Mentre, scortato da due guardie, Paul si accingeva ad entrare nell'ascensore più esclusivo della torre, quello che conduceva direttamente alla cupola superiore e a cui pochi avevano accesso, era pieno di dubbi e timori.
Le guardie si erano presentate quella mattina alla porta del suo appartamento per dirgli che era stato convocato con urgenza da Giove. Ma cosa poteva volere da lui, un modesto ex-mobile, ora assistente domestico di Eos, il potente Super Computer di Amoi? Aveva forse a che fare col fatto che il suo Maestro non era tornato a casa negli ultimi tre giorni?'
Nella cabina che si elevava velocemente senza emettere il minimo rumore, Paul respirò in profondità e si decise a dar voce alle sue preoccupazioni.
"Sono in qualche guaio?" chiese alla guardia alla sua destra, che gli era sembrata più socievole dell'altra.
"Non ho informazioni al riguardo, ma anche se ne avessi, non sarei autorizzato a rivelarle. Mi dispiace," rispose questi gentilmente.
"Capisco, grazie lo stesso."
A differenza di tutti i mobili e gli animali domestici di Eos, che si tenevano alla larga dalle guardie perché avere a che fare con loro significava quasi sempre problemi in corso, Paul vi era abituato e non le temeva. Le vedeva andare e venire tutti i giorni nell'appartamento in cui viveva per questioni legate al lavoro del suo Maestro.
Paul era molto ospitale e offriva sempre loro qualcosa da bere - di solito the, caffè, o un succo di frutta - e da mangiare - un sandwich, una fetta di torta, oppure qualche biscotto. Non offriva mai loro alcolici perché il suo Maestro non voleva che il divertimento e il lavoro si mescolassero.
Anche se non l'aveva mai confessato a nessuno, Paul avrebbe tanto desiderato che le guardie si fermassero a cena ogni tanto - avrebbe preparato per loro un succulento banchetto - ma il suo Maestro era rigoroso e non amava la vita mondana. Fatta eccezione per quelle fugaci riunioni di lavoro, non avevano mai avuto ospiti.
I pasti che cucinava quotidianamente erano semplici, frugali e bilanciati - così era la volontà dell'Elite che serviva - ma Paul li trovava alquanto noiosi. Non ne aveva mai avuto la possibilità, ma gli sarebbe piaciuto dar libero sfogo alla fantasia in cucina e provare qualcosa di nuovo.
Dopo un corto viaggio, le porte dell'ascensore si aprirono. Gli androidi accompagnarono il giovane eunuco, che aveva i capelli del colore dell'oro chiaro, lunghi e lisci, davanti alla grande porta specchio che separava il santuario dal resto della torre.
"Dovrai entrare da solo, ragazzo," lo avvertì la guardia che gli aveva parlato amabilmente poco prima. "Il Creatore ha revocato a tutti noi il permesso di entrare. Sei ammesso soltanto tu."
Paul deglutì, si armò di coraggio e posò la mano sulla liscia superficie metallica. Questa si aprì, scorrendo silenziosamente da destra verso sinistra, per poi richiudersi subito dopo il suo passaggio. Il riverberante ronzio metallico dell'interno gli fece subito girare la testa; Paul impiegò alcuni secondi per abituarsi al rumore e alla sgradevole sensazione d'elettricità sulla pelle.
Poi lo vide. Il suo Maestro galleggiava in un cono di luce al centro della stanza. Era privo di abiti e sembrava addormentato. I suoi lunghi capelli d'onice fluttuavano come se fossero immersi nell'acqua.
Minuscole particelle di luce si raggrupparono dagli angoli verso centro della stanza e diedero forma a un'eterea figura umanoide. Paul dovette dar fondo a tutto il suo contegno da mobile per non urlare e fuggire spaventato. Ebbe addirittura il sangue freddo di inginocchiarsi e abbassare lo sguardo, come dettava l'etichetta.
"Benvenuto, Paul," lo accolse l'IA. "Rialzati pure."
Il giovane obbedì e rivolse la propria attenzione alla maestosa immagine che si ergeva imponente d'avanti a lui. Aveva mille volte provato a immaginare che aspetto avesse Giove, ma non si era minimamente avvicinato alla realtà. Lo trovò misterioso e regale, ma anche un po' inquietante.
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Libro 3: Catarsi e redenzione - Risorgere dalle ceneri di Herbay
FanfictionLibro 3 della serie: Risorgere dalle ceneri di Herbay Basata sul romanzo Ai No Kusabi di Reiko Yoshihara Riki ha perdonato Iason e sono pronti a proseguire la loro vita insieme, o così pare, ma il meticcio ha alcune questioni in sospeso dal suo pass...