capitolo 11: maledizioni

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Di colpo aprii gli occhi.
Mi ricordavo di essere sdraiata sulla panchina invece adesso mi ritrovavo a terra.

"Aia..."
Megumi venne in mio soccorso aiutandomi ad alzarmi.
"Tutto ok?"
"S-sì"
Megumi? Che cosa ci faceva qui?
Alzai lo sguardo dal terreno e incontrai quello di Nanami...e...Gojo...e...Yuji?
Perchè erano tutti lì?

"Ma sei impazzita per caso?!"
Era Nanami a urlarmi contro.
"Cosa ho fatto?!"
"Non puoi girovagare per l'istituto da sola! Soprattutto nelle zone vietate!"
"Vietate?"
"Hai idea di dove ti trovi?!"
"Sono all'istituto! Stavo solo facendo un giro, rilassati"
"Non hai visto il cartello?"

Questa volta a parlare fu Yuji. Aveva un tono di voce più pacato e questo mi rincuorò.
Mi ero appena svegliata e avevo già una persona che mi gridava contro.

"N-no, io non ho visto niente"
"Non puoi venire qui Hina! È una zona a rischio, adesso la stanno sistemando"

Satoru aprì bocca per spiegarmi meglio, a quanto pare la mia faccia confusa parlava per se.

"Un po' di tempo fa c'è stato un incidente e adesso questa parte dell'istituto è inagibile e di conseguenza non coperta dalla barriera di Tengen"
"Barriera?...Tengen?"
"Lascia stare, capirai più avanti"
"Che ore sono?"
"Le nove e mezza di sera"
"Cosa?!"
"Ci abbiamo messo un po' a cercarti"
"Potevate reclutare più persone" risi.
"Avrebbe destato troppi sospetti ai capi"
"Che sospetti?"
"Niente"

Più passava il tempo più mi sentivo confusa.
Parlavano a me ma era come se stessero parlando a loro stessi.

"Bhe, andiamo?"
Grazie Yuji.
"Prima andiamo a controllare io e Nanami, poi vi avvisiamo se potete venire"
"Continuo a non capire"
"No, sono io che non capisco come tu abbia fatto ad entrare qui"

"Mentre vi aspettiamo ci sediamo qui"
Megumi tagliò così il discorso, per evitare altre scenate.

Satoru annuì e poi, insieme a Nanami, si allontanarono.

"Potete spiegarmi meglio la situazione?"

Megumi alzò lo sguardo per incontrare quello di Yuji ma quest'ultimo alzò le spalle indifferente.
Il corvino, di conseguenza, sbuffò, alzando gli occhi al cielo.

"Va bene, faccio io"

Mi sedetti anche io sulla panchina e mi portai le ginocchia al petto, appoggiandoci sopra la testa, pronta ad ascoltarlo.

"Tengen è colui che protegge questo istituto. Per farla breve ha messo una barriera in modo che coloro che sono considerati estranei non possono entrare"
"È lui il capo?"
"Non proprio" "I capi sono altri"
"E perchè Satoru è così spaventato che ci scoprano?"
"Questo non lo so"
"Quindi Tengen protegge questo posto?" disse Yuji.

A quanto pare era più confuso di me.

"Sì" "Comunque non preoccuparti, quando inizieranno le lezioni ti spiegheranno tutto"
"Anche Yuji non ha ancora iniziato?"
"No, no, lui ha già iniziato, semplicemente è stupido"
"Ohh come ti permetti!"

Risi. Quel ragazzo sembrava più simpatico di quanto mi immaginavo.
Non avevo avuto modo di conoscerlo bene durante questi due giorni ma a primo impatto pareva molto dolce.

Nessuno parlò più, stavamo lì a goderci il silenzio e il canto delle cicale.

Poco dopo arrivò Nanami che ci avvisò di seguirlo.

"È questa la strada che hai fatto?"
"Mhh, non mi sembra"
"E da dove sei arrivata?"
"Da sinistra della panchina, forse. Non mi ricordo bene, sono arrivata alle cinque e mezza più o meno"
"Sei qui da così tanto tempo?!"
"Sì Yuji, come avete notato stavo dormendo"
"Non hai dormito ieri notte?"
"Ho avuto un po' di pensieri per la testa, no?"

ritrovarsi - megumi fushiguro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora