La partenza.

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"Svegliati, siamo in ritardo" mi alzo sobbalzando dalla paura causata dall'urlo che Safi ha fatto, dato che siamo veramente in ritardo.                                                                                                                  Mi alzo ed inizio a prepararmi, mi faccio una doccia veloce e indosso la prima tuta che trovo sparsa per camera mia che in quel momento era un vero disastro, tra i vestiti a terra ed il letto disfatto non riuscivo più a trovare il mio telefono, che in quel momento mi serviva per controllare l'ora; dopo averlo cercato per una decina di minuti lo trovo e mi accorgo che mancava mezz'ora alla partenza dell'aereo, quindi mi affretto a chiudere la valigia e raggiungo Safi in macchina che mi aspettava da un paio di minuti.                                                                

"Se arriviamo in ritardo è colpa tua" mi dice lei accendendo la macchina, io la guardo e la ignoro perché so che ha semplicemente paura di perdere il volo e non lo ha detto in modo cattivo, lei è fatta cosi, se non la conosci può sembrare antipatica, ma in realtà è la persona più gentile che io conosca e mi ha salvato nel momento peggiore della mia vita e di questo gliene sono grata.

Dopo una ventina di minuti, arriviamo in aeroporto, e dopo i controlli ci avviamo verso il jet di Lando Norris, il fidanzato di Safi che quest'anno le ha dato l'opportunità di invitare un'amica per fargli compagnia durante i gp.

Appena arriviamo davanti all'aereo, c'è Lando che aspetta la ragazza con un mazzo di rose arancioni, il suo colore preferito e mentre loro si baciano e si abbracciano, io inizio a salire le scalette per entrare, appena varco la porta mi ritrovo in un'aereo che però sembra una vera e propria casa, non ci ero mai salita, solo Safi me lo aveva descritto ma non me lo immaginavo cosi; c'era una piccola cucina con tutto il necessario, un bagno con anche la doccia, un letto all'apparenza molto comodo, qualche scaffale ed un grande divano-letto.

"Piacere Oscar" mi giro, e mi ritrovo un ragazzo, dai capelli castani e gli occhi scuri che mi guarda sorridente, "piacere mio, mi chiamo Anna tu devi essere il compagno di scuderia di Lando", Safi mi aveva detto qualche giorno prima che sarebbe venuto anche lui per non farmi rimanere sola in mezzo alla coppia, "si, Lando mi ha chiesto di venire con lui cosi da non lasciarti sola"; ci sediamo sul divano e mi giro a guardarlo per osservarlo meglio e noto che continuava a muovere la gamba dall'ansia, "tutto bene?" gli chiedo "si ho semplicemente un pò di paura essendo la mia prima settimana in formula 1", mi giro e prendo le AirPods dalla mia borsa, le apro e gliene offro una, "sono sicura che ascoltando un pò di musica ti passerà, fidati di me" afferro il mio telefono e faccio partire la mia playlist preferita, nel frattempo nell'aereo entrano anche Lando e Safi che si sdraiano sul letto augurandoci buon viaggio, mi volto verso Oscar che in pochi minuti si era addormentato mentre ascoltava 'all the stars' la mia canzone preferita.

Mi metto comoda e guardo il finestrino osservando il jet che si stava spostando nella pista di decollo, si ferma, e poi ad un tratto inizia ad andare sempre più veloce fino a quando stacca le ruote da terra e li mi accorgo effettivamente che era tutto vero, e che il mio sogno si stava avverando, stava iniziando un nuovo capitolo della mia vita.

Un nuovo capitolo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora