ritrovarsi - megumi fushiguro

capitolo 23: corpo a corpo

Potevano parlare le maledizioni?

"Sei anche te una studentessa di Gojo, eh?"

Stessi in silenzio, nel mentre continuavo a sfregarmi la mano per far passare il bruciore.

Fece un passo verso di me e, di conseguenza, mi ritrovai a farne uno indietro.

"Avanti non essere spaventata"

"Volevo solo fare due chiacchiere"

Nel mentre continuava ad avvicinarsi.
Mi pare non avesse capito che non mi sarei avvicinata a lui per nessuna ragione.

"Così mi costringi ad usare le maniere forti"

Improvvisamente percepii un forte calore scaldarmi la schiena.

Girai su me stessa per vedere cosa ci fosse e notai delle fiamme molto alte che andavano a formare un semicerchio intorno al mio corpo.

L'unica via d'uscita mi obbligava a spingermi verso di lui.

"Che cazzo vuoi da me!"
"Hai un qualcosa che può aiutarmi molto"
"Cosa ti fa pensare che io sia disponibile ad aiutarti?"

Fece un altro passo avanti.

Dove minchia era finito Satoru!

"Tranquilla, non ho intenzione di ucciderti, almeno per ora"

Aveva notato quanto fossi impaurita.

Il caldo stava diventando insopportabile, sentivo come se i vestiti si stessero sciogliendo.

"Dato che non mi vuoi uccidere mi fai uscire da qui?"
"Voglio divertirmi ancora un po', sai prima che arrivi Go-"

In un attimo la maledizione era stata sbalzata via da dove ero io mentre le fiamme intorno a me si spensero.

Spostai lo sguardo da quel vulcano parlante all'artefice di ciò: Satoru.

"Satoru Gojo! Non mi avevi detto di avere una nuova studentessa"

Non riuscivo a comprendere come quel tipo si divertisse tanto a prenderci in giro, soprattutto davanti a colui che lo poteva polverizzare in qualche secondo.

"Hina mi ricorda molto qualcuno, sai?"

Vidi Satoru irrigidirsi al mio fianco, io feci lo stesso. Sentire il mio nome venir pronunciato dalla sua bocca faceva proprio schifo.

L'albino aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi mi guardò e di conseguenza la chiuse.

"Non ti conviene fare tanto lo spiritoso, questa volta non ci sarà il tuo amico a salvarti"
"Oh ma non ce ne sarà bisogno"

Non stavo più capendo nulla.
Si erano già incontrati prima?

Appena Satoru si mise in posizione, pronto a combattere la mano cominciò a scottare.

Guardai prima quel tizio. Che diamine stava facendo?!

Con il passare dei secondi il bruciore diventava sempre più intenso facendomi gemere dal dolore.

"Se non mi lasci andare la mano della tua studentessa verrà polverizzata"

A sentire queste parole gli occhi mi uscirono dalle orbite.
Sapevo che non stava scherzando, sentivo i recettori della pelle bruciare.

I miei occhi si scontrarono con quelli di Satoru e lo implorai di farlo smettere.

"Per favore..."

Sospirò, per poi rimettersi in posizione normale.

Entrambi spostammo lo sguardo sulla maledizione che, ridendo, si allontanò.

La mano pian piano iniziava a bruciare sempre meno.