capitolo 5: ritorno

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"No, no, no stai scherzando"
Lo sentii sospirare.
"Non sto scherzando Hina"
"Io non l'ho fatto apposta"
"Lo so, lo so! Ma non posso farci niente"
"Te lo giuro, era l'unica soluzione, ti prego"
"Basta! È così, punto" "Se vuoi rivedere le tue amiche scrivile di venire domani"
"Non posso lasciarle, sono le mie uniche amiche per favore"
"Smettila!"
"Posso spiegarli tutto, mi capiranno sicuramente"
"Hina...non ti capiranno. È già tanto che non ti hanno dato la sentenza di morte"
"Sentenza...di...morte?"
Che cazzo significava. Perchè avrebbero dovuto uccidermi. Era stato solo un errore, uno sbaglio.
"Non ti spiego altro. Inizia già a decidere che cosa vuoi portare con te"
"Nanami! Non ci voglio andare. Io non vengo, vai solo te"
"Signorina sono io che ho deciso di accompagnarti altrimenti dovresti andare da sola"
"Non me ne frega, sta di fatto che non vado lo stesso"
"Non penso tu voglia che Gojo venga di persona a prenderti"

Con questa frase chiuse la conversazione e se ne andò via.
Appena sentii che fosse lontano mi lasciai andare. Scoppiai a piangere.
Volevo stare con Ayako e Mio, non volevo tornare all'istituto.
Avevo fatto un casino, un casino enorme.
Lo sapevo, non dovevo andare a quel parco, sono una cretina.

Rimasi chiusa in stanza a piangere fino a sera. Mi sentivo una merda, non solo fisicamente ma anche mentalmente.
E io che mi preoccupavo che Nanami lo scoprisse.

Andai in cucina per cenare e lo trovai seduto al tavolo.
"Non hai intenzione di parlarmi?"
"Devo solo elaborare ciò che mi hai detto"

"Mi vuoi spiegare perchè sei andata lì?"
"I-io non lo so, è stato l'istinto"
"Volevi cercare quei ragazzi?"
"No. Ti ripeto che non so il perchè, volevo, non so, esplorare?"
"Sicura?"
"Tanto anche se sai il motivo cosa cambia?! All'istituto ci devo tornare lo stesso.."

Nanami's pov:

Devo ammettere che ciò che mi aveva detto Gojo non mi era semplicemente entrato in un orecchio e uscito dall'altro, anzi, rimaneva fisso nel mio cervello.
Volevo indagare, capire perchè fosse andata al parco. Se fosse stato davvero per la mia mancanza in casa?

La giornata di merda di ieri non si era conclusa, si stava protendendo nel tempo.
Se ieri ero in ansia perchè non sapevo come affrontare il discorso oggi lo ero il triplo. L'avevo sentita piangere, i muri sono sottili.
Ho provato a girarci un po' intorno, a chiederle che cosa fosse successo ma lei continuava a negare che fosse andata in quel luogo. A quel punto mi sono spazientito e le ho detto dell'incontro con Gojo.

Da un lato mi sentivo in colpa, questa vita le piaceva molto, aveva trovato delle amiche che adorava, non volevo portarla via, dall'altro, però, come potevo darmela, è stata lei a cacciarsi nei guai e ora ne paga le conseguenze.

A risvegliarmi dai pensieri fu proprio lei, dicendomi che aveva finito di mangiare e che sarebbe tornata in camera.
Non le risposi e lei non mi diede neanche il tempo per farlo.

Odio profondamente la situazione che si è creata. Spero solo che tornati all'istituto si ambienti. Non mi aspetto di certo che dal primo giorno diventi amica di tutti ma c'è Megumi, e questo sono sicuro che favorirà il processo.

Appena finii di mettere i piatti della lavastoviglie andai a farmi una doccia.
Speravo di rilassarmi ma lo stress dovuto a questa giornata non accenava a passare.
Hina era molto testarda, se si fosse messa in testa l'idea di non parlarmi più l'avrebbe fatto, eccome.

Finita la doccia andai a letto. Volevo solo chiudere gli occhi e addormentarmi subito, per mettere fine ad oggi.

La mattina dopo, appena accesi il telefono, vidi un messaggio da parte del capo.
Avevo dato le dimissioni giusto ieri pomeriggio e oggi mi aveva chiesto di andare a prendere le mie cose in ufficio.
Fortunatamente mi aveva pagato il mese nonostante non l'avessi finito.

ritrovarsi - megumi fushiguro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora