48 - ...please don't let them look through the curtains

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CALITHEA

Mai provato la sensazione di annegare?

L'acqua entra nelle vie respiratorie e nei polmoni causando uno spasmo della glottide prima, edema polmonare e ipossia poi. Trattenere il respiro diventa impossibile e il cuore inizia a battere più forte.

Solitamente, sono pochi i minuti ad intercorrere tra la perdita di coscienza e la morte. Circa, sette.

Dopo aver perso i sensi a causa della mancanza di ossigeno il cuore può continuare a battere per un breve periodo, ma, senza alcun intervento, l'arresto cardiaco e la morte sopraggiungono rapidamente.

Ma c'è qualcosa di peggiore che annegare. Qualcosa di più spaventoso e angosciante.

Rimanere bloccati in quei sette minuti.

Sento tutti i sintomi, le sensazioni opprimenti di un pugno spietato. I sette minuti passano in loop, l'arresto cardiaco non arriva, ma mi ritrovo a sperare che faccia ben presto il suo corso.

Un rumore sordo mi arriva alle orecchie; i fogli che stavo reggendo cadono dalle mie mani, sul tappeto della mia camera da letto.

"Mia"... C'è ancora qualcosa di effettivamente mio in questa casa?

Non riesco a staccare gli occhi dalle scritte che giacciono sul pavimento, seppur le lettere parono scomparire da un momento all'altro lasciandomi solo la vista di un bianco pallido.
Le mani che lo reggevano iniziano a sentire un formicolio fastidioso, le orecchie fischiano, il respiro accelera esponenzialmente.

Cali, Cali...

Le labbra mi si seccano, così come la gola. Grandi boccate d'aria fuoriescono da me stessa senza che me ne accorga, diventano man mano più grandi e disperate.

Ho appena dimenticato come si fa a respirare. Sento di star annegando.

Cali, Cali...

Percepisco la mancanza di ossigeno.
Spasma della glottide, edema polmonare, ipossia.

Spasma della glottide.
Edema polmonare.
Ipossia.
Arresto cardiaco.

Morte.

Cali, Cali...

<<Cali?>>

Una mano mi sfiora la spalla. La vedo di sfuggita, più o meno. È venosa, sono in grado di appurare solamente questo particolare.

La situazione al mio interno peggiora fin da subito non appena questo gesto viene compiuto. Non solo l'ossigeno mi manca, ma neanche mi importa più cercarlo.

Al posto del foglio bianco mi si pongono davanti un paio di occhi. Sembrano verdi, non ne sono sicura.

C'è qualcuno con me, ma nessuno dei due dice una parola.
Il silenzio viene colmato solamente dai miei respiri profondi. Solo che, a distanza di millesimi di secondi, i respiri si moltiplicano e diventano una coppia, muovendosi in armonia.

<<Non era mia nonna...>> sussurro in un filo di voce, completamente in tilt.

<<Che cosa?>>

<<Nonna Faye...>>

Non era mia nonna.

Il mio viso viene colto da un paio di mani fredde. Queste mi accarezzano le guance, mi riscaldano la pelle con gesti delicati e rassicuranti.

Sono gelide, com'è possibile che mi trasmettano solamente calore?

Cosa sta succedendo?

Delle dita scavano tra i miei capelli, a partire dal retro della nuca. Mi spingono con il capo contro un cuore pulsante. Ne sento il battito e il ritmo, che è costante e regolare.

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