ALECK
<<Oh dio, Aleck!>>
Aumento di velocità quando le unghie lunghe della ragazza, di cui neanche ricordo il nome, si conficcano nella mia schiena provocandomi graffi superficiali.
La castana butta la testa all'indietro, chiude gli occhi, spalanca la bocca per continuare a gemere e ansimare di versi tra i più disgustosi e noncuranti, ed io già non vedo l'ora di venire.
Ma solo per mandarla via.
Mi faccio forza sulle braccia per non schiacciarla con il mio peso e, quando serra i denti in respiri più irregolari, capisco che è ad un passo dal provare il piacere più profondo e intenso.
E infatti, poco dopo la ragazza raggiunge l'orgasmo sotto di me.
Ma non mi fermo: se è qui, è perché ho bisogno di sentire quell'ondata di eccitazione scorrere nelle mie vene.
Nient'altro.
E non finirò fin quando questo non succederà.
Il corpo minuto della castana si contorce contro il mio, le labbra della sua intimità si stringono intorno alla mia lunghezza rigida ed è lì che ottengo ciò che voglio.
Esco da lei e chiudo gli occhi mentre il mio seme viene trattenuto dal preservativo.
Cazzo, finalmente.
Nella stanza si sentono solo i nostri respiri pesanti, io che mi sfilo il profilattico per buttarlo nel cestino vicino alla scrivania.
Mi stendo di fianco a lei sul mio letto e afferro il pacchetto di sigarette da sopra il comodino, accendendone una.
Quando la ragazza accenna ad avvicinarsi e poggiare la testa sul mio petto, mi scosto.
<<La strada la sai, no?>> domando.
<<Come? Per andare dove..?>>
<<Via da qui.>>
Non la guardo in viso, ma il soffitto nero pece che si è fatto improvvisamente interessante.
Eppure, di sottecchi scorgo la sua espressione sconvolta e sofferente.
<<Ma...>>
<<Non pensavi mica che ci saremmo messi insieme?>> trattengo una risata.
Io, Aleck Myers, in una relazione?
Ammetto che qualche volta ho provato ad immaginarmici, ma no. Non fa per me.
Il mio scopo è divertirmi, distrarmi per una mezz'oretta e non pensare ai problemi che attanagliano la mia vita, e il sesso ci riesce alla grande.
Ecco perché mi piace scopare.
La ragazza, visibilmente delusa e amareggiata, si alza dal letto mostrandomi tutta la sua nudità e si veste il più in fretta possibile. Neanche si prende il tempo di infilarsi le scarpe che esce dalla mia camera.
Mi alzo anch'io e mi infilo un paio di boxer e dei pantaloni puliti. Faccio un tiro e l'appetito delle quattro del pomeriggio mi spinge a raggiungere la cucina.
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Ocean Inside Me
Jugendliteratur"𝑀𝑖 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑣𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑖 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑒𝑠𝑡𝑎: 𝑑𝑎 𝑙𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑜, 𝑖𝑛 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜 𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑓𝑙𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑜𝑛𝑑𝑒 𝑛𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖" ; I Myers sono la famiglia p...