Capitolo 12

933 59 4
                                    

Now playing: Summer Nights, John Travolta & Olivia Newton-John


«Cosa sai dirmi di Grayson?»

La domanda di Jamila arrivò mentre camminavamo fianco a fianco tra i corridoi della casa, di ritorno dalla cucina dove eravamo appena state per recuperare bevande analcoliche.

Il pomeriggio era trascorso tra giochi sulla spiaggia o in giardino, tuffi in piscina o nel mare poco distante, ed era terminato con il tradizionale show di fuochi d'artificio che la contea di Suffolk non si era risparmiata dall'organizzare. Quelle attività avevano inevitabilmente aperto di nuovo lo stomaco di tutti i presenti, per questo la cena che aveva seguito lo show - e che era consistita principalmente degli avanzi del pranzo - si era prolungata più del previsto ed aveva comportato la consumazione di gran parte dell'alcool presente. Dal momento però che i Giants avevano ormai cominciato la preparazione atletica per la prossima stagione sportiva, Nathan aveva chiamato uno stop all'alcool per tutti loro ormai da un po' e noi altri ci eravamo adeguati per solidarietà.

Voltandomi verso la ragazza al mio fianco, sollevai un sopracciglio mentre domandavo «perché me lo chiedi?»

In realtà, dal momento che lei e Grayson erano stati praticamente inseparabili per l'intera giornata, potevo perfettamente immaginare per quale motivo mi stesse ponendo quella domanda.

«Perché c'è un'alta probabilità che entro la fine di questa serata io mi ritrovi o sopra o sotto di lui,» non si fece problemi a replicare, «quindi vorrei almeno capire se sto per darla ad un idiota biondo e palestrato, o se invece posso stare tranquilla.»

Il modo in cui aveva parlato non poté che farmi ridere. «Puoi stare tranquilla, Gray è un tipo a posto.»

«Cosa vuol dire esattamente a posto?»

«È probabilmente l'amico più maturo e responsabile di Nate, è di solito lui a tenere sotto controllo gli altri,» dissi con una scrollata di spalle, aggiungendo poi in tono giocoso «infatti mi sorprende che tu sia andata per lui piuttosto che per qualcuno come Zeke.»

«Stai per caso dicendo che sono una persona poco matura e responsabile?» Scansai rapidamente il pugno che provò a piantare nel mio fianco, lasciandomi andare ad una risata. «Comunque sono carini entrambi, ma con Zeke ci ho a stento parlato qualche minuto visto che è stato troppo impegnato a provarci con te tutto il giorno.»

Alzai gli occhi al cielo a quell'insinuazione che, in fondo, avrei dovuto aspettarmi. «Non ci sta provando con me, lo conosco da anni e si comporta così con tutti.»

«Beh, allora rendi questa cosa chiara anche ad Harry.»

Quell'affermazione arrivò mentre stavamo attraversando il giardino dirette verso la spiaggia, dove gli altri ci stavano aspettando, e mi portò subito a voltarmi nuovamente nella sua direzione. «Ti ha detto qualcosa?»

«Non ce n'è bisogno, la sua faccia ogni volta che Zeke ti si avvicina è piuttosto eloquente.»

Aprii la bocca per ribadire che tra me e Zeke non ci fosse nulla, ma venni interrotta da Audrey e Chris che ci vennero incontro per aiutarci con le bibite che stavamo trasportando.

Sulla spiaggia, un falò era stato acceso e dei teli sistemati tutt'intorno sulla sabbia, occupati dai ragazzi intenti a chiacchierare e ridere ad alta voce. Sistemai le bevande nella ghiacciaia e poi, in automatico, cercai Harry con lo sguardo: lo trovai seduto accanto a Jesse, quest'ultimo con una chitarra in mano mentre provava distrattamente diversi accordi e, intanto, chiacchierava con il ragazzo al suo fianco. Prima che potessi anche solo pensare di raggiungerli, i miei piedi lasciarono la sabbia mentre qualcuno mi sollevava per caricarmi su una spalla muscolosa.

3000 Love SongsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora