<Allora?>
<Te l'ho già detto>
<Pensi davvero che io sia ingenua come Mio? Avanti su, so che mi hai detto una cazzata>
<Non è una cazzata>
Iniziai ad aprire i vari armadietti e credenze nella speranza di trovare degli snack. La mano di Ayako si appoggiò sulla mia mentre stavo per aprire il frigorifero.
<Smettila>
Sbuffai.
<Ti ho già detto cosa è successo: sono scivolata e sono caduta tagliandomi, di conseguenza, il viso>
Mentre parlavo le davo le spalle, non volevo mi vedesse in viso; sarebbe stato più difficile continuare a mentirle.
Questo però a lei non piacque infatti, in meno di un secondo, mi girò verso di lei. Eravamo faccia a faccia.<Hina capisci o no che non credo ad una singola parola uscita dalla tua bocca?!>
<Non mi importa se non ci credi, questa è la verità!> sbroccai.
Non potevo di certo dirle che la causa delle mie escoriazioni era una maledizione.<Ti ha fatto lui del male? Per questo non dici niente. Lo difendi>
<Scusa cosa? Chi mi fa del male?> la guardai confusa.
<Puoi dirmelo Hina!>
<No davvero, Ayako non capisco>
<Tuo padre...>
<Stai per caso insinuando che Nanami mi faccia del male?!>
<Mi sembra l'unica spiegazione plausibile>
<Puoi stare tranquilla che lui non mi fa niente, te lo giuro>
<Allora come te li sei fatta>
Non ce la facevo più, erano almeno dieci minuti che si alternava tra l'implorarmi e l'insinuare teorie su un Nanami violento.
<Ti prego basta, davvero>
<No>
<Va bene, sono andata al parco la sera per farmi una passeggiata e una creatura strana mi ha attaccato. Era tutta piena di melma, bleah>
<Hina non fai ridere>
Voleva la verità, gliela raccontavo e in più non mi credeva. Che faccia tosta.
Se avessi saputo prima che avrebbe avuto questa reazione gli avrei raccontato tutto subito.Onestamente non mi aspettavo reagisse così, Ayako era sempre stata affascinata dal mondo dell'occulto quindi, in teoria, avrebbe dovuto sapere della possibile esistenza di entità malefiche. A quanto pare, però, se ne fregava; meglio per me.
<È che mi vergogno>
<Di cosa?>
<È stato un cane randagio ad attaccarmi>
<Cosa?! Ti sei fatta visitare? Sai quante malattie possono trasmettere?!>
<Tranquilla, Nanami mi ha già portato a fare tutte le visite del caso, non ho nulla>
<Grazie al cielo quell'uomo esiste>
<Fino a cinque minuti fa non la pensavi così>
<Sta zitta>
<Ti sembra davvero un uomo capace di fare male a una persona?> bhe, ad una persona no ma a una maledizione di certo. Questo, però, lei non era tenuta a saperlo.
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ritrovarsi - megumi fushiguro
RomanceHina Geto è una ragazza che vive un'apparente vita normale, lontano dalla stregoneria e sopratutto lontano dagli stregoni. Sembra però che quest'ultimi non abbiano proprio voglia di lasciarla andare. A causa di un suo errore sarà costretta a dover t...