Capitolo 3 Pensieri

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Il primo giorno di scuola è andato, ho scambiato quattro chiacchiere con quasi tutti i miei compagni e sembrano carini, tutti tranne Walter, lui se ne è rimasto al suo posto fissando un punto qualunque.

Quando siamo usciti Richi e Maria si sono offerti di farmi fare un giro turistico di Roma. Che bello sono elettrizzata. Cosa mi metto?

Vado nella cabina armadio e trovo una camicetta celeste, lascio i jeans di oggi, indosso il cardigan perché le temperature si erano abbassate di pomeriggio e mi infilo gli anfibi neri. Aggiungo anche una borsa di Armani a rifiniture celesti e bianche proprio come i vestiti che indossavo.
Do una aggiustata al trucco aggiungendo una matita celeste e sono pronta.
Controllo l'ora e mi accorgo che sono le 16:20, bene tra dieci minuti saranno qua Richi e Maria, ma aspetta un momento come ci saremo spostati per Roma ?

Sento suonare il campanello, avverto mamma che avrei aperto io e che sarei andata a fare un giro con dei miei compagni di classe.

Apro la porta e mi trovo davanti Maria tutta sorridente, sposto un attimo gli occhi e noto una Ford fiesta nera con alla guida suo fratello gemello Walter, dietro ci sta seduto Richi che mi saluta allegro. Cavolo, non sapevo ci sarebbe stato anche lui, mi mette sempre un po' in soggezione quel suo sguardo fisso sotto quella frangia castana scura, Walter ma perché sei così strano?

Maria richiama la mia attenzione e mi trascina in macchina, lei sale davanti e io dietro insieme a Richi. Saluto i ragazzi ma l'unica risposta che mi arriva è quella di Richi. Bene dovrò stare tutto il pomeriggio nella macchina di uno che neanche mi rivolge la parola.

Il pomeriggio è passato in fretta, siamo stati al Colosseo, eur, pantheon, San Pietro, piazza di Spagna e tutti i monumenti più belli di Roma. Finalmente conosco la città dove abito. È stupenda, affascinante. Mi hanno promesso che sabato sera mi avrebbero portato in una trattoria tipica romani in centro e poi mi avrebbero fatto visitare Roma di notte. Il mio sogno Sin da piccola! Walter non ha spiccicato parola che tristezza mi dispiace che stia così.

Sono le sette, e sono appena tornata, faccio quei pochi compiti che mi avevano dato e poi un bel bagno rilassante. Alle otto e dieci sono in pigiama pronta per cenare.

Dopo cena mi preparo i vestiti lo zaino, guardo un po' di TV e crollo in un sonno profondo.

Verso le due di notte mi svegliano i miei soliti incubi. Credo di non aver fatto molto casino però, infatti i miei dormono. Cerco di calmarmi, bevo un po' di acqua, controllo il cellulare facendo poi un giro su tumbrl, riusciva sempre a tranquillizzarmi. Non riesco a prendere comunque sonno, mi giro e rigiro nel letto pensando a lui, a Walter. Perché si comporta così?
Perché sta così?
Perché non parla mai?
Cosa sarà mai successo tra lui e la sua fidanzata?
Le domande sono troppe e verso le quattro riesco a prendere sonno.

Mi sveglio la mattina un po' indolenzita al suono della sveglia.
Mi preparo per un'altra giornata di scuola e alle 7:45 sono fuori casa. Sarebbero passati a prendermi maria e suo fratello dato che sono di strada. Infatti dopo cinque minuti si ferma la Ford nel vialetto di casa mia.
Salgo e saluto ovviamente l'unica risposta è di maria. Durante il tragitto verso la scuola non faccio a meno di guardare il volto di Walter dallo specchietto. Ha gli occhi ricoperti dalla frangia castana. I capelli sembrano soffici e ricci. La pelle candida. Ma il suo umore nero.
Mi dispiace tanto. In fondo non abbiamo neanche diciotto anni e vederlo così mi rattrista. Anzi no sia lui che maria avevano appena compiuto diciott'anni, me lo aveva detto il primo giorno di scuola qua a Roma. Lui si accorge che lo sto osservando da parecchio così alza gli occhi guardandomi dallo specchietto. Io mi volto subito e guardo fuori dal finestrino .
Siamo davanti scuola ci scende e lui va a parcheggiare. Rimaniamo sole io e Maria, così ne approfitto per chiederle del fratello.
« Sai mio fratello da quando aveva quattordici anni che era innamorato follemente di questa ragazza, alla fine le chiede di passare un po' di tempo con lui, finché non si fidanzarono. Erano una coppia bellissima, si vedeva il loro amore nei loro sguardi da chilometri. È stato il primo amore e anche l'unico di mio fratello. Ma poi lei se ne è andata in Canada dai suoi nonni senza dire niente a Walter, così dal nulla l'ha lasciato solo e ora è quasi un anno che Walter parla poco, anzi per niente e non gli importa niente di nessuno »
Mi viene spontaneo :« cavolo che brutta storia, anche se non lo conosco mi dispiace moltissimo »
Maria mi sorride e ci dirigiamo in classe .

••••••••••••••••••••••••••••••••NOTE•••••
3º capitolo che me dite ? È pieno di scoperte ......gli incubi, Walter...
Chissà cosa ci sarà nel 4º.
Lasciatemi dei commenti e ditemi come vi sembra, è la mia prima storia e i consigli sono sempre ben accetti.
Alla prossima 🎈

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