Se avessero detto a Stefano Berlingieri che un giorno sarebbe entrato nella tana del lupo non ci avrebbe mai creduto. Dieci anni prima aveva promesso a se stesso che non avrebbe cercato vendetta, tantomeno avrebbe avuto nuovamente a che fare con Manuel Ferraro. Eppure quel pomeriggio non solo si era ritrovato a varcare la soglia dell'imponente edificio che ospitava la sede legale della Edil Ferraro S.R.L., ma sedeva su una comoda poltrona, proprio di fronte al suo acerrimo nemico e al suo avvocato, in una delle tante sale riunioni di quella azienda, in attesa che Nives arrivasse per dare inizio alle trattative di separazione consensuale.
«Dobbiamo aspettare ancora molto, Avvocato?» domandò spazientito Manuel, ricambiando l'occhiataccia truce che Stefano gli stava riservando già da un po'.
In effetti la bionda era in ritardo di mezz'ora e alla preoccupazione di non aver ricevuto una chiamata dopo la visita di controllo, adesso si era aggiunto anche quello. Stefano temeva che fosse successo qualcosa di grave, perché non era da lei sparire in quel modo, soprattutto quando sapeva di avere un impegno.
«Dottor Ferraro, le donne sono sempre in ritardo, è risaputo. Non è così, Avvocato Berlingieri?» esordì sardonico Ercole Brighi, avvocato della controparte «Diamole un altro po' di tempo.»
Per quanto Stefano trovasse quell'uomo subdolo, quasi quanto la sorella Marta, lo ringraziò mentalmente per quell'uscita che, per quanto infelice, era riuscita a calmare un po' le acque, rimettendo Manuel al suo posto.
L'aria era cosa tesa che sarebbe bastata una sola scintilla per innescare una vera e propria bomba, ma l'avvocato Berlingieri doveva mantenere la calma e starsene buono. Dopotutto era lì per gli interessi di Nives, non avrebbe dovuto fare nulla per metterla in una posizione di svantaggio. La notizia della gravidanza già non favoriva la loro strategia processuale, un passo falso e avrebbe potuto rovinare tutto in modo irreparabile.
«Provo a chiamarla, scusatemi.» sospirò Stefano, prima di alzarsi e allontanarsi di poco da quei due per tentare di chiamare Nives per l'ennesima volta nel giro di una manciata di minuti; proprio mentre stava per premere il pulsante di chiamata su quel contatto denominato con una semplice emoji di un fiocco di neve, il suo schermò si illuminò e il nome di Lauro gli apparve sotto il naso.
«Lauro? Amico, non è il momento adesso, ti richiamo dop-» cercò di interromperlo ancor prima che Lauro potesse solamente aprire bocca, ma le cose che lui gli disse contemporaneamente, sovrastando la sua voce, lo lasciarono di sasso.
«Ste ma dove cazzo sei? Hanno ricoverato Nives e adesso la stanno operando d'urgenza.»
«C-che cosa stai dicendo? P-Perché?» balbettò con il cuore a mille e la vista che quasi gli si appannava per lo shock di quella notizia.
«Emorragia interna, sta abortendo. Datti una cazzo di mossa, Stefano! Siamo a Villa del Sole.» gli urlò contro per telefono, prima di riagganciare.
Stefano rimase a fissare lo schermo immobile, gli occhi sgranati e il petto che quasi gli bruciava per quanto veloce stesse pompando il suo cuore. Gli venne il fiato corto e si rese conto che la patina biancastra sopra i suoi occhi era nient'altro che calde e umide lacrime che gli stavano bagnando il viso.
«Avvocato Berlingieri, allora? Ci sono novità?» domandò Ercole e al che Stefano si voltò di scatto, dopo essersi asciugato il viso in un gesto meccanico e dirigendosi verso di loro solo per recuperare le sue cose in grande fretta.
«Dobbiamo rimandare l'appuntamento, la mia cliente è stata ricoverata e ora la stanno operando d'urgenza.» li avvisò frettolosamente, senza neanche degnarli di uno sguardo, perché troppo preso dai pensieri negativi che gli affollavano la mente.
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La legge dell'Amore
RomanceUn tradimento. Un matrimonio fallito. Un divorzio turbolento. La vita di Nives Greco viene completamente stravolta quando scopre il tradimento del marito. Tutta sola, senza una casa, con pochi spiccioli sul conto e un divorzio da affrontare, Nives...