quello che eri, eri perfetto!!lasciala!!! È veleno per te!!
Se avessi bevuto veleno per topi, ti avrebbe fatto meno male!!"

Manuel dopo aver sentito le parole di Simone, rimase molto turbato e quella sera stessa non andò a casa da Nina, fingendo di stare poco bene.
Rimase, invece, tutta sera in camera sua, disteso sul letto,  pensando e ripensando alle parole dette dall'amico, il quale le aveva pronunciate solamente per proteggerlo, da una persona che era esattamente l'opposto di quello di cui lui aveva bisogno.

ALCUNE SETTIMANE DOPO.....

come sempre, tutti i ragazzi arrivarono in classe a poca distanza l'uno dall'altro, sapendo di avere latino alla prima ora, matematica alla seconda e filosofia alla terza.

Si sedettero ai propri posti, Manuel accanto alla bionda e Simone dietro, in ultima fila.

Iniziarono le lezioni e latino fu quella più pesante, infatti il professor Lombardi non diede un attimo di respiro agli studenti spiegando ininterrottamente per un'ora filata.
Passò anche l'ora di matematica, dove la professoressa Girolami spiegò un nuovo argomento, destando l'attenzione di Simone che da subito fu molto interessato.
Arrivò l'ora di filosofia, entrò Dante e salutò tutti i ragazzi.

D: "questa mattina leggeremo e poi commenteremo una bellissima poesia di Herman Hesse.
Non voglio influenzare il vostro giudizio, parlandovene prima.
Voglio sentire quello che avete da dirmi dopo averla ascoltata.
Laura, potresti leggerla per noi?"

LA: "certo prof, molto volentieri!!"

Laura era bravissima a leggere le poesie o qualsiasi altro testo, anche in latino. Infatti tutti i professori le chiedevano di leggere per tutta la classe, perché riusciva sempre a dare la giusta interpretazione

LA: "TIENIMI PER MANO

Tienimi per mano al tramonto
quando la luce del giorno si spegne e l'oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle....
Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto....
Tienimi per mano....
portami dove il tempo non esiste....
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano....
nei giorni in cui mi sento disorientato....
cantami la canzone delle stelle
dolce cantilena di voci respirate....
Tienimi la mano,
e stringila forte prima che l'insolente fato possa portarmi via da te....
Tienimi per mano....
e non lasciarmi andare....
mai."

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