Non riuscivo a smettere di sbadigliare.
In questi ultimi giorni non avevo fatto altro che dormire; non ero più abituata a svegliarmi presto."Ci sei?"
Un altro sbadiglio.
"Sì"
"Hai fatto le ore piccole?" Sghignazzò.
"No, non sono più abituata a svegliarmi presto"Non mi rispose.
Aspettavo facesse qualche mossa ma rimase lì fermo."Andiamo?" Chiesi.
"Mi devi guidare te, ricordi?"
"Ah, sì, è vero"Sistemai il colletto della felpa e iniziai a fare mente locale su quale strada avessi fatto.
"Emh, penso di qua"
"Pensi?"
"Non farmi venire il malumore già di prima mattina"
"Rilassati, scherzavo"
"Non mi piacciono i tuoi scherzi, penso che tu te ne sia reso conto"Alzò le spalle indifferente.
L'odio che provavo verso di lui non era diminuito, avevo semplicemente imparato a tollerarlo.Non avevo altra scelta d'altronde.
Eravamo quasi arrivati, mancavano sì e no cinque minuti.
Durante tutto il tragitto eravamo rimasti in silenzio, si sentivano solo i rumori della natura.
"Quanto manca?"
"Qualche minuto ancora"
Sbuffò.
"Sembri proprio un bambino, lo sai?"
"Mh, tanto non mi interessa"Alzò le braccia per stiracchiarsi.
Rimasi ferma ad osservarlo.Non era cambiato molto dall'ultima volta che l'avevo visto.
L'altezza era rimasta praticamente la stessa, i capelli ora li portava più corti, rasati dietro la nuca. Non portava più gli occhiali, adesso teneva una benda nera."Lo sai che è maleducazione fissare?"
Mi ripresi da quello stato di trance.
"Non ti stavo osservando"
"È almeno un minuto che mi squadri, non è che perchè porto la benda non riesco a vedere"Mi morsi il labbro.
"Avanti, cosa vuoi sapere"
"Niente"
"Dai su, non sono come te, sono aperto a qualsiasi tipo di domanda"
"Cosa significa che non sei come me?!"
"Nessuno dei tuoi compagni sa qualcosa su di te, tranne Megumi, ovviamente"
"In base a cosa lo dici?"
"Gojo-sensei ma quale è la tecnica di Hina? Gojo-sensei ma qual è il cognome di Hina?"Stava provando ad imitare Yuji, nel mentre muoveva le mani con fare giocoso.
"I-io.."
"Lo sai che prima o poi salterà fuori, vero?"
"A cosa ti riferisci?" "Se parli della tecnica è inutile che mi fai la ramazina, nemmeno io so quale è"
"Non dire cavolate Hina, ne sei consapevole"
"Non è vero"
"E come hai fatto a fare fuori quella maledizione, eh?"
"Non lo so"
"Farò finta di crederti, per adesso""Siamo arrivati"
"Oh, non me ne ero neanche reso conto"
"Come vedi non abbiamo scavalcato niente"
"Torniamo indietro"
"Cosa?!"
"Dobbiamo capire da dove iniziano le transenne"Tornammo indietro di qualche metro.
Satoru si muoveva velocemente mentre io cercavo di stargli dietro il più possibile."Trovato qualcosa?"
Si era accovacciato a terra e teneva tra le mani quello che rimaneva del fatidico filo giallo e nero.
"È stato morso"
"Morso?"
"Avvicinati"Seguii ciò che mi aveva detto e mi avvicinai a lui ponendomi al suo stesso livello, per quanto fosse possibile.
"Guarda qui" "Sono chiari segni di un morso"
"Sarà stato un animale no?"
"L'avremmo già identificato a quest'ora"
"Magari si è nascosto"
"Ripeto, l'avremmo già trovato"
"Cosa pensi che sia, una maledizione?" Lo schernii.
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ritrovarsi - megumi fushiguro
RomanceHina Geto è una ragazza che vive un'apparente vita normale, lontano dalla stregoneria e sopratutto lontano dagli stregoni. Sembra però che quest'ultimi non abbiano proprio voglia di lasciarla andare. A causa di un suo errore sarà costretta a dover t...