Capitolo 4 Roma di notte

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Le giornate passarono in fretta e finalmente è arrivato sabato. Sto nella cabina armadio cercando qualcosa da mettermi. Sono nel panico, decido così di chiamare Maria per aiutarmi. Dopo dieci minuti sento suonare alla porta.
Finalmente qualcuno in mio soccorso!
Sento mia madre che le dice di salire le scale e andare in camera mia così mi avvio verso il corridoio per farle incontro. Cavolo non sapevo portasse anche Walter! Sono in pantaloncini e reggiseno che stavo provando i vestiti e ora ? Sento Maria ridere si avvicina al mio orecchio e dice :« Scusami, ma come sai ancora non ho la patente e poi avevo paura a lasciarlo solo in casa»
Io corro subito in camera e mi infilo la prima maglietta che capita. Saluto tutti e stranamente Walter mi fa un cenno con la testa. Lo invito ad accomodarsi sul letto mentre io e sua sorella ci infiliamo letteralmente nella cabina armadio. Alla fine opto per un vestitino svolazzante blu elettrico gli anfibi e una giacchettina di jeans nera. Metto un po di eye-liner nero con i brillantini e tanto mascara. Raccolgo appena i capelli. Esco e Maria si congratula da sola per l'abbinamento scelto. Walter alza appena gli occhi mi fissa per un secondo e poi torna a fissare un punto qualsiasi della stanza.

Maria era già pronta, si era messa un tubino nero non volgare e degli stivaletti neri con delle borchie.
Walter, beh Walter era vestito con una camicia nera aderente e dei jeans strappati ai piedi portava le adidas superstar era bello si, era proprio bello.

Usciamo tutti e tre da casa mia e passiamo a prendere Richi. Lui ha una maglietta blu della hollister jeans chiari e superga bianche. Siamo seduti a tavolino tutti e quattro e stiamo parlando della scuola tutti tranne lui. Lui guarda fuori dalla finestra vicino al nostro tavolino. Il cameriere viene per ordinare e finalmente lo sento parlare. Wow. Ha una voce così, così calda da uomo. Forse mi sta facendo questo effetto soltanto perché è la prima volta che lo sento parlare. Ordiniamo tutti e dopo aver finito di mangiare e aver pagato andiamo a farci un giro.

La prima cosa che voglio vedere è il Colosseo!
Ho sempre sognato di ammirare il Colosseo di notte. Mi ha sempre affascinato questa struttura così vecchia che non muore mai. Il Colosseo è eterno! Non so perché ma io ci vedo anche qualcosa di romantico. Forse sono matta !

Siamo davanti a san Pietro i piedi cominciamo a farmi male i piedi, abbiamo camminato parecchio!
Ad un certo punto sento un tuono e improvvisamente si mette a piovere.
Cavolo non ci voleva. Maria mi prende per mano e iniziamo a correre tra le stradine di Roma per arrivare il più in fretta possibile alla macchina. Ad un certo punto mi ritrovo con le chiappe a terra. Ho inciampato in qualcosa e sono caduta. Richi si mette a ridere, maria non si accorge e continua a camminare. Cerco di rialzarmi ma non ci riesco. Ad un certo punto sento una voce dietro di me :« Oh no, ti sei fatta male ?» mi volto sorpresa e mi accorgo che Walter si è appena chinato su di me per aiutarmi ad alzarmi. Mi appoggio su di lui e capisco che la mia caviglia destra aveva qualcosa che non andava, in più mi sono anche sbucciata entrambi i gomiti. Mi sfugge un gemito di dolore, Walter se ne accorge così stringe la sua presa su di me. Ah che buon profumo, non me ne ero mai accorta. Sono in tilt quando mi accorgo che mi stanno sollevando da terra. Oh no, ma sono in braccio a Walter. Non riesco più a pensare il suo profumo è inebriante.

La pioggia non cessa anzi ha cominciato ad essere più forte così cominciamo a correre. Io ovviamente in collo a Walter. Il parcheggio è vicino. Maria si gira e si accorge di quello che ha fatto Walter. Vedo che è rimasta a bocca aperta, evidentemente neanche lei se lo aspettava. Riprende a correre e dopo qualche passo siamo davanti alla macchina. Walter mi adagia lentamente sul sedile anteriore proprio accanto a lui. Sono un po' a disagio, non sono magra come le altre! Non sono neanche obesa ma ho la ciccia. Credo che ho pesato molto a Walter e ora sto male.

Siamo tutti e 4 in macchina. Roma è bella anche quando piove. Maria da dietro si alza per accendere la radio e mi sussurra velocemente in un orecchio :« Ma cosa gli hai fatto? »
Sorrido innocentemente e Walter se ne accorge. Scendiamo Richi e ci avviamo verso casa mia.

Arrivata davanti casa saluto entrambi, ma con un po' di delusione noto che mi risponde solamente maria. Cerco di camminare ma non ci riesco e appena sento che sto per cadere due braccia mi cingono la vita e mi accompagnano verso la porta. Sento il suo odore inebriarmi. Il suo soffio sul mio collo che mi provoca brividi. Oh Greta ma la smetti? Vedo mia madre che ha appena aperto la porta. Le spiego cosa è successo e saluto Walter che mi risponde con un cenno di testa.

Mia madre mi ha aiutato a mettermi a letto e mi ha medicato i gomiti e la caviglia.
Controllo il cellulare e mi accorgo di una notifica: un messaggio.
" Come va la caviglia ? "
Non ho salvato questo numero così scrivo velocemente :
" chi sei?"
" Walter"
Walter ?!?! Ma cosa?! Non ci credo. È una settimana che lo conosco e è la prima volta che lo vedo interagire con qualcuno!
" Diciamo bene, ci ho messo la pomata, il dolore è passato ma non riesco a camminare "
La risposta non tarda ad arrivare.
" Mi dispiace, se ti serve qualche passaggio io sono sempre libero. Spero ti passi presto"
Leggo sbalordita. Questo ragazzo è pieno di sorprese.
"Oh grazie mille Walter"
" Di niente. Ora riposati, buonanotte GRE "
Oh no no no no no, ancora questo nomignolo ?!
Il mio primo e unico fidanzato, colui che mi ha fatto soffrire, e stare molto male mi chiamava sempre così ! Che incubo.
" Notte Walter "

Mi addormento un po' confusa.
Leggere quel nomignolo mi ha fatto tornare alla mente brutti ricordi non ci voleva, ma sono comunque contenta di come sia andata la serata.

••••••••••••••••••••••••••••••••NOTE•••••

Che sorpresa Walter!
Come mai si è preso cura di Greta ?
Cosa succederà?
Penso di scrivere al più presto .
Alla prossima 🎈

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