Un fascio di luce entrava in camera mia, e mi risvegliai a causa di questo.
Appena aperto gli occhi capii che c'era qualcosa di diverso, e girai la testa, vedendo vuoto il letto. Toccai quella parte e notai che era fredda.
Ricordai tutto ciò che era accaduto la sera prima, Max che entra in camera mia, Max che mi bacia, e poi tutto il resto.
Guardai l'orario sul telefono, erano le nove del mattino. Probabilmente sarà già al circuito, pensai.
Però era andato via, senza avvisarmi. Né un "vado" né un ciao. Certo, non potevo aspettarmi tanto, ma almeno un buongiorno.
Mi alzai quasi cadendo, mi facevano male le gambe.
-Cristo ci é andato pesante- commentai da sola, tenendomi a malapena in piedi.
Mi diressi in bagno dove guardandomi allo specchio, notai due succhiotti, uno sotto la mascella e uno sotto l'orecchio.
Avrei dovuto anche coprirli.
Mi feci una doccia veloce indossando un vestito classico nero con una gonna ampia da sotto, fino alle ginocchia e con delle maniche a sbuffo fino a metà braccio.
Sistemai i capelli in una piega mossa e indossai gli occhiali da sole, presi le chiavi e uscii dalla camera.
~
-Ma come siamo belle oggi- disse Lewis sorridendo.
-Smettila- risi.
-É la verità-
-Hai visto Max?- gli chiesi.
-In realtà no, da ieri sera che non lo vedo, perché?-
-Vieni- lo presi per un polso e cercai un posto più appartato per raccontargli ciò che era successo.-Ieri sera é venuto in camera mia-
-Max?-
-Si scemo-
-E quindi?-
-Ci siamo baciati e.. abbiamo approfondito-
-Avete fatto sesso- disse quasi urlando.
-Lewis! Non urlare santo cielo-
-Scusa scusa, ma come, cioè come é successo- disse sussurrando.
-Ma non lo so, é successo e basta. Stamattina quando mi sono svegliata già non c'era piu, ho pensato che fosse già qui-
-No, non m sembra di averlo visto- disse guardandosi intorno.
-Proverò a cercarlo- dissi abbracciandolo, per poi uscire dall'hospitality.Dei telegiornalisti mi fermarono facendomi delle domande a cui io risposi in maniera fredda facendo capire che fossi in fretta, e per fortuna dopo pochi quesiti mi lasciarono andare.
Dovevo andare da Carlos e chiedergli se avesse visto Max, perché durante queste ore di nulla più totale, sapevo che Lando era con lui così da parlare a entrambi.
-Devo vedere Carlos- dissi ad un uomo che mi fermò chiedendomi chi fosse, ma davvero faceva? mi chiesi ridendo.
Mi diressi verso la motorhome non trovandoli li, quindi andai nel bar dell'hospitality e fu lì che li trovai.
-Eccovi, non vi stavo trovando- dissi, sedendomi con loro al tavolo.
-A cosa dobbiamo questa visita- rise Lando.
-Vi devo parlare-
-Queste tre parole sono musica per le mie orecchie- disse Carlos, mettendosi più comodo.Mi guardai intorno accertandomi che non ci fosse nessuno poi guardai i due ragazzi.
-Ieri ho fatto sesso con Max-
-Tu hai fatto cosa!- urlò Lando spostandosi dalla sedia.
-Lando non urlare santo cielo-
-Non é possibile- disse Carlos a bocca aperta.
-Invece é successo-I due si guardarono tra di loro a bocca aperta per poi riguardare me, erano letteralmente scioccati.
-Ma con quali dinamiche, cioè é impossibile cazzo- disse Lando sorridendo.
-Cosa é impossibile?-Sgranai gli occhi e mi girai, c'era un Charles sorridente con la sua solita tuta allacciata in vita e la sua borraccia in mano.
Prese posto tra di noi tutto sorridente, e guardò le facce bianche dei due compagni.
-É tutto ok?- chiese.
-No- disse Lando ancora sorpreso.
-Ma che é successo-
-Nulla, non ti preoccupare- dissi frettolosamente, prima che i due potessero dire qualcosa al monegasco.
-Va bene- disse confuso- vorrei parlarti- mi disse.
-Non qui immagino-
-Andiamo- disse alzandosi.Lanciai uno sguardo a Carlos e Lando che mi fecero un occhiolino, erano bipolari pensai.
Davanti a me camminava Charles con la sua schiena perfetta e il numero 16 stampato in grande sulla maglietta, e arrivammo davanti la sua motorhome.
-Di cosa devi parlarmi?-
-Nulla di che, volevo chiederti..-
-Volevi chiedermi?-
-Se volessi uscire con me. Come i vecchi tempi, solo io e tu-Non risposi subito, dato che mi aspettavo di tutto tranne che questa domanda.
Lo avevo sempre ammesso che Charles non era mai uscito dalla mia testa, ma in quella scatola ci era entrato anche Max.
Quel Max che non si faceva vedere dalla sera prima, quando avevamo fatto sesso.
Avevo deciso di dare una seconda chance a Charles, perché non riprovarci davvero?
-Va bene- sorrisi, contagiando anche lui.
-É perfetto-
-Quando?-
-Sta sera. Dopo il Gran Premio, nella hall alle nove, mi raccomando- mi disse facendomi l'occhiolino e lasciandomi un veloce bacio sulla guancia, e io rimasi lì come una statua, o meglio, rimanemmo io e il mio caos lì da soli.~
-Vedi che sta bene come abbinamento-
-Ma che stai dicendo, fammi vedere che vestiti hai- disse Lewis facendo incursione nella mia valigia.Era venuto come sempre in camera mia, come ogni occasione "speciale", ad aiutarmi per scegliere cosa mettere, e c'erano letteralmente vestiti in ogni superficie della stanza.
Durante la giornata avevo provato a cercare Max, ma l'ho visto solo dallo schermo, quando é entrato in macchina, ha vinto il GP ed é sparito di nuovo.
Perchè mi stava evitando?
Era di questo che avevo paura io.
Affezionarmi nuovamente e non dare quell'affetto in ricambio.-Guarda questo? É bellissimo-
Mi voltai verso Lewis e vidi che teneva tra le mani un vestito verde militare stretto, che arrivava fino a metà coscia con delle maniche a sbuffo lunghe ma quasi trasparenti per il tessuto molto sottile.
-É perfetto- sorrisi, finalmente, dopo aver trovato il vestito perfetto.
Mi avvicinai al ragazzo per prendere in mano il vestito, ma qualcuno busso.
-É già arrivato Charles?- chiesi.
-Non credo-Mi avvicinai alla porta e quando aprii rimasi sorpresa.
-Che ci fai qui?-
-Dovrei scusarmi con te-
-Già, dovresti. Posso?-
-C'è Lewis in camera, in un altro momento?-
-Appena va via mi chiami, va bene?-
-Max sta sera esco-Il ragazzo mi guardò confuso, notando il mio trucco e la mia piega mossa.
-Dove vai?-
-A fare un giro-
-Con?-
-Lo vuoi davvero sapere?-
-Sarebbe apprezzatissimo-
-Max, esco con Charles-I suoi occhi sembrarono cambiar colore, da ricchi di emozioni, sembrarono chiudersi in una stanza senza finestre, buia.
Serrò la mascella e distolse lo sguardo.
-Da quando?- mi chiese duro.
-Da sta sera-
-Hai intenzione di continuare?-
-Max arriva al punto-
-Pensavo ci fosse qualcosa, tra di noi- disse addolcendosi un po'.
-Anche io lo pensavo, lo penso ancora, ma mi hai ignorata per tutto il giorno. Sai che non me lo aspettavo, insomma, dopo ieri, pensavo che ci fosse davvero qualcosa. Ma forse non sei ancora pronto a tutto questo- dissi allontanandomi dalla porta, feci per chiuderla ma la sua mano la bloccò.
-Aria, ti giuro, non ti lascio andare via così- disse, prima di chiudere la porta e andare via, lasciandomi lì impalata davanti ad essa.
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Forgive you? Charles Leclerc
RomansaMesi. Giorni. Ore. Secondi. Aria contava, contava e ricontava. Non voleva che tutto ricominciasse, non dopo tutto ciò che aveva passato. Ma nulla poteva salvarla dal rivivere tutte le emozioni contrastanti di qualche mese fa, era in una barca nell'o...