ventitre

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In the middle of the night, in the middle of the night
Just call my name, I'm yours to tame
In the middle of the night, in the middle of the night
I'm wide awake, I crave your taste
All night long 'til morning comes
I'm getting what is mine, you gon' get yours, oh no, ooh
In the middle of the night, in the middle of the night, oh

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Quella notte fu una notte insonne.
Quelle che tanto temevo.
Causata da una stupida foto postata online che aveva deciso il rapporto tra me e Max.

"Max Verstappen e Kelly Piquet coroneranno finalmente il loro amore"

Sopra questa frase una foto. Una stupida foto.
Una foto dove Max era inginocchiato con una scatolina rossa in mano, e Kelly con le mani sul volto a designare sorpresa.

Le aveva chiesto di sposarlo.

Era questo che voleva dirmi?
Era di questo che voleva parlarmi?
Che ormai aveva scelto lei, e che aveva anche intenzione di farle la proposta?

Una lacrima mi solcò il volto, e in quel momento mi chiesi se Max fosse solo una copertura per nascondere i miei sentimenti ancora presenti per Charles.

-No- mi dissi tra me e me, Max mi era piaciuto davvero, mi aveva aiutata nei momenti di aiuto e ora, beh ora tutto quello che c'era era svanito.

Mi alzai dal letto e cercando di non fare troppo rumore mi diressi verso camera di Charles.

Aprii piano la porta e con la poca luce arrivai al suo letto dove mi ci infilai dentro piano sistemandomi vicino al monegasco.

-Aria?- mi chiese sussurrando.
-Mh-
-Che succede?-
-Niente-
-Come mai sei qui?-
-Mancanza d'affetto- sorrisi.

Il monegasco si sistemò prendendomi per i fianchi e sistemandomi al suo fianco per continuare a dormire.

-Non andrai via vero?- gli chiesi fissando la finestra semi aperta.
-No-
-Lo hai detto anche un'altra volta- sorrisi malinconica.
-Già, ma questa volta non scappi, e dico per davvero cherie-

~
-L'ultima volta che ho camminato su quel ponte era per andare alla barca di Max- dissi facendo una smorfia che fece ridere il monegasco.
-E dimmi quale barca scegli?- mi chiese salendo le scale per andare ai comandi della sua barca.
-Quella di Lewis ovviamente-

Il monegasco si girò verso di me curioso.

-Si si compra uno yatch, e lo ha fatto scegliere a me- dissi fiera.
-Allora sarà proprio brutto- commentò continuando a salire le scale.

Allora io salii più velocemente e lo feci inciampare, ma lui fu più veloce e così si mantenne alle sbarre che c'erano sui lati.

-Che hai fatto- disse cominciando a rincorrermi, e scappavo per tutta la nave trovando un nascondiglio sul primo piano dietro il bancone della cucina.

I rumori cessarono e cominciai a preoccuparmi seriamente. Mi affacciai lentamente dal bancone non vedendo più Charles né sentendo rumori.

-Charles?- chiesi cauta affacciandomi dalla cucina.

Feci il giro del "piano" ma del monegasco nemmeno l'ombra. Cominciavo seriamente a preoccuparmi.

-Charles se é uno scherzo non é divertente-
dissi, salendo le scale per andare ai comandi, dove speravo che fosse, ma nemmeno lì c'erano tracce del ragazzo.

L'unica parte non controllata era il cabinato, allora sospirai e presi coraggio e scesi di sotto.

-Char... oh cristo- urlai spaventata.

Charles era appena sbucato da un angolo facendomi spaventare e non solo.

-Dio Charles mi hai fatta spaventare-
-Te lo meritavi-
-Ma che dici-
-Sisi- sorrise il ragazzo poggiando le sue mani sui miei fianchi e avvicinandomi a se.

Non ci dicemmo più nulla, ma i nostri occhi parlavano da soli, fino a quando le nostre labbra non si unirono, dando vita ad un bacio inizialmente casto che divenne poi leggermente più voglioso.

-Charles...- sussurrai tra un bacio e l'altro.
-Mh- mugulò lui.
-Piano- dissi staccandomi da lui.
-D'accordo, d'accordo, faremo piano- disse alzando le mani in segno di resa sorridendomi.

Finalmente salimmo sull'ultima parte della barca e Charles mise in moto la barca per poi uscire dal porto.

Fortunatamente la giornata era bellissima, il mare era piatto e calmo e c'era un sole ed un caldo che spaccavano le pietre.

-Dove andiamo?- gli chiesi affiancandolo.
-Facciamo un giro della costa, ti va?-
-Certo che mi va- gli sorrisi- un giorno mi insegnerai a guidare questo aggeggio- gli dissi toccando dei tasti.
-No no ferma, rischiamo di affondare come il Titanic-
-Oh no Jack!- cominciai facendo finta di fare l'attrice -Non morire mio amato!- mi gettai sul divanetto con una mano in fronte fingendo di svenire.
-Rose! Salvati! Ormai il mio tempo é finito, addio amore mio- disse Charles dando fine a quella scenetta con uno dei suoi sorrisi più belli.

~
-Adoro i tramonti- commentai.

Il giro in barca stava per concludersi, ed io e il monegasco eravamo a largo di Montecarlo con davanti a noi un bellissimo tramonto.

A compensare il tutto c'era la bellissima vista di Monaco con tutte le sue luci e la sua bellezza.

-Ah si?- mi chiese.
-Si, tutti quei colori, messi così insieme, é tutto così... magico-

Eravamo a prua, stesi uno accanto all'altro sui grossi cuscini posti lì, ed io ero poggiata sul suo petto.

-Potremmo venire più spesso, insieme- aggiunse.
-Penso sia un ottima idea- dissi girando la testa verso di lui e unendo le nostre labbra.

Inizialmente fu un bacio casto ma poi divenne sempre più frettoloso e carico di emozioni.

Eravamo io, lui e il cielo.

Ormai il bacio stava prendendo un'altra piega, ma volevo andare davvero piano, e godermi ogni singolo momento come fosse la prima volta.

-Va bene, va bene- dissi sorridendo allontanandomi di poco, ma tenendo le nostre fronti unite.

Il ragazzo bloccò i suoi occhi sui miei mentre sorrideva, era davvero felice pensai.

-Aria..-
-É il mio nome- dissi ridendo.
-Io ti amo ancora-

Forgive you?                       Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora