Now playing: Crazy Little Thing Called Love, Queen
«Nate! Rispondi al citofono, dev'essere il corriere!»
Il lamento che il mio migliore amico emise dal soggiorno arrivò forte e chiaro fino alla mia stanza, ma lo sentii comunque obbedire a quella richiesta non poi così pacata. Intanto, una veloce occhiata al display del cellulare mi confermò che fossi, di fatto, in ritardo; infilai allora velocemente gli orecchini, i sandali e diedi un'ultima controllata alla tutina estiva che avevo indosso prima di afferrare borsa e giacca e uscire da quella stanza. Nathan aveva già ripreso la sua solita posizione sul divano davanti alla TV, sulla quale una partita dei Giants della scorsa stagione sportiva era in riproduzione: non era raro che passasse il sabato pomeriggio a rivedere vecchie partite per capire quali azioni riprendere e quali migliorare, ciò che invece era anomalo era che lo stesse facendo da solo piuttosto che in compagnia di qualche altro membro della squadra.
«Il corriere ha lasciato il pacco al portiere» m'informò quando mi sentì arrivare, senza staccare gli occhi dalla TV.
«Bene, grazie.» Controllai che nella borsa ci fosse tutto ma, prima di andar via, mi fermai accanto al divano per domandare, nel tono più casuale che riuscii ad utilizzare, «dove sono gli altri?»
Nathan scrollò distrattamente le spalle. «Questa settimana il coach ci ha aperto il culo, sono tutti a casa a riposarsi.»
«Anche Zeke?»
Solo alla pronuncia di quel nome lo sguardo di Nathan guizzò nella mia direzione. «Perché mi chiedi proprio di lui?»
Insospettita da quella reazione così anomala, soppesai per qualche secondo le mie parole prima di replicare «perché lui e Grayson sono sempre qui, il sabato.»
«Avresti potuto chiedermi anche di Gray, eppure mi hai chiesto solo di Zeke.»
«Perché so che Gray oggi è con Jamila» replicai, ricordandomi di una conversazione avuta la sera prima con la ragazza. «Perché sei così sulla difensiva?»
«Non sono sulla difensiva, semplicemente hai fatto una domanda molto specifica e voglio sapere perché.»
A quel punto roteai gli occhi al cielo con un sonoro lamento, avviandomi poi verso la porta. «Non ho tempo di discutere con te ora, ne riparliamo quando torno.»
«Aspetta.» In un attimo balzò in piedi e mi si parò davanti, bloccandomi la strada. Rimasi allora a guardarlo con le mani sui fianchi mentre prendeva un respiro profondo, con aria così seria che per qualche secondo mi preoccupai; quando alla fine parlò, mi fu tuttavia chiaro che quella preoccupazione fosse del tutto sprecata. «Se negli Hamptons è successo qualcosa tra te e Zeke, puoi dirmelo.»
«Che cosa?!»
«Prometto che non dirò nulla,» continuò convinto mentre io spalancavo la bocca, «sarò totalmente solidale e farò del mio meglio per supportare qualsiasi cosa—»
«Devi smetterla con questa storia,» lo interruppi duramente, «ti ho già detto che tra me e Zeke non c'è nulla.»
Nathan mi studiò attentamente per qualche secondo, ma si arrese quando nella mia espressione non dovette notare nulla di losco ma solo un grande fastidio. «Se tra voi non è successo niente allora perché mi sta evitando?»
«Sono sicura che non ti stia evitando e che sei solo drammatico.»
«Non sono drammatico.» Sollevai un sopracciglio a quell'affermazione che entrambi sapevamo essere una falsità, lui alzò gli occhi al cielo. «Va bene, a volte sono un po' drammatico, ma non questa volta.»
![](https://img.wattpad.com/cover/357987656-288-k277983.jpg)
STAI LEGGENDO
3000 Love Songs
Fanfiction«Julia?» «Mhm?» «Ricordi quando ti ho raccontato di quel ragazzo inglese che venne a studiare qui per un semestre e con cui sono stata per un periodo?» «Quello che credevi fosse la tua anima gemella e che invece ti ha mollata perché ha messo incint...