Mi siedo sugli spalti insieme a maria che è venuta con Richi, anche lui fa parte della squadra del
quartiere, la partita credo che stia procedendo bene.
Non so niente di calcio lo ammetto, ma vedo Walter calmo e sicuro di se, ha parato già due goal e la sua squadra ne ha fatti tre dunque credo che per ora stiamo tre a zero, forse...ehm non ne sono certa, il mio vecchio fidanzato mi ha portato solo una volta alle sue partite, mi parlava tanto di calcio però e credo che sia così.Ecco sono riuscita a pensare a quello là, ancora.
Non ci posso credere, non me lo toglierò più dalla testa. Sono passati due anni quasi e io sono ancora distrutta.
Adesso che sto provando a vivere di nuovo vengono a galla così tanti ricordi che fanno così male, non riesco nemmeno a godermi Walter, le sue attenzioni, la nuova vita qua a Roma, gli amici, tutto mi riporta a lui, a noi e è un macigno che porto da così tanto tempo sulle spalle che sono così stanca!
La cosa di cui sono veramente felice è Walter che purtroppo sa come mi sento e cerca in tutti modi di aiutarmi, io però credo che non riesca a fare lo stesso per lui e questo mi demoralizza e non poco.
Sono una fallimento!Ecco la Greta che è in me, che cerco di nascondere, anzi reprimere e non far uscire mai.
La Greta brutta, fallita, demoralizzata, ferita, grassa, sola, stressata e chi più ne a più ne metta!Sono così e non posso farci niente!
Sento che sto per piangere e non posso, sono allo stadio nel bel mezzo della partita, non so più nemmeno quanto stanno.Scendo velocemente dagli spalti e mi ritrovo nel parcheggio cammino velocemente verso non so dove e mi ritrovo sotto un albero seduta su una panchina in disparte.
Lascio andare tutte le lacrime.
È tutto così silenzioso, si sentono solo i miei singhiozzi e qualche schiamazzo dello stadio.
Piango.
Piango per me, per il mio ex, per tutte le mie ferite, per Walter, Richi, Maria...
Maria!
Non sono mai riuscita ad avere una migliora amica!
Lei cosa è per me?
Sento un forte mal di testa dovuto al pianto che mi distoglie dai miei pensieri e un attimo dopo vengo abbracciata, si, è proprio lei.
Maria mi abbraccia nel bel mezzo dello parcheggio dello stadio mentre io sono scoppiata di nuovo!Finisco le mie lacrime abbracciata a lei e quando mi vede più calma prende parola.
« Ehi, cosa è successo ?» chiede sfiorandomi la guancia con la mano.
« Niente, lascia stare mari » ecco, mi sono di nuovo chiusa in me stessa! Non poso a crederci.
"Stupida Greta apriti con le persone! "
Me lo ripeteva sempre lui quando non riuscivo a sfogarmi e stavo male." Apriti con le persone"
Sento rimbombare nella mia testa la sua voce che ripete questa frase."Apriti con le persone"
« Io... Io non so cosa mi sia successo là dentro, solo ho pensato alla mia vecchia vita, a Walter a te e tutto questo mi ha fatto scoppiare. Scusami, non piango mai in realtà, ma sono veramente arrivata al limite!»
Mi abbraccia senza proferire parola, sembra mi abbia capito e sono felice per questo.
« Ehi, io ci sono, quando te la senti di parlare basta che mi chiami. Okay?» dice sorridendomi.
L'abbraccio come risposta non riuscendo a dire nulla.Credo diventi mia amica.
Lo credo veramente.Rientriamo nello stadio, ma noto che c'è la pausa tra un tempo e l'altro. Ehm come si chiama ?
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Carpe diem
RomanceGreta, ragazza di paese che si trasferisce a Roma per motivi di lavoro dei suoi genitori. Ha un passato abbastanza difficile pieno di sofferenze amorose, è rimasta sola in tutta la sua adolescenza. Ha problemi a rapportarsi con le persone e a fidars...