Libro 3: Catarsi e redenzione - Risorgere dalle ceneri di Herbay

Il ritrovamento di Kirie

Non era stato facile per Riki dare a Iason una seconda chance, ma da quando avevano discusso pesantemente sulla sorte di Daryl e aperto una finestra sul loro tormentato passato, le cose sembravano girare abbastanza bene tra loro.

Il dramma vissuto da Guy li aveva avvicinati, dando a Iason la scossa di cui aveva bisogno per comprendere il punto di vista del suo compagno. Ora che aveva rischiato di perderlo, inoltre, non dava più per scontato che Riki sarebbe rimasto per sempre al suo fianco.

Non era un concetto facile da mettere in pratica per il Blondie più evoluto di Amoi, qualche sporadica e perdonabile ricaduta ai vecchi atteggiamenti dittatoriali era inevitabile, ma stava facendo del suo meglio per raggiungere una relazione paritaria e Riki apprezzava lo sforzo.

Jenny era l'angelo del focolare; sempre attenta e premurosa, aveva conquistato anche il burbero padrone di casa dal cuore sintetico. Il suo compagno, Antonio, un uomo sui cinquanta dall'aspetto corpulento, animo gioioso e grande generosità, era un agricoltore che lavorava nei campi allestiti a Nuova Ceres durante la ricostruzione di Herbay e spesso, alla sera, andava a prendere Jenny per riportarla a casa dal lavoro.

A volte, i due meticci rimanevano a cena; Iason e Riki avevano preso anche lui in simpatia ed erano arrivati a considerarli membri della famiglia. Iason aveva regalato a Jenny una collana d'incomparabile bellezza degna della più sontuosa serata a Parthea e ad Antonio un nuovo trattore munito di tutte le più recenti tecnologie.

In sostanza, Riki non aveva di che lamentarsi, ma aveva ancora una faccenda in sospeso da risolvere.

Due settimane prima – per l'esattezza, il giorno in cui avevano festeggiato l'uscita di Guy dal bunker – Cal gli aveva consegnato un appunto con l'indirizzo della struttura sanitaria dove soggiornava Kirie. Da allora, ogni tanto, lo tirava fuori dalla tasca della giacca, lo guardava e lo sventolava tra le dita. Una parte di lui avrebbe voluto buttarlo e dimenticarsene – d'altronde, Kirie non era un suo problema – ma c'era una vocina che non faceva che ripetergli che sarebbe dovuto andare a trovarlo.

Riki aveva tanti motivi per odiarlo: Kirie aveva ingannato i Bison, venduto Guy a Iason, e generato grandi problemi nei bassifondi. A causa sua, molti meticci, tra cui lui stesso, erano stati duramente battuti dalla polizia di Midas. Come se ciò non fosse sufficiente, Kirie aveva dimostrato di essere uno spocchioso vanesio pieno di sé, pronto a tradire il suo migliore amico per un pugno di quattrini.

Eppure, Riki non riusciva a detestarlo completamente; forse perché, al di là delle sostanziali differenze tra loro, vedeva alcune similitudini. Anche Kirie era un meticcio trasformato in animale domestico, proprio come lui. Anche Kirie aveva creduto nell'illusione di una vita migliore. Anche Kirie, nel tentativo di emergere dalla miseria, era diventato una marionetta nelle mani dei Blondies.

Erano stati Iason e Raoul a trasformarlo in quello che era adesso, qualunque cosa fosse, e Riki se ne sentiva in parte responsabile. Inoltre, non riusciva a dimenticare che Kirie era andato a rifugiarsi proprio nell'armadio di casa sua e aveva chiesto il suo aiuto quando, ricercato dalla polizia di Midas per aver scoperto i segreti di Guardian, era in pericolo di vita.

In ultimo luogo, ma non meno importante, Riki sapeva che era l'unico che potesse aiutare Kirie in quel momento. L'unico che sapesse chi quel ragazzo fosse stato, cosa fosse diventato, perché, e che conoscesse la sua attuale ubicazione. Prima di cambiare idea, infilò l'appunto in tasca e salì in sella alla moto.

Fu un viaggio lungo perché la clinica si trovava a Janus, un distretto situato sul lato opposto di Midas rispetto a Nuova Ceres. Raggiunta la sua meta, andò subito in reception per chiedere informazioni.

"Buongiorno, sono venuto a trovare una persona."

"Nome e cognome del paziente?" domandò l'impiegato.