Tra tutte le persone proprio lui doveva presentarsi?
"Ben ritornata dal mondo dei morti"
"Che cosa vuoi?"
"Un grazie non mi dispiacerebbe mica"
"Grazie per?"
"Per aver evitato che ti frantumassi il cranio al suolo?"Mentre parlava teneva le mani dietro la schiena, il suo tipico sorriso beffardo non lo aveva abbandonato.
"Ti ricordi qualcosa?"
"Solo che stavamo conversando, o meglio, litigando, e poi buio" "Nanami dov'è?"
"In missione"
"Di già?!"
"Lui ora che è ritornato è a tutti gli effetti uno stregone, la scuola l'ha completata"
"Mh" "Non dategli missioni troppo complicate"
"Paura che non torni a casa?"
"Ti sembra il modo di scherzare?!"
Presi il cuscino da dietro la mia testa e glielo lanciai. Ovviamente non arrivò mai a destinazione a causa del suo infinito ma in compenso mi si spostò l'ago."Aia cazzo"
"Visto cosa succede quando ti comporti da bambina cattiva"
"Non sono una bambina!"
"Da come ti comporti non si direbbe"
"Sei venuto te ad infastidirmi"
"Avresti preferito aspettare Nanami tutto il tempo qui?"
"Sarei potuta andare da sola genio"
"E sai anche quale è la tua stanza?"Ammutolii, non si era neanche degnato di dirmi dove si trovasse.
"Stai perdendo sangue, stai ferma"
"Cosa?"
"L'ago si è mosso"
"Non voglio guardare!"
"Fifona"
"Satoru!""Vai ad aspettare fuori"
Se non ci fossi tu Shoko."Vedo che non sono il benvenuto" "Ti lascio qui le chiavi"
Non feci neanche in tempo a fermarlo che sgattaiolò subito fuori.
Rimasi con un espressione confusa in volto, Shoko probabilmente se ne accorse, infatti diede immediatamente risposta alle mie domande mentali."Si sente in colpa ma non vuole chiederti scusa"
"Quindi mi ha dato la sua stanza"
"Direi di sì"
"Come fai a capirlo al volo?"
"Ci conosciamo da tanti anni ormai, da ancor prima che Suguru ti portasse all'istituto. Col tempo ho imparato a comprendere i suoi gesti" "È dannatamente orgoglioso"Non risposi. Cercavo di comprendere il motivo del suo rude comportamento nei miei confronti.
"Che senso ha trattarmi male se poi viene a chiedere, indirettamente, perdono?"
"Vi odiate a vicenda ma a lui risulta più difficile trattarti male"
"Come mai?"
"Questa è una conversazione che avrete tu e lui quando vorrete"Finito di disinfettarmi il braccio mi appoggiò della garza sopra il piccolo foro creato dall'ago, per poi scotchare il tutto.
"Per i prossimi giorni stai a riposo, avviserò chi di dovere che non potrai partecipare agli allenamenti finché non sarai guarita"
"Grazie""Non vai?"
"Tu sai chi è Okkotsu?"
"Cosa vuoi sapere?"
"È uno studente?"
"Sì"
"Non è del primo anno vero?"
"No...come mai tutte queste domande?"
"Sono...curiosa"
"Bhe sappi che non ti dirò altro, vai in camera"
"Perchè no?"
"Non ti interessa sapere chi è, non è nel tuo anno quindi non ci avrai a che fare"Presi le chiavi che Satoru mi aveva lasciato sul tavolino vicino all'entrata e uscii.
"Cos'è, ti sei presa una cotta per Okkotsu?"
Diventai subito rossa in viso. Che diamine insinuava?!
"Ma che dici cretino!"
"Ahh, ho capito, vuoi sfidarlo perchè ha osato prendere la stanza di Suguru"Non gli risposi neanche, aumentai il passo per dirigermi verso i dormitori, o meglio, ci provai. Non avevo idea di dove fossi. Di sicuro non ero dal preside e di certo non sarei ritornata da lui per chiedergli informazioni. In qualche modo me la sarei cavata.
All'uscita non riuscii a intravedere nemmeno un cartello che riportasse qualche indicazione.
Iniziai a girovagare a caso, alla ricerca di qualche particolare che mi ritornasse familiare.
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ritrovarsi - megumi fushiguro
RomanceHina Geto è una ragazza che vive un'apparente vita normale, lontano dalla stregoneria e sopratutto lontano dagli stregoni. Sembra però che quest'ultimi non abbiano proprio voglia di lasciarla andare. A causa di un suo errore sarà costretta a dover t...