ventidue

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La mattina successiva al Gran Premio mi risvegliai sentendo una presa sul mio fianco sinistro.

Aprii lentamente gli occhi e cercai di mettere a fuoco la mia stanza, poi mi girai lentamente cercando di non svegliare il ragazzo accanto a me.

La notte prima Charles era venuto a bussare alla mia porta domandandomi se potesse rimanere a dormire da me, e io non potei fare altro che accettare.

Me lo ero ritrovato lì in pigiama e con delle occhiaie ben evidenti, con una coperta addosso, come potevo dire di no?

Aveva fatto una gara meravigliosa recuperando sei posizioni, da undicesimo ha terminato il Gp addirittura quarto.

Quella notte non dormimmo, non capitemi male, non lo facemmo perché parlammo tutto il tempo, ma oltre a parlare ci siamo abbracciati, ci siamo avvinghiati l'un l'altro, ma senza mai andare oltre.

E ora Charles era lì a dormire davanti a me, così tranquillo, e bello, con i capelli scompigliati e le labbra chiuse.

Infilai una mano nei suoi capelli lasciandomi andare alla loro morbidezza, mi sistemai sulla sua spalla e chiusi gli occhi beandomi del suo profumo.

Quando ero con lui stavo bene. Sono sempre stata bene, ma da un lato, in un angolo remoto della mia testa, quando lo vedevo, non facevo altro che pensare a quella sera. A quella dannata sera che ha distrutto tutto ciò che avevamo creato, e aveva distrutto anche me.

Fissavo il suo petto che si alzava e abbassava regolarmente pensando "e se non fosse mai successo niente?" "era colpa mia?" "cosa sarebbe successo se non l'avessi più rivisto?"

Venni risvegliata dallo stato di trance da un bacio leggero sulla testa, il che mi fece alzare il volto ritrovandomi a pochi centimetri dal bel faccino di Charles.

-Buongiorno- disse con voce roca. Amavo quando aveva quella voce, era tremendamente.. sexy.
-Dormito bene?- chiesi.

Il ragazzo si scostò alzando le braccia per stiracchiarsi e si passò la mano tra i capelli, per poi ritornare alla posizione di prima, aggiungendo una mano sul fianco per avvicinarmi a lui.

-Benissimo- disse incastrando i nostri occhi.

Avevo sempre pensato che gli occhi di Charles fossero belli, ma quella mattina risplendevano di luce propria.

Sembrava che in quell'azzurro ci fossero mille altre sfumature di colori, e con i colori mille emozioni diverse.

Potevo rimanere lì a fissare quegli occhi per ore, e trovarci ogni secondo espressioni e emozioni diverse.

Mi diceva sempre "hai degli occhi bellissimi", allora perché ha permesso loro di riempirsi di lacrime?

-Va tutto bene?- mi chiese accarezzandomi la guancia con un pollice.
-Si, stavo solo.. pensando- sorrisi.
-Ascolta volevo dirti una cosa-

Corrucciai lo sguardo in segno di curiosità e lui sorrise a vedermi così.

-Che ne dici se.. vieni con me a Monaco? Il prossimo Gran Premio é tra due settimane e io farò tappa a casa per qualche giorno-

Non mi sarei aspettata questa domanda, mi aveva lasciata alla sprovvista, davvero.

-Se non vuoi basta dirmelo-
-Non è che non voglio... solo..-
-Scusa non avrei dovuto, pensavo che così avremmo potuto riallacciare meglio tutto ma tranqu..-
-Va bene, verrò- sorrisi.

I suoi occhi si rallegrarono, e mi lasciò un bacio sulla fronte e uno sul naso per poi andare a prepararsi.

~
Partire per Monaco dopo così tanto tempo, non so quali cose avrebbe riportato a galla.

Forgive you?                       Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora