Capitolo 24

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La serata di beneficenza di Adelaide Ferraro era un evento d'élite, organizzato con lo scopo di raggruppare persone facoltose della Roma per bene. Aveva senz'altro un minima finalità benefica, ma per lo più era l'occasione perfetta per far sì che la famiglia Ferraro si insediasse ancor di più nella grande società, quella fatta di gente che conta.

Nives aveva sempre partecipato a quelle serate con un grande entusiasmo, sperando nella possibilità di crescere come grande architetto quale era, ma non quella volta.
No, quella sera aveva così l'umore a pezzi che chiunque avesse incrociato il suo sguardo avrebbe capito che era stata costretta a parteciparvi.

Si era portata dietro suo cugino, Diego, il miglior supporto che avesse mai potuto avere in una circostanza del genere. Avrebbe fatto a meno di lui se Stefano fosse stato lì, ma tutti sapevano che sarebbe stato controproducente presentarsi a quell'evento con il proprio avvocato divorzista.

Nonostante si fosse acchitata per bene, indossando un meraviglioso abito da sera verde smeraldo, che metteva in evidenza ancor di più quei riccioli d'oro, che aveva tirato su in un acconciatura per l'occasione, Nives sentiva addosso il peso di essere un pesciolino fuor d'acqua.

Dopo l'incontro con la sua quasi ex suocera poi si era infuriata come non mai. Fino a quel momento aveva temuto di poter incrociare la donna con cui suo marito l'aveva tradito, ma le parole di Adelaide Ferraro l'avevano scalfita così tanto che l'unica cosa che desiderava era che quella serata si sarebbe presto conclusa.

«É un sacco che non mi telefoni o mi vieni a trovare, cara Nives, e io ti perdono per questo, ma non voglio sapere da altri che non stai passando un bel periodo e per altri intendo anche mio figlio. Mi ha detto ciò che ti è successo qualche settimana fa e non hai idea di quanto sia stata in pena per te, ma non tutti i mali vengono per nuocere, no?» aveva ammiccato entusiasta, portando le mani verso il ventre della bionda, che guardava quella scena e ascoltava quelle parole senza fiatare, pensando semplicemente a quanto fosse stata stupida nel non capire prima che quella donna era fatta della stessa pasta di suo figlio
«Ti ci vuole un po' di riposo, mia cara, hai fatto bene a prenderti una pausa da quel vecchio volpone di mio figlio, ma d'altronde si sa, il tempo cura le ferite per portare nuovamente la gioia e magari anche un bel dono di Dio.» aveva insistito ancora, accarezzandole stavolta l'addome ormai piatto.

Quell'intervento era stato così invadente che le era salita una nausea mai provata prima. Quella vecchia e becera strega, che ingenuamente credeva come una madre, si era mostrata per quello che era: una donna avida di potere, proprio come il suo figlio insulso.

Diego assistette a quel discorso di benvenuto con gli occhi che per poco gli uscivano fuori dalle orbite. Gli era montata una rabbia a tratti irrefrenabile. L'unica  cosa che lo aveva frenato dall'insultare pesantemente quella donna, che più che assomigliare ad una signora d'alto borgo pareva una zingara della malavita romana, fu l'espressione di sua cugina, che non si era minimamente scomposta di fronte a quelle baggianate, ma anzi l'aveva guardata sardonica per tutto il tempo, senza mai sbilanciarsi più di tanto e defilandosi educatamente solo dopo un paio di battute.

«Ho bisogno di un drink, Diè!» esordì esausta, dopo aver tirato un lungo sospiro di sollievo.

Fortunatamente il bancone non era tanto affollato. Riuscirono ad arrivarci senza troppe difficoltà e dopo aver ordinato due tequila lisce Diego fece segno al barista di farne una doppia per la cugina.

«Vuoi farmi ubriacare prima del tempo? Lo sproloquio di Donna Adelaide è stato solo un assaggio di ciò che mi aspetta stasera, se esagero ora rischio di menare pubblicamente il mio quasi ex marito.»

«Oh credimi, Nini, dopo aver visto ciò che i miei occhi stanno vedendo adesso mi ringrazierai.»

Nives pensò subito che potesse trattarsi di ciò che si erano detti prima, cioè che quella sera fosse presente anche la segretaria di Manuel, senza prendere in considerazione nessun'altra ipotesi. Quando però i suoi occhi seguirono lo sguardo del cugino, dopo aver mandato giù il generoso quantitativo di alcol sotto stretto consiglio di quest'ultimo, il suo cuore si fermò, assieme anche al suo respiro.

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