capitolo 20: sentimenti

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"È quello che penso?"
"Direi proprio di sì"

Ero ancora seduta sul pavimento ma, quando quella roba posò gli occhi su di me, mi alzai subito.

Non ci fu bisogno di parlare, ci capimmo subito.

Corsimo via da quel corridoio velocemente. Nel mentre Megumi richiamò i cani, facendoli scomparire.

"Dove sono le scale?!"

Ero in panico.

"Dovrebbero essere qui da qualche parte"

Anche la voce del corvino sembrava spezzata, che sia per la corsa o per la paura, non lo sapevo.

Arrivammo alla fine di un corridoio, non avevamo via di scampo.

"Siamo morti!"
"No"
"Ti prego non voglio morire! Sono giovane e-e devo ancora trovare l'amo-"
"Non moriremo!"

Ammutolii.

"Io la distraggo mentre tu esci dalla finestra"
"Sei pazzo?! Siamo al secondo piano!"
"Ci sarà Nue con te"
"Nue?"
"Tu fidati" "Scendi e chiami Satoru"
"Non ti lascio! Quella roba ti ammazzerà sicuramente!"
"Non abbiamo altra scelta. O io o te e, sinceramente, preferisco la prima opzione"
"M-ma se muori"
"Non morirò, anzi, moriremo entrambi se rimani qui"

Non sapevo cosa dire.

"Vai"

Rimasi ferma.

"Adesso!"

Con riluttanza mi avvicinai alla finestra e misi un piede sul davanzale.

Mi girai.
L'avessi mai fatto.
Una pennuto mi prese per le spalle portandomi fuori dalla struttura.

Gridai più forte che potevo, svuotandomi i polmoni dall'aria.

Le altezze non sono mai state un problema per me, almeno finché ero al sicuro e questa posizione non lo è di certo.

Appena vidi il punto in cui eravamo entrati feci segno all'uccello di mettermi giù ma quello non mi ascoltò.

"Mollami!"
"Devi lasciarmi qui!"

Continuavo a parlargli, o meglio, gridargli, ma non mi stava ad ascoltare.
Come avrebbe potuto, era un animale.

Non sapevo come fare.
Di certo non potevo lanciarmi giù, sono pazza ma non fino a questo punto.

Decisi quindi di fidarmi, era l'unica soluzione.

Arrivati davanti ad una finestra il pennuto iniziò a rallentare.
Perchè mi stava riportando dentro?

Con una spinta mi catapultò dentro la struttura, facendomi rotolare sul pavimento cosparso di vetri.

Non potevo nemmeno prendermela con lui. Era solo uno stupido uccello!

"Sei un animale stupido!"

Sentii dei rumori provenire da fuori la stanza.

Il pennuto se ne andò lasciandomi da sola.

Appena rivedo Megumi giuro che lo ammazzo, nella speranza che non ci abbia già pensato la maledizione...

I passi si facevano sempre più vicini per cui mi misi a cercare qualcosa con cui difendermi.
Trovai un pezzo di legno e lo raccolsi stringendomelo fra le mani.

Ero pronta a fare fuori chiunque fosse dietro a quella porta.

Quando sentii la porta aprirsi, cigolando, mi avvicinai maggiormente.

Appena intravidi una testa sbucare la colpì il più forte possibile ma non sentii nessun lamento, niente di niente.

Quando la porta si spalancò del tutto riuscii a vedere la figura di Satoru.

ritrovarsi - megumi fushiguro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora