Non mi sentivo così da molto tempo.
Dico, così.. tranquilla.Dopo la perdita, mi svegliavo ogni mattina con incubi diversi della notte appena scorsa, non dormivo mai bene, mi svegliavo durante la notte non riuscendo a prendere più sonno.
Quella mattina fu diversa, lo capii subito.
Non avevo fatto incubi e non mi ero svegliata durante la dormita, stavo bene.Capii la ragione della mia dormita tranquilla quando girandomi sul fianco, mi trovai la faccia di Max a una decina di centimetri dalla mia.
Come ero riuscita a dormire tranquilla con lui accanto? Nessuno ci era mai riuscito dopo..
-Buongiorno- disse sospirando, e stropicciandosi gli occhi.
-Hey-
-Come stai?- mi chiese.Aveva i capelli scompigliati e gli occhi ancora semichiusi ma notai solo dopo che la sua mano era ancora sul mio fianco.
-Sto bene- sorrisi leggermente.
Rimanemmo lì per minuti interi mentre infilavo le mani nei suoi capelli biondi mentre lui si riaddormentò di nuovo.
Mi sembrò di rivivere il momento.
Quando mi svegliavo con lui, e quando infilavo le mani nei suoi capelli, con i suoi baci sulla fronte e sulla punta del naso.Ritrassi la mano lentamente, fu come un gesto protettivo, tra virgolette.
-Va tutto bene?-
-Si, si scusami, é solo che..-
-Ti sei ricordata di lui- mi aveva capita in fretta.
-Già.. scusami-
-Non scusarti. Infondo, ti manca- disse.Non ci avevo mai pensato, davvero.
Charles mi mancava? Lui si era fatto una nuova vita, e allora dovevo farmela anche io.-Non lo so-
-Max! Non c'è niente nel fri.. oh-
Lando entrò urlando nella camera dell'olandese e vedendo me e lui così vicini si bloccò di colpo.Notai solo in quel momento che erano le dieci del mattino, quindi Lando aveva probabilmente ipotizzato che Max fosse sveglio, ma non si aspettava che ci fossi anche io lì accanto.
-Emh.. ciao- dissi.
-Cosa..come.. cioè voi..-
-No! No fermati.- lo bloccai - Non é successo assolutamente niente- puntualizzai.
-Ma se..-
-Lando calmo, ieri ho visto una cosa e dopo che gliel'ho fatta vedere sono rimasta a dormire da lui, da amici- dissi alzando le mani in segno di resa.
-Certo.. comunque, Max non c'è niente in frigo-
-Che palle, dovevo fare la spesa- disse con le mani sul volto.
-Non hai qualche specie di cameriera- chiesi.
-In realtà si-E l'aveva davvero.
All'ora di pranzo ci trovammo tutti seduti al grande tavolo da pranzo di Max, con una cameriera che ci serviva cibo e un cuoco che cucinava.-Servito e riverito il campione qua eh- dissi ridendo.
-Nemmeno io ho tutti questi umili servitori- disse Lewis.
-Aggiornati Hamilton- rise Max.
-Io come schiava userò Aria- disse Lando ridendo.
-Scusami?-
-Sisi, cucinerai, laverai, farai la spesa..-
-Non posso fare la schiava ad uno schiavo- dissi con sorrisetto furbo prima di guardare lo spagnolo.Scoppiai a ridere sotto lo sguardo spaventato di Carlos e Lando, e facendo ridere Lewis che aveva capito cosa intendessi.
-Non siete mica silenziosi- continuai.
-Sisi va bene! Basta- disse Lando, rosso come il pomodoro.Continuammo a pranzare divertendoci e mettendo in imbarazzo la coppietta, poi George fece una domanda.
-Ma quindi tra Charles e quella ragazza é ufficiale? Ho visto il post ieri, come stai?- mi chiese.

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Forgive you? Charles Leclerc
Roman d'amourMesi. Giorni. Ore. Secondi. Aria contava, contava e ricontava. Non voleva che tutto ricominciasse, non dopo tutto ciò che aveva passato. Ma nulla poteva salvarla dal rivivere tutte le emozioni contrastanti di qualche mese fa, era in una barca nell'o...