"Vedi? Non riesci a comprendere il mio punto di vista"
"Satoru non lo farò. Mettitelo in testa"
"Se solo indagassi un po' di più"
"Non indagherò! Le verrà assegnato quel livello solo se dimostrerà di esserlo. Fine del discorso"
"Ma-"
"Fuori!"Ripresi i fogli che avevo lasciato da parte e iniziai a compilarli come se lui non fosse lì.
Capendo che non avevo intenzione di portare avanti la conversazione se andò, sbattendo la porta dell'ufficio.Una volta inviati tutti i documenti ricevetti una risposta. La divisa sarebbe arrivata domani, insieme al tesserino.
Non riuscivo a comprendere l'ossessione di Satoru verso quella ragazza.
Avrebbe dovuto dimostrare la sua bravura proprio come tutti gli altri. Non meritava nessun trattamento di favore.
La sua tecnica era ancora sconosciuta a noi, sulla base di cosa avrebbe dovuto classificarla?Probabilmente pensava che avesse la stessa tecnica del fratello, un livello speciale, ma in questo caso si sarebbe notato già dalle prime volte che Suguru la portava qui.
Diedi un occhiata all'orologio posto sulla parete; fra quindici minuti avrei dovuto incontrare i capi.
Nessuno si era ancora deciso su cosa fare di Hina.
Non sapendo come muoversi avevano deciso di farla ammettere all'istituto di arti occulte per tenerla d'occhio.Mi era stato riferito qualche giorno fa che ogni settimana avrei dovuto portarli un resoconto del suo comportamento e degli sviluppi della sua tecnica.
Se l'avrebbero ritenuta troppo pericolosa allora a quel punto l'avrebbero uccisa.Fine Yaga's pov
"Ve l'ho già detto, non potete venire"
"Ma perchè" "È tanto distante?"
"Sì, passerò io quando posso" "Non preoccupatevi"
"Mh" "Come è la tua stanza?"Mio sembrava molto eccitata all'idea di vedere la mia camera.
"Bha, non è nulla di che" "Sicuro è più brutta di quella che avevo prima"
Girai la fotocamera del telefono che passò dall'inquadrare me a inquadrare la stanza.
"Lì c'è il mio letto, poi l'armadio, la scrivania. Insomma, una camera normale"
"Quella porta invece?"
"Ah...quella"
"Non dirmi che hai il bagno privato?!"
"Magari Mio, magari" "C'è solo un gabinetto"
"Cosa?"
"Già"
"Ma che razza di appartamento vi siete presi"
"Non lo so, sarà che qui c'è questa usanza"Risero entrambe al mio commento.
"Comunque verrò io tra qualche settimana, il tempo di ambientarmi"
"Così tanto?"
"Lo so.."
"A patto che ci chiami anche domani e dopodomani"
"Va bene..."
"Perfetto!"
"Adesso vi lascio, sicuro avrete da studiare"
"Tu con la scuola?"
"Inizio settimana prossima, poi devo ancora riprendermi"
"Ti voglio bene"
"Anche io Mio" "E pure a te Ayako"Chiusi la chiamata.
Ayako era stata in silenzio durante tutta la durata. Provava a mostrarsi distaccata, come se la situazione non l'affliggesse ma in fondo faceva male pure a lei e il suo silenzio ne era la prova.Non avevo niente da fare.
La camera l'avevo sistemata e le mie amiche le avevo chiamate; in più mi sentivo bene come se non avessi la febbre.Mi appoggiai alla scrivania sconsolata, questo giorno si stava rivelando più noioso del previsto.
Presi il telefono per giocare a qualche gioco ma dopo trenta minuti mi stancai.Erano le cinque di pomeriggio.
C'era ancora luce.
Probabilmente i miei compagni erano ancora in missione o si stavano allenando, non li vedevo da un po'.Decisi di andare a fare una passeggiata. Avrei dovuto passare non so quanti giorni all'istituto quindi era meglio imparare come fosse strutturato.
Misi un paio di scarpe comode.
Mi ero portata anche dei modelli più eleganti, per qualsiasi evenienza e di certo non gli avrei usati per girare l'istituto.
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ritrovarsi - megumi fushiguro
RomanceHina Geto è una ragazza che vive un'apparente vita normale, lontano dalla stregoneria e sopratutto lontano dagli stregoni. Sembra però che quest'ultimi non abbiano proprio voglia di lasciarla andare. A causa di un suo errore sarà costretta a dover t...