l'arrivo

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"Mi annoio" dico a bassa voce con la speranza che qualcuno mi abbia sentito, mi guardo intorno e noto che tutti stanno dormendo, quindi decido di prendere il telefono e di chiamare i miei amici, avvio una videochiamata , la prima a rispondere è Sara, poi seguita da Chiara, Mara,Andrea e Nico, loro sono i miei migliori amici sono tutti fan della Formula 1 chi di una scuderia e chi di un'altra, voglio bene a ognuno di loro, magari non siamo un gruppo molto attivo, ma appena qualcuno a bisogno tutti ci uniamo per aiutare,  passiamo molto tempo a parlare del più e del meno, tra risate e sorrisi ma ad un certo punto mi rendo conto che accanto a me c'era qualcuno che si muoveva, era proprio Oscar che si stava svegliando, saluto i miei amici e metto giù la chiamata.

Mi volto verso il ragazzo, ha i capelli arruffati e gli occhi gonfi, mi sta guardando confuso "perchè mi guardi cosi?" gli chiesi, non avevo idea del perché, "ehm, sei tutta sporca di cioccolato" e dopo aver pronunciato quest'ultima parola scoppia in una grossa risata, io invece sono corsa in bagno a controllare, ed era vero, una mezz'oretta prima mi ero bevuta una cioccolata calda con la speranza di riempire il mio stomaco già che stavo morendo di fame e nella cucina non c'era nulla di commestibile, ma non pensavo di essermi sporcata cosi tanto, nel mentre che mi controllo allo specchio dietro di me appare Oscar con in mano un pacchetto di salviette, "ho frugato nella tua borsa e ho trovato queste, spero ti possano servire" lo guardo e ne afferro subito una.

Passati cinque minuti esco dal bagno e mi accorgo che anche Safi e Lando si sono svegliati, "dormito bene sasa e la?" amo chiamarli cosi, non sono stata io a dargli quei soprannomi ma la sorellina di Safi, e da li anch'io li ho sempre chiamati cosi, "benissimo" mi risponde l'inglese "e voi?" aggiunge sasa che si trova davanti al ragazzo che le accarezza i capelli, "io non sono riuscita ad addormentarmi, ma Oscar da come russava immagino abbia dormito alla meraviglia" tutti scoppiamo a ridere dopo le mie parole, e dopo poco ci ritroviamo tutti davanti al tavolino a giocare a Uno, sta per finire la partita, siamo rimasti io e Lando, lo conosco da poco ma so che lui è molto competitivo, ma mai quanto me, ci guardiamo con sguardo di sfida, "uno" dice dopo aver buttato un +2, lo fisso e noto il suo sguardo soddisfatto e sicuro della vittoria, ma appena ci metto sopra un +4 il suo viso sbianca "uno" dico, "colore?", mi sono scordata di aver messo la carta che cambiava colore, "rosso il mio colore preferito" dico senza distogliere lo sguardo da Lando che ormai sa di aver perso, e dopo aver messo la mia ultima carta, sento di non essere più seduta sul divano, Oscar mi ha preso in braccio dalla felicita, sta ridendo, "hai vinto questa, ma non pensare di potermi battere nana" disse l'inglese, "lascialo perdere sei stata bravissima" mi disse l'altro ragazzo che nel frattempo mi ha dato bacio sulla guancia e lasciata a terra.

Manca poco all'atterraggio, dal finestrino si riescono a vedere le prime case di quel luogo a me sconosciuto, sono curiosa di visitare tutto, amo viaggiare ma non ho mai avuto la possibilità di conoscere tutto il mondo, ma solo una parte. "Hai degli occhi stupendi quando osservi quello che ti piace, sembri una bimba che osserva un gelato" mi disse il ragazzo al mio fianco, "grazie, io a differenza tua odio i miei occhi, lasciano troppe lacrime sul mio viso e non mi piace il colore", nemmeno il tempo di finire la frase che Oscar mi mostra il suo telefono, mi aveva scattato una foto mentre ero concentrata a guardare fuori, avrei voluto cancellarla subito ma dopo aver visto la faccia del ragazzo che mi sta sorridendo soddisfatto dello scatto mi sono limitata solo a ricambiare il sorriso, nel mentre siamo atterrati, c'è molto caldo il termometro nel muro segna precisamente 26 gradi e da li ho capito che sarebbe stata una settimana stancante.

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