Capitolo 19 Chimica

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Sento suonare al campanello di casa così mi sbrigo ad aprire.

Apro la porta e mi ritrovo davanti due occhioni nerissimi e cupi. Walti!

Cavolo non sono neanche le due e già è venuto, io sono in condizioni pietose con la tuta e spettinata!

Continua a fissarmi così gli faccio cenno di entrare.

Lo guardo per un momento, sembra il Walter di una volta. Il suo volto è triste e i suoi occhi sono talmente neri che non lasciano trasparire altro che tristezza e malinconia.

Lo abbraccio.
Questo gesto mi viene spontaneo, non so neanche io perchè l'abbia fatto.
Gli allaccio le braccia al collo e lo stringo a me, come per dirgli che il messaggio che gli avevo scritto a scuola era vero.

All'inizio sembra sorpreso di questo mio gesto ma poi si lascia andare e mi prende la testa tra una mano mente l'altra la lascia sulla mia schiena.

« Scusa! » dico velocemente.
« Io... Io mi sono paralizzata al sentire quelle parole, volevo dire qualcosa ma mi sono bloccata. Ho sbagliato perdonami Walti!»
Lui mi stringe più a se quando pronuncio il suo nome.
« Provo le stesse sensazioni tue, ho delle ferite ancora aperte che non sembrano rimarginarsi, durante la partita non mi ha chiamato mia madre ma sono dovuta uscire perché mi stavo sentendo male, ho pensato per un attimo a lui e mi sono uscite subito le lacrime.
Lui ha preso tutto di me e mi ha lasciata così: incapace di dimostrare emozioni, sola, e ferita.
Devo tanto a lui, ma quel tanto non basta. »
Ci stacchiamo e mi fissa negli occhi.
« Walti io con te mi sento viva, ma perdonami se non riesco a darti tutto quello che ti meriti, spero che con il tempo le cose cambino!»

C'è un attimo di silenzio che sembra non finire mai e poi si sente il suono di una risata.
Un momento... Walter è scoppiato a ridere proprio qui davanti a me ?? Dopo tutto quello che gli avevo detto si mette a ridere?!

Lo lascio li andandomi a sedere sul divano quando mi raggiunge ancora ridendo:« Siamo due casini incasinati »
Scoppio a ridere anche io.
È così scemo e tremendamente bello quando ride.

Prendo un cuscino dal divano e inizio a tirarglielo e lui poco dopo fa lo stesso.

Finiamo stesi sul tappeto sotto il divano con il fiatone.

Mi giro per guardarlo negli occhi ma faccio la mossa sbagliata.
Il suo sguardo su di me, quello sguardo mi manda completamente fuori di testa. Lo fisso perché i suoi occhi non mi bastano mai!

Mi prende la mano e si sdraia con l'altro braccio sotto la testa.
« Due casini incasinati...» sussurra.

Non so come io faccia ma mi avvicino ancora a lui poggiando la testa sul suo petto :« signorino lei era venuto per studiare chimica !» lo prendo in giro.

Mi prende i fianchi e mi appoggia sopra di lui.
No!
Peso troppo!

« Walti mettimi giù, ti peso! »
« Ma smettila! » mi rimprovera
« Veramente hai creduto alla scusa di chimica? Bimba ma non lo sai che sono il più bravo della classe ?»
Dice avvicinandosi al mio viso.

Questa poca distanza mi toglie quella poca lucidità che mi era rimasta.

« Oh si devo dire che ci avevo pensato ma, boh, non si sa mai » dico semplicemente.

« ecco perché volevo venire da te....» dico per poi baciarmi.

Un bacio a stampo che non mi basta.
Gli mordo leggermente il labbro inferiore per farmi dare l'accesso è il bacio si trasforma in più passionale e bisognoso l'uno dell'altra.

« Hai capito la bimba ! » mi dice con un sorrisetto malizioso.
Mi vergogno tremendamente così mi metto un cuscino in faccia.

« Toglilo! Sei bella quando diventi rossa, i tuoi occhi sembrano ancora più verdi!» dice e mi toglie il cuscino.

Mi accorgo di essere ancora sopra di lui così scendo a baciargli il collo e quando lo sento mugugnare smetto .
« E questo non è niente mio caro bimbo!» dico maliziosa.

Il suo sguardo si illumina ma prima che possa fare qualcosa mi alzo e vado in cucina.

Prendo una coca e due bicchieri.
Poi prendo due fette della torta che aveva fatto la mamma dal frigo e torno in salotto. Lo trovo seduto sul divano che mi fissa.
Solo ora mi accorgo delle mie condizioni.
« scusami ma avevo il ciclo e mi sono cambiata e te sei venuto prima e cavolo ho veramente detto quello che ho detto?!» dico portandomi una mano davanti alle labbra.
Walti scoppia a ridere rumorosamente e io non posso fare altro che seguirlo !

Bene, ecco un altro capitolo la situazione sembra essersi risolta. I nostri casini incasinati sembrano aver chiarito.

Sono al mare e sto scrivendo solo per voi. Siete pochi ma mi rendete felicissima!
Fatemi sapere, commentate e correggetemi!
Alla prossima 🎈
Spero di pubblicare al più presto perché qua il 3G non prende 👎

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