Cuore

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Cuore.

L'organo di una vibrazione emozionale. A volte vispo, a volte allegro, spesso in equilibrio sul monte del desiderio. E' l'emotività del capriccio diffuso. La maschera degli amanti eccellenti che sospirano su avidità impazienti.

Battiti mirabili a pennellare le aspirazioni su disegni illusori per renderle colorate passioni.

Prendiamo le nostre adorabili imperfezioni e mettiamole a nudo tra passato e sofferenza.

Prendiamo, dunque, le nostre mani e ricongiungiamo gli attimi, udendo il respiro del mare seduti su una panchina a osservare insieme l'orizzonte tra le carezze del vento e il sale sulla pelle.

E' l'attimo che si coglie. Quello che all'amore ci si lascia andare.

Fugge l'attimo e attendi il respiro.
Lo senti il soffio?
Carezza la pelle scuotendola nel brivido; lo stesso che tratteniamo quando narriamo e ridiamo.

Cogliamo quell'attimo di silenzio, dove solo il respiro del mare si ode con la chiarezza della nostra esistenza.

È l'attimo del sussulto: due mani si sfiorano;
le dita si intrecciano;
i sorrisi si espandono
e gli sguardi riflettono.
I nostri, assorbiti nei colori delle astrattezze.

Prendiamo i nostri pennelli, allora, e dipingiamo l'aria di sussurri e parole.
Fermiamoci poi a respirare la salsedine delle composte parole, quelle che sanno di dolcezza, amore e battiti del cuore.

Virginia

Dedicato a meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora